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La Toscana nuova Febbraio 2022

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ben correlata ad una narrazione della Divina Commedia

che dialoga armoniosamente con il contesto. Foggiano

e con una lunga esperienza come dj, Felice Limosani è

un artista noto in ambito internazionale, innovatore e profondo

conoscitore delle Digital Humanities ed esperto in

avanguardie espressive e linguaggi emergenti. Nelle sue

opere integra le discipline umanistiche con la cultura digitale

ed attraverso l’arte e il design crea un nuovo concetto

di percezione. Ciò lo porta ad ottenere un inedito livello di

comunicazione e nuovi modelli di valorizzazione del patrimonio

culturale, anche a supporto di diversi contesti

sociali e della sostenibilità ambientale. Tra i suoi progetti

fiorentini, ricordiamo l’installazione nel parco urbano

di San Donato di cinquanta querce-salice realizzata con

la consulenza scientifica del professor Stefano Mancuso,

del ricercatore del CNR Alberto Giuntoli ed il patrocinio

del Comune di Firenze. Le querce, disposte a forma di

stella, sono state donate dall’azienda Il Bisonte Spa come

lascito alla comunità e all’ambiente della città di Firenze.

Un’opera di landscape art in cui Limosani si è ispirato alla

parola “stelle” che chiude le tre cantiche della Divina

Commedia: Inferno (e quindi uscimmo a riveder le stelle),

Purgatorio (puro e disposto a salire alle stelle) e Paradiso

(l’amor che move il sole e l’altre stelle).

La Cappella Pazzi, capolavoro del Rinascimento

La Cappella Pazzi, considerata il capolavoro dell’architetto

e scultore fiorentino Filippo Brunelleschi (1337-1446),

si trova nel chiostro della Basilica di Santa Croce a Firenze

ed è una delle prime e più significative opere del Rinascimento.

Lo spazio architettonico brunelleschiano è

basato su precisi rapporti di proporzioni matematiche e

geometriche: il modulo centrale, infatti, è un cubo sormontato

da una cupola semisferica ad ombrello. Tutti gli

elementi compositivi interni – archi, trabeazioni e lesene

– sono realizzati in pietra serena, di colore grigio chiaro,

che ben risalta sul bianco avorio dell’intonaco.

L'installazione di Limosani nel Parco di San Donato a Firenze con le querce-salice

disposte a forma di stella

Gustave Doré, il maestro delle immagini dantesche

L’esterno della Cappella Pazzi in Santa Croce

Paul Gustave Louis Christophe

Doré, nato Strasburgo

nel 1832 e morto

a Parigi nel 1883, pittore,

disegnatore e litografo, è

noto soprattutto per le incisioni

che illustrano la Divina

Commedia di Dante.

La sua produzione artistica

lo ha visto impegnato

anche nella realizzazione

di incisioni per opere di

altri autori della letteratura

classica, come Balzac,

Gautier, Cervantes, Milton,

Poe ed altri.

Gustave Doré in una foto di Nadar (1867)

DANTE, IL POETA ETERNO

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