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La Toscana nuova Luglio-Agosto 2022

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Presentazione della mostra: da sinistra il presidente dell’Unione Montana Comuni del Mugello e sindaco di Dicomano Stefano Passiatore, il sindaco di Scarperia

e San Piero e assessore al Turismo dell’Unione Montana Comuni del Mugello Federico Ignesti, fra Mario Panconi, il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi

Salvadori e il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt

nito delle sorelle Marta e Maria, entrambe piangenti. Sullo

sportello di sinistra è rappresentata la scena in cui Marta

va incontro a Gesù per avvisarlo della morte del fratello,

mentre sull’anta destra si vede Maria che rende omaggio

a Gesù ungendogli i piedi con un balsamo profumato; sul

verso dell’opera sono rappresentati invece la Vergine con

il Bambino (anta sinistra) e Francesco Coppini in ginocchio

(anta destra). Influenzato dalla pittura fiamminga, Nicolas

Froment delinea le fisionomie dei personaggi con

caratteri somatici molto caricati e manifesta un gusto per

il dettaglio portato all’estremo nella rappresentazione delle

vesti e degli oggetti che richiamano il fasto delle corti;

il paesaggio sullo sfondo evoca invece il mondo fiabesco

nordeuropeo del XV secolo. Sembra che l’opera sia stata

commissionata dal vescovo Francesco Coppini nel corso

delle sue missioni diplomatiche e che alla sua morte il dipinto

sia stato acquistato dalla famiglia Medici e donato

al convento mugellano da Piero il Gottoso, figlio di Cosimo

il Vecchio. Il trittico di Froment è attualmente ospitato

nella stessa sala del convento dove si trova anche il

Crocifisso ligneo attribuito a Donatello. Il direttore delle

Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha così commentato l’iniziativa:

«Pochi sanno che alcuni capolavori assoluti della

storia dell’arte francese si trovano in Italia. Tra le opere

del primo rinascimento spicca il trittico di Froment appartenente

agli Uffizi e oggi tornato nel suo luogo di origine

dopo il restauro di alcuni anni fa finanziato dall’associazione

Amici degli Uffizi. Lo avevamo già presentato agli

Uffizi nella Sala del Camino per documentare il recupero

il dipinto e in un prossimo futuro farà parte di una nuova

sezione delle Gallerie dedicata al Rinascimento d’oltralpe.

Come già avvenuto per tutte le altre iniziative di Terre degli

Uffizi, sono certo che anche la mostra di Bosco ai Frati

avrà molti visitatori, i quali potranno ammirare l’opera in

un luogo spirituale che stimola all’osservazione e alla meditazione.

Un evento espositivo unico anche perché consente

di scoprire gli altri tesori del convento, del museo

e della chiesa di recente riapertura dopo il terremoto del

2019». «Questo affascinante progetto Terre degli Uffizi –

ha dichiarato il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi

Salvadori – sta riscontrando grande successo perché

permette di riscoprire tesori meno noti del nostro territorio

ma non per questo meno affascinanti. È una grande

soddisfazione per me lavorare in squadra con gli Uffizi

per rilanciare il valore universale dell’arte soffermandosi

www.lalocandasanbarnaba.com

8 TERRE DEGLI UFFIZI

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