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TuttoBallo20 Ottobre EnjoyArt 2021

Cari lettori, ecco a voi il nuovo numero di ottobre della nostra Rivista Tuttoballo20. E’ un numero particolare per diversi motivi: oltre, infatti, a presentare interviste fatte a grandi Artisti, conosciuti al grande pubblico, o ad Artisti emergenti, articoli relativi a viaggi, a proposte di itinerari, a cucina, trucco, ad articoli scherzosi, spensierati e rilassanti come l’oroscopo, pensieri e riflessioni sull’Arte per anime sensibili e non, e tanto altro ancora, continua a porre particolare attenzione anche a problemi ancora attuali che il Covid ha provocato ad alcuni settori, e che risultano essere ancora non risolti, propone interventi , proposte ecc., e pone l’attenzione su quanto lavoro ci sia dietro una rappresentazione, sia essa cinematografica, coreografica, teatrale ecc., introducendoci nel magico ed affascinante mondo degli “effetti speciali”. Un’altra novità importante, che è partita già dal numero di settembre è, inoltre, l’interazione con il pubblico e con i lettori, chiedendo a questi ultimi un giudizio sugli articoli pubblicati, su quelli ritenuti più interessanti e quelli meno graditi e perché. Questo è, infatti il compito degli “artigiani dell’arte”, quali noi ci definiamo: ricerca di miglioramento continuo sull’informazione, confronto e condivisione con tutti coloro che, come noi, amano l’Arte o cercano un approccio ad essa. Vi ringraziamo, dunque, per l’interesse mostrato verso la nostra Rivista, che sta crescendo sempre di più, sperando che anche tutto ciò che vi proponiamo questo mese, sia di vostro gradimento. Buona lettura a voi tutti.

Cari lettori, ecco a voi il nuovo numero di ottobre della nostra Rivista Tuttoballo20.
E’ un numero particolare per diversi motivi: oltre, infatti, a presentare interviste fatte a grandi Artisti, conosciuti al grande pubblico, o ad Artisti emergenti, articoli relativi a viaggi, a proposte di itinerari, a cucina, trucco, ad articoli scherzosi, spensierati e rilassanti come l’oroscopo, pensieri e riflessioni sull’Arte per anime sensibili e non, e tanto altro ancora, continua a porre particolare attenzione anche a problemi ancora attuali che il Covid ha provocato ad alcuni settori, e che risultano essere ancora non risolti, propone interventi , proposte ecc., e pone l’attenzione su quanto lavoro ci sia dietro una rappresentazione, sia essa cinematografica, coreografica, teatrale ecc., introducendoci nel magico ed affascinante mondo degli “effetti speciali”.
Un’altra novità importante, che è partita già dal numero di settembre è, inoltre, l’interazione con il pubblico e con i lettori, chiedendo a questi ultimi un giudizio sugli articoli pubblicati, su quelli ritenuti più interessanti e quelli meno graditi e perché.
Questo è, infatti il compito degli “artigiani dell’arte”, quali noi ci definiamo: ricerca di miglioramento continuo sull’informazione, confronto e condivisione con tutti coloro che, come noi, amano l’Arte o cercano un approccio ad essa.
Vi ringraziamo, dunque, per l’interesse mostrato verso la nostra Rivista, che sta crescendo sempre di più, sperando che anche tutto ciò che vi proponiamo questo mese, sia di vostro gradimento.
Buona lettura a voi tutti.

