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ben correlata ad una narrazione della Divina Commedia
che dialoga armoniosamente con il contesto. Foggiano
e con una lunga esperienza come dj, Felice Limosani è
un artista noto in ambito internazionale, innovatore e profondo
conoscitore delle Digital Humanities ed esperto in
avanguardie espressive e linguaggi emergenti. Nelle sue
opere integra le discipline umanistiche con la cultura digitale
ed attraverso l’arte e il design crea un nuovo concetto
di percezione. Ciò lo porta ad ottenere un inedito livello di
comunicazione e nuovi modelli di valorizzazione del patrimonio
culturale, anche a supporto di diversi contesti
sociali e della sostenibilità ambientale. Tra i suoi progetti
fiorentini, ricordiamo l’installazione nel parco urbano
di San Donato di cinquanta querce-salice realizzata con
la consulenza scientifica del professor Stefano Mancuso,
del ricercatore del CNR Alberto Giuntoli ed il patrocinio
del Comune di Firenze. Le querce, disposte a forma di
stella, sono state donate dall’azienda Il Bisonte Spa come
lascito alla comunità e all’ambiente della città di Firenze.
Un’opera di landscape art in cui Limosani si è ispirato alla
parola “stelle” che chiude le tre cantiche della Divina
Commedia: Inferno (e quindi uscimmo a riveder le stelle),
Purgatorio (puro e disposto a salire alle stelle) e Paradiso
(l’amor che move il sole e l’altre stelle).
La Cappella Pazzi, capolavoro del Rinascimento
La Cappella Pazzi, considerata il capolavoro dell’architetto
e scultore fiorentino Filippo Brunelleschi (1337-1446),
si trova nel chiostro della Basilica di Santa Croce a Firenze
ed è una delle prime e più significative opere del Rinascimento.
Lo spazio architettonico brunelleschiano è
basato su precisi rapporti di proporzioni matematiche e
geometriche: il modulo centrale, infatti, è un cubo sormontato
da una cupola semisferica ad ombrello. Tutti gli
elementi compositivi interni – archi, trabeazioni e lesene
– sono realizzati in pietra serena, di colore grigio chiaro,
che ben risalta sul bianco avorio dell’intonaco.
L'installazione di Limosani nel Parco di San Donato a Firenze con le querce-salice
disposte a forma di stella
Gustave Doré, il maestro delle immagini dantesche
L’esterno della Cappella Pazzi in Santa Croce
Paul Gustave Louis Christophe
Doré, nato Strasburgo
nel 1832 e morto
a Parigi nel 1883, pittore,
disegnatore e litografo, è
noto soprattutto per le incisioni
che illustrano la Divina
Commedia di Dante.
La sua produzione artistica
lo ha visto impegnato
anche nella realizzazione
di incisioni per opere di
altri autori della letteratura
classica, come Balzac,
Gautier, Cervantes, Milton,
Poe ed altri.
Gustave Doré in una foto di Nadar (1867)
DANTE, IL POETA ETERNO
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