You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
16<br />
ISOLA NOSTRA 15 Giugno 2004<br />
Lunedì dell'Angelo a Strugnano<br />
Annamaria Bologna Fabbri<br />
Era tradizione anche per noi<br />
isolani trascorrere il Lunedì dell’Angelo<br />
“fuori porta”. Strugnano<br />
era la meta d’obbligo. Là si univano<br />
il sacro ed il profano e l’uno<br />
non toglieva nulla all’altro ma si<br />
compenetravano in armonia sin<br />
a formare un tutt’uno vissuto da<br />
tutti con sentita partecipazione. Là<br />
c’era il santuario della Beata Vergine<br />
della Visione; là c’era il grande<br />
prato dove, come fiori di campo,<br />
gruppi multicolori di famiglie<br />
e di amici si incontravano per la<br />
scampagnata. Là si udivano i richiami<br />
dei bimbi intenti ai loro<br />
giochi e le loro risate argentine.<br />
Anche durante il secondo<br />
conflitto mondiale la tradizione<br />
continuò. Nel Santuario veniva<br />
celebrata la Santa Messa,<br />
durante la quale i fedeli locali<br />
cantavano l’inno “Madonna di<br />
Strugnano, stendi la mano...” e<br />
non mancava la scampagnata,<br />
fatta magari in tono minore.<br />
Strugnano era mèta di pellegrinaggi<br />
specialmente con la<br />
bella stagione. Ricordo ancora<br />
quando, da bambina, per tenere<br />
il passo della mamma dovevo<br />
saltellarle accanto non sen-<br />
za fatica; ricordo infine molto<br />
bene la mia “ultima volta” di<br />
Strugnano quando con le ragazzine<br />
dell’Azione Cattolica e la<br />
Nerina Moscolin andai a pregare,<br />
ma anche a ridere e scherzare.<br />
Anni belli quelli! Anni di<br />
spensieratezza, di allegria, di<br />
amicizie coltivate intensamente.<br />
Poi l’esodo forzato, che considero<br />
la più grande e dolorosa<br />
delle ingiustizie, fece riporre nella<br />
mia mente Strugnano, anche<br />
perché andare “dall’altra parte”<br />
era ed è motivo per me di indici-<br />
Carissimi amici isolani,<br />
è con tanta gratitudine che voglio ringraziare, tramite <strong>Isola</strong><br />
<strong>Nostra</strong>, tutte le persone presenti Lunedì dell’Angelo all’appuntamento<br />
presso il santuario di Strugnano. Il tempo non era certo<br />
nelle sue migliori condizioni, freddo e vento ci hanno fatto<br />
compagnia, però i presenti hanno dimostrato ancora una volta<br />
quale e quanto sia l’attaccamento per le nostre tradizioni. Eravamo<br />
in tanti e sinceramente non avrei mai creduto di poterci<br />
contare, vista l’età incombente e la giornata fredda.<br />
Dopo la processione e la Santa Messa, seguite da tutti con grande<br />
fede, ci siamo trovati sul sagrato per scambiarci gli auguri,<br />
felici per l’incontro. Questa volta, dopo tanti anni, per la prima<br />
volta sono stata gratificata dalle significative parole pronunciate<br />
da alcuni dei presenti. Ho provato una forte emozione, perché<br />
mi hanno fatto capire quanto sia prezioso quello che porto<br />
avanti da tanti anni e con mia spontanea volontà. In particolare<br />
voglio ringraziare Anna Maria Bologna e il marito Edoardo<br />
Fabbri, Savina e Alessandra Norbedo e la signora Anita Slatti.<br />
Grazie pure al signor Fabio Ricasoli, isolano arrivato tra noi da<br />
Roma dopo ben cinquant’anni.<br />
Prima della fine ho voluto distribuire a tutti i bambini presenti<br />
