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Presentazione della mostra: da sinistra il presidente dell’Unione Montana Comuni del Mugello e sindaco di Dicomano Stefano Passiatore, il sindaco di Scarperia
e San Piero e assessore al Turismo dell’Unione Montana Comuni del Mugello Federico Ignesti, fra Mario Panconi, il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi
Salvadori e il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt
nito delle sorelle Marta e Maria, entrambe piangenti. Sullo
sportello di sinistra è rappresentata la scena in cui Marta
va incontro a Gesù per avvisarlo della morte del fratello,
mentre sull’anta destra si vede Maria che rende omaggio
a Gesù ungendogli i piedi con un balsamo profumato; sul
verso dell’opera sono rappresentati invece la Vergine con
il Bambino (anta sinistra) e Francesco Coppini in ginocchio
(anta destra). Influenzato dalla pittura fiamminga, Nicolas
Froment delinea le fisionomie dei personaggi con
caratteri somatici molto caricati e manifesta un gusto per
il dettaglio portato all’estremo nella rappresentazione delle
vesti e degli oggetti che richiamano il fasto delle corti;
il paesaggio sullo sfondo evoca invece il mondo fiabesco
nordeuropeo del XV secolo. Sembra che l’opera sia stata
commissionata dal vescovo Francesco Coppini nel corso
delle sue missioni diplomatiche e che alla sua morte il dipinto
sia stato acquistato dalla famiglia Medici e donato
al convento mugellano da Piero il Gottoso, figlio di Cosimo
il Vecchio. Il trittico di Froment è attualmente ospitato
nella stessa sala del convento dove si trova anche il
Crocifisso ligneo attribuito a Donatello. Il direttore delle
Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha così commentato l’iniziativa:
«Pochi sanno che alcuni capolavori assoluti della
storia dell’arte francese si trovano in Italia. Tra le opere
del primo rinascimento spicca il trittico di Froment appartenente
agli Uffizi e oggi tornato nel suo luogo di origine
dopo il restauro di alcuni anni fa finanziato dall’associazione
Amici degli Uffizi. Lo avevamo già presentato agli
Uffizi nella Sala del Camino per documentare il recupero
il dipinto e in un prossimo futuro farà parte di una nuova
sezione delle Gallerie dedicata al Rinascimento d’oltralpe.
Come già avvenuto per tutte le altre iniziative di Terre degli
Uffizi, sono certo che anche la mostra di Bosco ai Frati
avrà molti visitatori, i quali potranno ammirare l’opera in
un luogo spirituale che stimola all’osservazione e alla meditazione.
Un evento espositivo unico anche perché consente
di scoprire gli altri tesori del convento, del museo
e della chiesa di recente riapertura dopo il terremoto del
2019». «Questo affascinante progetto Terre degli Uffizi –
ha dichiarato il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi
Salvadori – sta riscontrando grande successo perché
permette di riscoprire tesori meno noti del nostro territorio
ma non per questo meno affascinanti. È una grande
soddisfazione per me lavorare in squadra con gli Uffizi
per rilanciare il valore universale dell’arte soffermandosi
www.lalocandasanbarnaba.com
8 TERRE DEGLI UFFIZI