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La Toscana nuova Luglio-Agosto 2022

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Dal teatro al

sipario

A cura di

Doretta Boretti

Alessandro Grisolini

Dalla recitazione all’insegnamento sempre nel segno di

un amore viscerale per il teatro

di Doretta Boretti / foto courtesy Alessandro Grisolini

Attore, regista, autore e docente,

Alessandro Grisolini, dopo aver conseguito

la laurea in Letteratura inglese,

sta dedicando la sua vita al teatro. A

breve ci “prenderà per mano” e ci condurrà

nel suo straordinario mondo artistico.

Quando è nato in te l’amore per il teatro?

A scuola quando avevo 15 anni. La professoressa

di italiano dedicò tutto il suo tempo

per insegnarci cosa fosse il teatro; ricordo

che ci portò a vedere le prove di attori professionisti

quali Dario Fo e il Gruppo della

Rocca. Da quella esperienza scrissi di getto

il mio primo testo teatrale.

Con il passare del tempo è sempre stata

una scelta confermata? E quali ostacoli

hai incontrato?

La mia famiglia era contraria. Per me volevano il “posto fisso”,

in banca magari. Ma il mio bisogno del mondo del teatro

era ed è ancora più forte di tutto il resto.

Hai recitato i vari generi linguistici anche all’estero. Che

difficoltà comporta per un attore recitare in luoghi con una

cultura diversa dalla nostra?

In questa e nelle altre foto Alessandro Grisolini mentre interpreta alcuni suoi personaggi

Non trovo difficoltà, anzi, piuttosto il piacere di incontrare

altre culture. Dipende dal soggetto dello spettacolo che si

presenta. Ma dato che siamo molto globalizzati, risulta più

facile esprimere dei concetti comprensibili. Incontrare e lavorare

con una equipe di un altro paese ti arricchisce perché

ti viene presentato un altro modo di vedere l’impostazione

del lavoro e come raggiungere il risultato finale della rappresentazione.

Alcuni anni or sono hai presentato anche spettacoli di marionette.

Questa esperienza ha lasciato un segno nella tua

vita professionale?

Sto continuando ancora oggi, e piano piano imparo a gestire

bene i personaggi che manipolo. Fare anche il marionettista

mi ha dato più fiducia in me, perché pensavo di essere

completamente negato e all’inizio manifestavo un forte rifiuto,

dovuto prevalentemente all’insicurezza e alla convinzione

di non essere adeguato. Ma in alcune situazioni ho dovuto

mettermi alla prova e allora mi sono buttato e adesso provo

molto divertimento quando muovo una marionetta.

Quando sei approdato all’insegnamento?

Per la carriera di un insegnante in tarda età. Avevo più o meno

36 anni.

Adesso dove insegni e a quale fascia di età?

Faccio soprattutto progetti teatrali nelle scuole, in lingua italiana

e in lingua inglese. Ultimamente lavoro anche su progetti

di inclusione all’interno di classi di studenti con difficoltà

di vario genere.

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ALESSANDRO GRISOLINI

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