You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
POST COVID-19<br />
Guida autonoma<br />
AUTO CONNESSE:<br />
IL FUTURO È ROSEO?<br />
Nonostante il periodo<br />
eccezionale, il mercato delle<br />
auto connesse è destinato a<br />
crescere nei prossimi anni,<br />
sia in Italia, sia a livello<br />
internazionale. Due i fattori<br />
trainanti.<br />
In primo luogo, si osservano<br />
importanti sviluppi sul fronte<br />
degli obblighi normativi,<br />
come l’entrata in vigore<br />
dell’eCall e della New General<br />
Safety Regulation, la direttiva<br />
europea che a partire da luglio<br />
2022 renderà obbligatoria<br />
l’adozione di specifici sistemi<br />
ADAS (Sistemi avanzati di<br />
assistenza alla guida).<br />
In secondo luogo, i servizi<br />
abilitati dalla connettività,<br />
sempre più al centro<br />
dell’offerta, abilitano nuovi<br />
modelli organizzativi e di<br />
business per le imprese.<br />
I produttori possono<br />
contare sui servizi abilitati<br />
dalla connettività come<br />
differenziale competitivo,<br />
fattore importante in un<br />
mercato ormai molto maturo<br />
come quello dell’auto.<br />
Inoltre, l’auto rappresenta<br />
uno dei pochi mezzi di<br />
trasporto in grado di<br />
assicurare distanziamento<br />
sociale.<br />
Se da un lato questo<br />
spostamento verso la mobilità<br />
privata si tradurrà in un<br />
incremento delle emissioni<br />
inquinanti e del traffico,<br />
dall’altro potrebbe portare<br />
a nuove accelerazioni sul<br />
fronte della sensibilità verso<br />
le tematiche ambientali.<br />
Non è un caso che la vendita<br />
di auto elettriche in Europa<br />
nel primo trimestre del 2020<br />
abbia registrato una crescita<br />
del +110% rispetto allo stesso<br />
periodo del 2019.<br />
Lo scenario futuro per la<br />
Smart Car sembra dunque<br />
decisamente roseo. Per<br />
ripartire potranno avere un<br />
impatto rilevante anche gli<br />
incentivi pubblici in materia<br />
di rottamazione delle vecchie<br />
auto, o che prevedano un<br />
ampliamento e rafforzamento<br />
degli attuali ecobonus.<br />
COME SARÀ<br />
L’AUTO DEL FUTURO?<br />
La profonda trasformazione<br />
digitale nel settore<br />
Automotive porta con sé<br />
numerosi i trend che si<br />
stanno affermando a livello<br />
internazionale: connettività<br />
integrata a bordo veicolo,<br />
nuove logiche di car sharing,<br />
avvento dei veicoli elettrici,<br />
trasformazione del viaggiatore<br />
da conducente a passeggero.<br />
Connessa, elettrica, autonoma<br />
e condivisa: l’auto del futuro<br />
si fa strada dunque tra questi<br />
quattro pilastri.<br />
Un cambiamento rapido<br />
che impone ai produttori<br />
nuove sfide. Non soltanto<br />
tecnologiche, ma anche e<br />
soprattutto organizzative.<br />
L’auto del futuro richiede<br />
infatti nuove competenze<br />
interne, legate non più alla<br />
sola produzione del veicolo. Le<br />
imprese sono inoltre chiamate<br />
a realizzare partnership con<br />
i giusti attori e individuare<br />
le imprese più innovative da<br />
acquisire.<br />
MOBILITÀ FUTURA:<br />
INNOVARE PER RIPARTIRE<br />
Gli impatti dell’emergenza<br />
sanitaria sul settore<br />
automotive si riflettono<br />
anche sulla mobilità. I servizi<br />
di mobilità condivisa quali<br />
auto, biciclette, monopattini<br />
e scooter, se adeguatamente<br />
sanificati, possono infatti<br />
costituire un’ottima<br />
alternativa al trasporto<br />
pubblico, soprattutto per chi<br />
non dispone di un’auto di<br />
proprietà.<br />
A seguito del lockdown, in<br />
Cina, l’utilizzo del car sharing<br />
è aumentato dal 3% al 5%.<br />
A New York i viaggi con City<br />
Bike sono cresciuti del 67%<br />
nei primi giorni di marzo e<br />
a Chicago l’uso del servizio<br />
è raddoppiato rispetto agli<br />
stessi mesi del 2019.<br />
E in questo contesto il ruolo<br />
delle tecnologie digitali si fa<br />
ancora più rilevante rispetto<br />
al passato.<br />
È il caso ad esempio delle<br />
