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La Toscana nuova Luglio-Agosto 2022

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Eventi in

Toscana

H Zero Museum

Apre a Firenze un luogo che celebra l’immaginario del

treno attraverso il più grande plastico d’Europa

di Barbara Santoro / foto courtesy H Zero

Anche all’epoca dell’alta velocità ferroviaria, il treno continua

a toccare corde emotive profondissime perché

alimenta suggestioni e visioni che talvolta rendono

marginale la capacità del mezzo di trasportare persone e merci

da un luogo all’altro. Dalla passione per i treni e per il modellismo

nasce H Zero Museum, nuova realtà espositiva inaugurata

a Firenze lo scorso 29 maggio nella storica sede del Cinema

Ariston, a pochi passi dal Museo del Novecento e da piazza

Santa Maria Novella. Curato da Alberto Salvadori, project manager

con grande esperienza nelle gestioni delle istituzioni

culturali, e sostenuto dalle Ferrovie dello Stato, questo nuovo

progetto museale vede il treno come simbolo di modernità e

fulcro di infinite sensazioni. Il progetto architettonico è di Luigi

Fragola e la collaborazione dello studio milanese Karmachina

e dei musicisti di Tempo Reale ha permesso di creare un

ambiente immersivo attraverso video proiezioni, sonorizzazioni

ambientali e una speciale illuminazione. Fulcro del museo e

anche motivo ispiratore l’enorme plastico – il più grande d’Europa

con quasi 300 m² di superficie – realizzato nel corso della

sua vita dal marchese Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano,

che negli anni ha coinvolto amici e conoscenti come Carlo

Brandolini d’Adda e il modellista Marco Baldi nello sviluppo dello

scenario su cui si posano i binari e i relativi treni in scala da 1

a 87. Le rocce sono realizzate in gesso colato in stampi di gomma

siliconata, mentre il mare, i laghi e i fiumi sono in resina; la

grande diga ispirata a quella del Brasimone è una struttura di

compensato. Fino alla sua dipartita il marchese si è dedicato

con grande entusiasmo a questa realizzazione, coltivando il sogno

di realizzare a Firenze qualcosa di simile al Miniature Wunderland

che tanto l’aveva affascinato ad Amburgo. Sono stati

i figli Diego, Giulia e Maria a concretizzare questo suo sogno

con l’apertura di H Zero, un

museo per gli appassionati

di modellismo e non solo,

perché il treno porta con sé

una fascinazione che interessa

tutti, grandi e piccini.

Sono ben trecentocinquantanove

le tratte per quasi 1 km

di binari, mille lampioni stradali,

oltre mille semafori, più

di cinquanta altoparlanti per

la diffusione sonora e la possibilità

di variare l’ambientazione

da giorno a notte. Il marchese Giuseppe Paternò Castello

All’interno dei treni ci sono di San Giuliano, creatore del grande

persino i passeggeri seduti. plastico all’origine del museo

Si tratta insomma di un’esperienza

di visita davvero insolita ed affascinante che attirerà l’interesse

di appassionati e curiosi. A questo proposito, vale la

pena ricordare che molti personaggi famosi hanno subito il fascino

del treno, come il baritono fiorentino Gino Bechi, il quale

negli anni Cinquanta e Sessanta mise insieme una collezione di

trenini davvero eccezionale che portò alla trasmissione Lascia

o raddoppia di Mike Bongiorno, il presidente della Repubblica

Giovanni Gronchi, che in una stanza del Quirinale fece posizionare

un plastico ferroviario, e poi ancora il presidente americano

Ronald Reagan, l’attore Frank Sinatra, il pilota d’automobili

Riccardo Patrese e i cantanti Renato Zero, Peppino di Capri e

Sergio Endrigo.

www.hzero.com

Vista d’insieme del plastico

Un particolare dell’installazione

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H ZERO MUSEUM

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