le uova pasquali, ed altre cose ad alcune persone. Ho voluto<br />
premiare anche persone venute da lontano e quelle che sono<br />
state con noi per la prima volta. Un grazie speciale a Mario<br />
Depase, certa che gli isolani tutti sapranno apprezzare quello<br />
che fa per la nostra Comunità.<br />
Vi abbraccio, con l’augurio di un prossimo incontro<br />
aff.ma Nerina bonassa<br />
tVisto dal Santuario, uno scorcio suggestivo della baia con sullo sfondo il Duomo di Pirano.<br />
bile sofferenza.<br />
Venivo sollecitata a ritornarvi<br />
da diversi anni. C’erano<br />
alcune mie amiche d’infanzia<br />
che andavano. C’era la Nerina<br />
Bordato che mi invogliava a<br />
farlo. Ho quindi deciso: “Quest’anno<br />
ci andrò!”<br />
Partita presto da Trieste, sono<br />
arrivata al Santuario quando non<br />
c’era ancora nessuno. Sono entrata<br />
nella bella chiesetta, era<br />
vuota. C’ero soltanto io in quel<br />
vuoto, in quel silenzio. La commozione<br />
mi ha attanagliata ed ho<br />
rivissuto il passato sentendo accanto<br />
a me la presenza dei miei<br />
cari e di tante persone ormai<br />
scomparse.<br />
La gente, arrivata alla spicciolata,<br />
ha iniziato a riempire la chiesa,<br />
mentre la processione, partita<br />
dalla Croce che svetta alta sul<br />
monte, veniva annunciata dai<br />
cantori del coro delle Comunità<br />
Istriane che con i loro canti hanno<br />
reso ancor più solenne il rito<br />
della Santa Messa, officiata da<br />
don Roberto Rosa, con l’assistenza<br />
di Mario Depase il quale, al<br />
termine, ha porto i saluti di alcu-<br />
ni nostri compaesani d’Australia.<br />
Siamo usciti sul bel prato<br />
ammantato di erbetta cosparsa di<br />
bianche pratoline. La Nerina<br />
Bordato, bonassa per gli isolani,<br />
come ogni anno, anche questa<br />
volta ha accolto tutti offrendo<br />
ogni ben di Dio, dimostrando ancora<br />
la sua grande generosità.<br />
Mio marito, appassionato di<br />
fotografia, ha continuato a scattare<br />
delle foto. Ero felicissima!<br />
E’ stato per me come ritornare<br />
bambina, riprendere in mano i<br />
miei ricordi, i miei pensieri, le<br />
mie emozioni.<br />
Un signore si è avvicinato<br />
e mi ha detto: “Scusi, è lei la<br />
moglie del fotografo ufficiale?”.<br />
Mi è venuto da ridere e gli<br />
ho risposto: “Effettivamente mio<br />
marito è un ufficiale ma non un<br />
fotografo professionista”.<br />
- Sa, sono venuto da Roma per<br />
questa occasione e vorrei una<br />
foto ricordo.<br />
- Come da Roma!<br />
- Si, ma sono nato a <strong>Isola</strong>. Sono<br />
il figlio del maresciallo Ricasoli<br />
e mia mamma era Maria Dagri.<br />
- Dagri chi? I Dagri erano miei<br />
Un sentito grazie a...<br />
Don Roberto Rosa, che anche quest’anno, malgrado gli<br />
impegni, ha voluto essere presente al nostro incontro celebrando<br />
la S.Messa.<br />
Al coro delle Comunità Istriane, diretto dalla maestra<br />
Donatella Hribar, che con la Messa cantada ha fatto rivivere le<br />
feste dei tempi passati.<br />
A Nerina Pugliese, che con il marito Tullio Bordato e i<br />
familiari, anche quest’anno ha rinnovato la moltiplicazione dei<br />
pani e dei ... ovi.<br />
A Mario Depase, solerte ed impeccabile organizzatore di<br />
questa e delle altre nostre manifestazioni religiose.