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POST COVID-19<br />

Trasporti<br />

di carattere temporaneo, cioè<br />

senza che il trasportatore<br />

risulti stabilito nel territorio<br />

dello Stato ospitante.<br />

Quando il cabotaggio perde il<br />

carattere di temporaneità si<br />

parla di cabotaggio abusivo<br />

in quanto sfocia nella<br />

concorrenza sleale verso gli<br />

auotrasportatori residenti.<br />

Con le nuove regole europee<br />

restano in vigore le attuali<br />

condizioni, ossia che il<br />

veicolo deve entrare nello<br />

Stato in cui svolgerà il<br />

cabotaggio carico con una<br />

spedizione internazionale e<br />

che non può svolgere più di<br />

tre viaggi nazionali in una<br />

settimana, per poi uscire dal<br />

Paese. L’Unione Europea ha<br />

però posto una condizione<br />

supplementare, denominata<br />

“periodo di raffreddamento”:<br />

quando il veicolo uscirà da<br />

un Paese dove ha compiuto<br />

le attività di cabotaggio<br />

non può tornarvi prima di<br />

quattro giorni. Il periodo di<br />

raffreddamento costringerà<br />

dunque i veicoli almeno a<br />

cambiare Paese dove svolgere<br />

il cabotaggio.<br />

Il controllo della regolarità<br />

del cabotaggio dovrà però<br />

comprendere anche uno<br />

strumento per verificare<br />

quando e come il camion<br />

ha passato una frontiera<br />

e per tale motivo il Primo<br />

Pacchetto Mobilità prevede<br />

una nuova generazione di<br />

cronotachigrafo, che potrà<br />

memorizzare la posizione e<br />

il tempo di ogni passaggio<br />

di frontiera in modo<br />

automatico, identificando<br />

anche le località di carico e<br />

scarico.<br />

Questo cronotachigrafo sarà<br />

introdotto in tre tempi: entro<br />

il 2023 dovranno montarlo<br />

tutti i veicoli industriali di<br />

prima immatricolazione,<br />

entro il 2024 quelli che già<br />

montano un cronotachigrafo<br />

analogico o digitale di prima<br />

generazione ed entro il<br />

2025 quelli che montano<br />

la seconda generazione di<br />

cronotachigrafo digitale<br />

(quella attualmente in<br />

vigore).<br />

La futura generazione di<br />

cronotachigrafo digitale per<br />

l’autotrasporto internazionale<br />

registrerà più dati di quella<br />

attuale (che già dispone di<br />

rilevazione della posizione<br />

tramite sistema satellitare<br />

Gnss). I dati registrati<br />

saranno: il luogo di inizio del<br />

periodo di lavoro giornaliero;<br />

ogni volta che il veicolo<br />

attraversa la frontiera di uno<br />

Stato membro; ogni volta che<br />

il veicolo effettua operazioni<br />

di carico o di scarico; il luogo<br />

raggiunto ogni tre ore di<br />

periodo complessivo di guida;<br />

il luogo di fine del periodo di<br />

lavoro giornaliero. Inoltre,<br />

l’apparecchio indicherà se<br />

il veicolo è stato impiegato<br />

per il trasporto di merci o di<br />

passeggeri.<br />

Rispetto al cronotachigrafo<br />

intelligente attuale, che già<br />

trasmette in remoto alcune<br />

anomalie, quello di nuova<br />

generazione trasmetterà in<br />

remoto anche il superamento<br />

dei tempi di guida. Il nuovo<br />

cronotachigrafo avrà anche<br />

un nuovo simbolo che<br />

identificherà il tempo di<br />

riposo svolto su traghetti o<br />

treni.<br />

Cambia anche la regola per<br />

registrare il Paese in cui<br />

inizia il periodo di lavoro<br />

giornaliero e quello in cui<br />

lo termina. Ora ciò deve<br />

avvenire nella prima area di<br />

sosta disponibile dopo avere<br />

attraversato la frontiera<br />

(o nel porto o stazione di<br />

arrivo nel caso di viaggio<br />

su traghetto o treno).<br />

Questa operazione non<br />

sarà ovviamente necessaria<br />

quando saranno montati<br />

cronotachigrafi intelligenti<br />

di nuova generazione. Nel<br />

frattempo, il Pacchetto<br />

impone all’autista d’inserire<br />

manualmente il cambio di<br />

frontiera nella prima area di<br />

sosta disponibile.<br />

Un’altra vittoria dei Paesi<br />

occidentali riguarda il<br />

contrasto alla concorrenza<br />

nel trasporto internazionale<br />

e al cabotaggio nazionale<br />

attuata con veicoli<br />

commerciali che hanno una<br />

massa complessiva fino a 3,5<br />

t. Oggi questi veicoli possono<br />

liberamente viaggiare in<br />

tutta Europa senza rispettare<br />

le regole sui tempi di<br />

guida e di riposo e quelle<br />

sul cabotaggio perché non<br />

montano il cronotachigrafo.<br />

Il Primo Pacchetto Mobilità<br />

impone che entro la<br />

metà del 2026 i veicoli<br />

con massa complessiva<br />

compresa tra 2,5 e 3,5 t<br />

che svolgono un trasporto<br />

internazionale dovranno<br />

montare il cronotachigrafo<br />

e, ovviamente, rispettare le<br />

norme sui tempi di guida e di<br />

riposo.<br />

Le misure adottate sono volte<br />

a limitare lo sfruttamento<br />

della manodopera<br />

extra-comunitaria<br />

nell’autotrasporto<br />

dell’Unione. Da tempo si<br />

registra un aumento di<br />

tale fenomeno, accelerato<br />

durante la pandemia di<br />

Covid-19. In concreto,<br />

ciò comporta non solo<br />

sfruttamento degli autisti,<br />

ma anche la sicurezza<br />

stradale e la concorrenza tra<br />

le imprese. In diversi casi,<br />

i lavoratori sono portati<br />

illegalmente nei Paesi<br />

orientali dell’Unione europea<br />

e firmano contratti con<br />

imprese di autotrasporto che<br />

operano in diversi sottolivelli<br />

di sub-appalto, per poi<br />

essere mandati a lavorare<br />

in prevalenza sulle strade<br />

dell’Europa occidentale con<br />

una retribuzione molto bassa<br />

e con documenti falsi.<br />

Paola De Micheli<br />

Ministra italiana delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />

L’approvazione da parte del Consiglio ed oggi del Parlamento europeo<br />

del pacchetto Mobilità rappresenta un successo per l’Unione europea<br />

e anche per l’Italia, che ha visto accolte le priorità rappresentate nel<br />

corso del negoziato durato tre anni: certezza delle norme, loro controllabilità,<br />

strumenti di controllo, tutela delle condizioni dei lavoratori,<br />

criteri certi per le condizioni di accesso al mercato e alla professione,<br />

regolamentazione delle attività di cabotaggio.<br />

Si tratta di una vera e propria riforma del settore dell’autotrasporto in<br />

Europa, che stabilisce norme chiare sulle condizioni di accesso al mercato<br />

e alla professione nel settore dell’autotrasporto, sui tempi di guida<br />

e di riposo ed in generale sulle condizioni di lavoro degli addetti del<br />

settore e sull’uso dei dispositivi per il controllo delle prestazioni di lavoro.<br />

Norme che non si prestano ad interpretazioni che consentano la<br />

loro circonvenzione e che assicurano parità di condizioni alle imprese<br />

dell’autotrasporto.<br />

settembre-ottobre 2020 23

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