19.10.2020 Views

ondaverde-31

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Statistiche<br />

Incidenti stradali 2019 in Italia<br />

di Lucia Pennisi (Coordinatrice Area Professionale Statistica ACI)<br />

Nel 2019, come documentano le statistiche nazionali sugli incidenti<br />

stradali pubblicate a fine luglio, sono stati registrati 172.183<br />

incidenti stradali con lesioni a persone, in lieve calo rispetto al<br />

2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento)<br />

e 241.384 feriti (-0,6%).<br />

L’indice di mortalità – morti per 100 incidenti – diminuisce leggermente<br />

passando a 1,8 (era 1,9 nel 2010) mentre l’indice di gravità<br />

– morti per 100 persone con lesioni – si attesta a 1,3 a fronte<br />

di una media del decennio pari a 1,33 frutto di valori più elevati<br />

registrati in alcuni anni (2012, 2015, 2017 e 2018).<br />

Il tasso di mortalità scende da 69,4 morti per milione di abitanti<br />

nel 2010 a 52,6 grazie anche all’incremento della popolazione.<br />

MORTI E FERITI IN ITALIA PER INCIDENTI STRADALI<br />

Anni 2001-2019<br />

MORTI<br />

I decessi in Italia per incidente stradale nel 2019 hanno toccato<br />

il loro minimo storico, raggiungendo un valore mai registrato in<br />

precedenza, almeno a partire dalla metà degli anni ’50: 3.173 morti,<br />

con una diminuzione del 4,8% rispetto all’anno precedente o,<br />

in via prudenziale, del 3,6% tenuto debitamente conto che il 2018<br />

è stato un anno anomalo per la mortalità stradale a causa della<br />

tragedia del Ponte Morandi, nella quale si sono contate 43 vittime<br />

in un solo evento, dovuto peraltro a cause strutturali dell’infrastruttura.<br />

Un risultato senz’altro molto positivo, ma di cui non ci si può accontentare,<br />

perché 3.173 vite perse a causa degli incidenti stradali<br />

sono ancora molte, troppe, e l’Italia è lontanissima dall’obiettivo<br />

europeo 2020 che chiede di dimezzare il numero dei morti sulle<br />

strade rispetto al 2010. In Italia nel 2010 i decessi a seguito di incidente<br />

erano stati 4.114, gli ultimi dati Istat-ACI relativi al 2019 ne<br />

contano ancora 1.116 in più rispetto all’obiettivo, il che equivale in<br />

termini percentuali a una diminuzione del 22,9% rispetto al 2010.<br />

FERITI<br />

Nel 2019 il numero di feriti registrato dalla statistica degli Incidenti<br />

stradali risulta pari a 241.384, stabile rispetto all’anno precedente.<br />

I più colpiti sono i giovani, tra 20 e 29 anni, sia maschi<br />

che femmine. A partire dai 30 anni il numero di feriti per classe di<br />

età è decrescente e lo è anche in termini di tassi sulla popolazione<br />

e per le età più avanzate, dai 75 anni in su, laddove invece il tasso<br />

di mortalità sulla popolazione aumenta, a conferma della maggiore<br />

fragilità delle persone anziane.<br />

Ancorché le statistiche sanitarie sui feriti gravi del 2019 non siano<br />

ancora disponibili, va comunque ricordato che una quota pari a<br />

circa l’8% dei feriti, ovvero circa 20.000 persone l’anno, riporta<br />

lesioni gravi secondo la definizione MAIS3+, con conseguenze a<br />

lungo termine.<br />

COSTI SOCIALI<br />

Il costo sociale degli incidenti stradali 2019, calcolato in base ai<br />

valori determinati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />

con riferimento all’anno 2010, risulta pari a 16,85 miliardi<br />

di euro. Lo studio del Ministero riferito al 2010 riporta i seguenti<br />

valori monetari: 1.503.990 euro per la perdita della vita umana,<br />

42.219 euro come valore medio per lesioni non mortali, 10.986<br />

euro come costi aggiuntivi per incidente stradale. Tali valori sono<br />

stati dunque applicati senza rivalutazione monetaria per evidenziare<br />

la variazione nei costi sociali dovuta esclusivamente all’andamento<br />

dell’incidentalità.<br />

Distinguendo per tipologia di rete stradale il costo sociale più elevato<br />

si ha a fronte della rete urbana (10,5 mld di euro pari al 62,4%)<br />

seguita dalle strade extraurbane (5,1 mld di euro pari al 30,45%) e<br />

dalla rete autostradale (1,2 mld di euro pari al 7,1% del totale).<br />

Esaminando la serie dell’ultimo decennio risulta una graduale e<br />

quasi costante diminuzione del costo sociale – aumentato solo<br />

nel 2017 rispetto al 2016 per l’aumento del numero di decessi –<br />

che da 21,4 miliardi di euro del 2010 passa a 16,85 miliardi di euro<br />

del 2019, con una diminuzione del 21,2%. Complessivamente nel<br />

periodo sono state risparmiate più di 6.000 (6.035) vite umane,<br />

mentre in termini economici si valutano <strong>31</strong>,2 miliardi di euro risparmiati.<br />

EUROPA<br />

La maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea segna il passo:<br />

considerando l’Unione a 28 Paesi (Regno Unito compreso) nel<br />

2019 i decessi per incidente stradale sono stati 24.620, con una<br />

riduzione del 22,1% rispetto al 2010 e una riduzione percentuale<br />

media annua del 2,7%, ovvero decisamente inferiore rispetto a<br />

quella del 6,7% necessaria per conseguire l’obiettivo 2020.<br />

Anche se si prevede che i lockdown imposti in Europa a causa<br />

dell’emergenza Covid-19 porteranno ad un calo del numero dei<br />

morti su strada nel 2020, al momento sembra improbabile che le<br />

vittime scendano in modo talmente consistente da permettere il<br />

raggiungimento dell’obiettivo europeo. Inoltre, anche se ciò accadesse,<br />

non potrebbe essere considerato un risultato definitivo e<br />

58<br />

settembre-ottobre 2020

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!