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Dal teatro al
sipario
A cura di
Doretta Boretti
Alessandro Grisolini
Dalla recitazione all’insegnamento sempre nel segno di
un amore viscerale per il teatro
di Doretta Boretti / foto courtesy Alessandro Grisolini
Attore, regista, autore e docente,
Alessandro Grisolini, dopo aver conseguito
la laurea in Letteratura inglese,
sta dedicando la sua vita al teatro. A
breve ci “prenderà per mano” e ci condurrà
nel suo straordinario mondo artistico.
Quando è nato in te l’amore per il teatro?
A scuola quando avevo 15 anni. La professoressa
di italiano dedicò tutto il suo tempo
per insegnarci cosa fosse il teatro; ricordo
che ci portò a vedere le prove di attori professionisti
quali Dario Fo e il Gruppo della
Rocca. Da quella esperienza scrissi di getto
il mio primo testo teatrale.
Con il passare del tempo è sempre stata
una scelta confermata? E quali ostacoli
hai incontrato?
La mia famiglia era contraria. Per me volevano il “posto fisso”,
in banca magari. Ma il mio bisogno del mondo del teatro
era ed è ancora più forte di tutto il resto.
Hai recitato i vari generi linguistici anche all’estero. Che
difficoltà comporta per un attore recitare in luoghi con una
cultura diversa dalla nostra?
In questa e nelle altre foto Alessandro Grisolini mentre interpreta alcuni suoi personaggi
Non trovo difficoltà, anzi, piuttosto il piacere di incontrare
altre culture. Dipende dal soggetto dello spettacolo che si
presenta. Ma dato che siamo molto globalizzati, risulta più
facile esprimere dei concetti comprensibili. Incontrare e lavorare
con una equipe di un altro paese ti arricchisce perché
ti viene presentato un altro modo di vedere l’impostazione
del lavoro e come raggiungere il risultato finale della rappresentazione.
Alcuni anni or sono hai presentato anche spettacoli di marionette.
Questa esperienza ha lasciato un segno nella tua
vita professionale?
Sto continuando ancora oggi, e piano piano imparo a gestire
bene i personaggi che manipolo. Fare anche il marionettista
mi ha dato più fiducia in me, perché pensavo di essere
completamente negato e all’inizio manifestavo un forte rifiuto,
dovuto prevalentemente all’insicurezza e alla convinzione
di non essere adeguato. Ma in alcune situazioni ho dovuto
mettermi alla prova e allora mi sono buttato e adesso provo
molto divertimento quando muovo una marionetta.
Quando sei approdato all’insegnamento?
Per la carriera di un insegnante in tarda età. Avevo più o meno
36 anni.
Adesso dove insegni e a quale fascia di età?
Faccio soprattutto progetti teatrali nelle scuole, in lingua italiana
e in lingua inglese. Ultimamente lavoro anche su progetti
di inclusione all’interno di classi di studenti con difficoltà
di vario genere.
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ALESSANDRO GRISOLINI