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P E R S O N A G G I<br />

Irina Kashkova, Direttrice<br />

del Russian Ballet College e<br />

del Concorso Internazionale<br />

della Città di Spoleto, si<br />

racconta al manager<br />

Antonio Desiderio<br />

Cara Irina, grazie innnanzitutto della tua disponibilità ad incontrare i nostri lettori. Partiamo dai tuoi esordi e di<br />

come ti sei avvicinata alla danza<br />

Da piccola studiavo pianoforte al conservatorio di Donezk, ma mia madre si accorse che non riuscivo a stare ferma e<br />

quindi decise di iscrivermi ad una scuola di danza locale all’età di 7 anni. A 13 anni ho superato l’audizione per Accademia<br />

Nazionale di Danza Bielorussia dove mi sono diplomata nel 1981 come ballerina professionista.<br />

Dopo aver danzato presso varie compagnie decidi di dedicarti all’insegnamento e, nel 1990, inizia la tua<br />

professione di insegnante proprio qui in Italia……<br />

La mia esperienza di insegnante comincia nel 1989 a Sirmione e Tindari, come docente in stage organizzati dall’Unesco.<br />

Nel 1990 sono stata invitata ad insegnare a Palermo nella scuola diretta da Angela Abbigliati e nella scuola diretta da<br />

Marisa Benassai dove studiava una giovanissima Eleonora Abbagnato. Rimasi a Palermo fino al 1994. Successivamente<br />

mi trasferii a Sanremo e cominciai ad insegnare presso l’ Accademia Grace di Montecarlo, diretta da Marika Besobrasova.<br />

Dopo tre anni di esperienza maturata a Montecarlo, per motivi familiari, mi sono trasferita a Genova dove, nel 2001, ho<br />

aperto una mia piccola scuola<br />

Dal 2008 dirigi il Russian Ballet College, struttura accademica sotto il Patrocinio del Consolato generale della<br />

Federazione Russa di alto livello per la formazione di ballerini professionisti, nella quale ricopri il ruolo di<br />

Direttore. Quanta responsabilità comporta questo?<br />

La responsabilità è sicuramente enorme perché i genitori ti affidano i propri figli per anni, e devi cercare di dare agli allievi<br />

non solo una professione altamente qualificante, ma anche una educazione degna del ruolo artistico che andranno a<br />

ricoprire nella società.<br />

Quali criteri adotti per selezionare un danzatore che deve fare un percorso professionale?<br />

Noi prendiamo in forte considerazione le qualità fisiche e la propensione verso la professione di ballerino/a. Ovviamente i<br />

ragazzi entrano in Accademia attraverso il superamento di una audizione, durante la quale cerchiamo di analizzare le<br />

possibilità di crescita nella tecnica e nell’apprendimento delle varie fasi di studio<br />

Come si svolge una giornata tipo per un allievo nella tua Accademia?<br />

La mattina colazione alle ore 7 e poi a scuola, liceo o scuola media, con le quali abbiamo varie convenzioni. Dopo la<br />

scuola tutti a pranzo, per poi continuare con le lezioni fino all’ora di cena.Anche dopo la cena si torna in sala per prove di<br />

eventuali spettacoli o, in alternativa, studio del repertorio.<br />

Tra i tuoi allievi, citiamo Timofej Andrijashenko, attuale Primo Ballerino del Teatro Alla Scala di Milano. Lui si è<br />

completamente formato con te. I tuoi ricordi…<br />

I miei ricordi sono tantissimi, piacevolissimi e ricchi di soddisfazioni. L’ho visto crescere sia dal punto di vista umano che<br />

come ballerino, man mano che passavano gli anni. Lui è arrivato a Genova nel 2009 ed è vissuto nel college fino al 2014 .<br />

Ovviamente, il ricordo più importante è legato alla vittoria, nel 2013 della medaglia d’oro al Concorso al Teatro Bolshoi di<br />

Mosca. Altro momento emozionante, che porterò sempre con me, è il suo esordio come primo ballerino nell’aprile 2015<br />

nel balletto Giselle, quando ha interpretato il ruolo di Albrecht al Teatro alla Scala di Milano. Ancora oggi siamo in ottimi<br />

rapporti e ci sentiamo quasi ogni giorno al telefono. La cosa più bella è proprio questa. Tima è un ragazzo riconoscente e<br />

non dimentica coloro che lo hanno aiutato .

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