telecamere smart o dei<br />
sensori pedonali per il<br />
monitoraggio in tempo reale<br />
dei flussi di mobilità, in<br />
grado di segnalare potenziali<br />
situazioni di assembramento.<br />
Oppure delle soluzioni per il<br />
controllo accessi agli ingressi<br />
delle stazioni dei treni e delle<br />
metropolitane.<br />
SMART MOBILITY<br />
IN ITALIA<br />
Anche nel nostro Paese,<br />
sono diverse le iniziative<br />
finalizzate a una nuova<br />
mobilità. Si pensi ai tanto<br />
conclamati bonus per<br />
biciclette e monopattini messi<br />
a disposizione dal Governo, o<br />
all’assunzione dei cosiddetti<br />
“mobility manager”.<br />
Ancora, l’Agenzia per l’Italia<br />
Digitale e il Ministero dello<br />
Sviluppo Economico hanno<br />
messo sul piatto 20 milioni<br />
di euro per sviluppare nuove<br />
soluzioni destinate alla<br />
mobilità e legate alla logistica<br />
dell’ultimo miglio. Mentre<br />
Anas si prepara a trasformare<br />
3.000 km di strade italiane in<br />
Smart Road entro il 2030.<br />
Va detto che già nello<br />
scenario pre-Covid la Smart<br />
Mobility era un tema molto<br />
sentito. A fine 2019, più di un<br />
Comune su tre (36%) tra quelli<br />
con popolazione superiore ai<br />
25.000 abitanti aveva avviato<br />
almeno un progetto in tal<br />
senso nei precedenti tre anni,<br />
mentre ben il 39% aveva già<br />
intrapreso iniziative di questo<br />
tipo prima del 2017.<br />
Oltre ad essere numerosi,<br />
i progetti Smart Mobility<br />
presentano anche un discreto<br />
livello di innovazione.<br />
L’utilizzo spesso combinato di<br />
tecnologie Internet of Things<br />
e Intelligenza Artificiale è<br />
in grado di abilitare benefici<br />
tangibili per la comunità.<br />
È il caso di alcuni Comuni<br />
in Sardegna come Cagliari,<br />
Guspini ed Iglesias che hanno<br />
sperimentato la raccolta di<br />
dati da sensing distribuito per<br />
monitorare gli spostamenti<br />
di grandi folle nel corso di<br />
eventi o manifestazioni, e<br />
rilevare eventuali situazioni<br />
di emergenza.<br />
TECNOLOGIE V2X<br />
PER GUIDA AUTONOMA<br />
Per rendere realmente<br />
“smart” il concetto di<br />
mobilità è indispensabile<br />
però equipaggiare i<br />
veicoli con sistemi di<br />
comunicazione ad elevate<br />
prestazioni in termini<br />
di capacità, rapidità e<br />
affidabilità, per consentire<br />
quindi un continuo<br />
scambio dati tra veicoli,<br />
infrastruttura a bordo strada<br />
e pedoni.<br />
Guardando alle<br />
caratteristiche dell’auto<br />
del futuro, le tecnologie<br />
più dirompenti saranno<br />
senz’altro quelle in grado di<br />
abilitare la guida autonoma,<br />
a tutti i livelli (“attuatori<br />
smart”, controllo della<br />
dinamica del veicolo e<br />
navigazione).<br />
Attraverso<br />
l’interconnessione V2X, i<br />
veicoli potranno condividere<br />
in tempo reale grandi<br />
volumi di dati prodotti<br />
dai sistemi di bordo,<br />
aumentando la capacità di<br />
percezione dell’ambiente<br />
e di coordinamento<br />
delle manovre in scenari<br />
complessi di mobilità in<br />
tempo reale, grazie ai dati<br />
generati dai sensori di bordo,<br />
estendendo l’orizzonte<br />
di percezione ben oltre il<br />
proprio campo di visione.<br />
Il tutto per una mobilità<br />
sempre più sicura,<br />
sostenibile ed efficiente,<br />
anche ad elevata densità<br />
di traffico e in situazioni<br />
estremamente dinamiche.<br />
Un’evoluzione non banale<br />
che richiede un notevole<br />
cambiamento degli attuali<br />
standard tencologici.<br />
Si va infatti verso l’utilizzo<br />
di frequenze ad onde<br />
millimetriche, con sistemi ad<br />
antenne multiple e algoritmi<br />
sofisticati di puntamento<br />
(“beamforming”). E il<br />
5G, di cui aumentano le<br />
sperimentazioni a livello<br />
nazionale e internazionale, si<br />
propone come la tecnologia<br />
in grado di abilitare questa<br />
trasformazione.<br />
settembre-ottobre 2020 37