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In biblioteca<br />
ALLA SCOPERTA DEI MILLE "TESORI" DELLA BIBLIOTECA ACI<br />
Gianni Rodari,<br />
il “cantastorie” dell’ACI<br />
di Elisabetta Anatriello (Conservatrice Biblioteca ACI)<br />
“Signori e buona gente,<br />
venite ad ascoltare:<br />
storie a piedi e in automobile<br />
udrete raccontare…<br />
Si parla di un paese,<br />
chiamato Tontolandia,<br />
che non sta né in Italia,<br />
né in Francia né in Finlandia”<br />
ignori e buona gente,<br />
“Svenite ad ascoltare:<br />
storie a piedi e in automobile<br />
udrete raccontare… Si<br />
parla di un paese, chiamato<br />
Tontolandia, che non sta né<br />
in Italia, né in Francia né in<br />
Finlandia”.<br />
Così l’incipit de “Il cantastorie,<br />
storie a piedi e in automobile”,<br />
scritto da Gianni Rodari per<br />
l’Automobile Club d’Italia<br />
e pubblicato per i tipi della<br />
L.E.A. nel 1964: un “classico”<br />
della prosa rodariana,<br />
Il libro contiene otto<br />
racconti introdotti dal<br />
consueto “limerick” (una<br />
breve filastrocca in rima)<br />
ad accogliere il lettore<br />
nell’apertura dell’opera<br />
e all’inizio di ciascuna<br />
narrazione. Le storie si<br />
svolgono nel fantasioso paese<br />
di Tontolandia, i cui abitanti,<br />
i tontolandesi, sono simpatici<br />
cagnolini. Il “can” che narra si<br />
chiama Zorro ed è nipote di un<br />
famoso “can”tastorie, in una<br />
visione di un mondo popolato<br />
da molteplici tipologie canine<br />
che riflettono pregi e difetti di<br />
una variegata umanità.<br />
Le illustrazioni, a colori, dai<br />
tratti genuini ed essenziali,<br />
sono di Leo Guida, artista<br />
sensibile alle problematiche<br />
dell’attualità e alle tematiche<br />
sociali.<br />
Siamo in pieno boom<br />
economico e nell’Italia dello<br />
sviluppo industriale degli<br />
anni Sessanta crescono in<br />
fretta fabbriche, quartieri,<br />
famiglie; i centri urbani si<br />
espandono e automobili e<br />
traffico aumentano in maniera<br />
esponenziale. Nasce dunque<br />
l’esigenza di insegnare<br />
soprattutto ai più giovani<br />
il rispetto delle regole per<br />
muoversi in città.<br />
L’ACI, che dagli albori<br />
della mobilità affronta<br />
problematiche anticipatrici<br />
non sempre còlte con<br />
altrettanta tempestività<br />
dal mondo politico, è<br />
infatti consapevole che<br />
il costante incremento<br />
della motorizzazione può<br />
comportare un aumento della<br />
mortalità dovuta agli incidenti<br />
stradali, specie in città dove<br />
la densità abitativa è elevata<br />
e dove i più esposti al pericolo<br />
sono i bambini.<br />
Decide pertanto di affidare<br />
a uno specialista della<br />
comunicazione per l’infanzia<br />
il compito di veicolare<br />
dei contenuti seriosi – la<br />
sicurezza degli utenti più<br />
vulnerabili della strada –<br />
in maniera giocosa. E la<br />
scelta ricade proprio su<br />
Gianni Rodari: uno scrittore<br />
che sa veicolare messaggi<br />
universali e trasmettere<br />
contenuti fortemente istruttivi<br />
attraverso una scrittura allegra<br />
e fantasiosa.<br />
Autore impegnato dal punto di<br />
vista civile, in questa raccolta<br />
di racconti Rodari comunica<br />
i principi fondamentali<br />
della sicurezza stradale alla<br />
sua maniera, capovolgendo<br />
concetti, distorcendo la<br />
realtà e creando situazioni<br />
surreali. In una sola parola,<br />
sottolineando l’enorme potere<br />
che hanno le parole, che non<br />
sono soltanto uno strumento<br />
comunicativo e costruttivo, ma<br />
anche un mezzo attraverso cui<br />
le cose acquistano un valore<br />
e un significato e, dunque,<br />
un’esistenza, comunicando<br />
la mission della committenza<br />
settembre-ottobre 2020 55