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2 ISOLA NOSTRA<br />
15 Giugno 2004<br />
FAMIGLIA, LAVORO, PATRIA E SPORT I SUOI VERI E SUBLIMI IDEALI<br />
<strong>Malvino</strong> <strong>Stolfa</strong>: un grande figlio di <strong>Isola</strong> d'Istria<br />
A 94 anni ha cessato di battere il cuore di un grande sportivo<br />
Emilio Felluga<br />
Aveva 16 anni quando entrò a far parte della<br />
Società Nautica “Giacinto Pullino”, sorta ad <strong>Isola</strong><br />
da pochi mesi. Forte e robusto, già l’anno successivo<br />
conquistava il titolo di campione d’Italia<br />
nella categoria “ragazzi” insieme a Perentin, Deste<br />
e Dorigatti, con al timone Palese.<br />
L’entusiasmo ed il successo di <strong>Malvino</strong> non<br />
erano però condivisi in famiglia; il padre, che aveva<br />
avviato da poco un negozio di calzature, mal<br />
sopportava le assenze del figlio per motivi sportivi.<br />
Ma lo sport al giovane <strong>Stolfa</strong> era ormai entrato<br />
nel sangue.<br />
Senza mai abbandonare la Pullino, si era dedicato,<br />
assieme alla maestra Alceste Stefanutti,<br />
all’insegnamento della ginnastica, e in modo particolare a quella<br />
femminile, dando vita ad un bel gruppo che si fece conoscere,<br />
per la capacità e la simpatia, in tutta Italia. Fu in questo gruppo<br />
All’amico <strong>Malvino</strong>:<br />
un caro pensiero...<br />
un ricordo<br />
Mi unisco commossa alla<br />
moltitudine di persone e a tutti<br />
gli amici sportivi che hanno<br />
tanto amato il nostro <strong>Malvino</strong>.<br />
Lo si è potuto constatare, con<br />
il pianto nel cuore alla fine del<br />
suo ultimo viaggio, dalle parole<br />
commoventi dei familiari.<br />
Tutti sappiamo quanto Egli<br />
si sia dedicato, col suo nobile<br />
animo e con tanta passione, ad<br />
insegnare ai suoi ragazzi prima<br />
nelle scuole tecniche e spronandoli<br />
poi allo sport, in special<br />
modo al canottaggio, inserendoli<br />
nelle fila della “sua”<br />
Pullino, società che già a <strong>Isola</strong><br />
vide nascere e crescere. Ma die-<br />
de animo pure alla squadra<br />
femminile di ginnastica della<br />
società Arrigoni, curando le sue<br />
atlete in ogni particolare, con<br />
esigenza e perfezione, portandole<br />
a conquistare validissimi<br />
risultati in varie città d’Italia.<br />
Riprese poi a Trieste, con<br />
tantissimi sacrifici e difficoltà,<br />
ma sostenuto dai suoi ragazzi e<br />
da altri amici amanti del remo,<br />
continuando imperterrito a lavorare<br />
con fervore e volontà<br />
fino a conquistare con grande<br />
soddisfazione la “Stella d’argento<br />
al merito sportivo”.<br />
Non basterà un Grazie<br />
<strong>Malvino</strong>! per quanto amore e passione<br />
hai dedicato allo sport. Ti<br />
saremo infinitamente riconoscenti<br />
e Ti ricorderemo sempre come<br />
uomo esemplare, animatore instancabile,<br />
Maestro ed Amico.<br />
Omera Colocci<br />
tRoma, fine anni ’30. Diretta da un giovane <strong>Malvino</strong> la squadra<br />
ginnica del Dopolavoro Arrigoni di <strong>Isola</strong> aveva partecipato ad una<br />
manifestazione nazionale, ottenendo lusinghieri piazzamenti.<br />
che conobbe la giovane Dorina, diventata poi la<br />
compagna inseparabile della sua vita.<br />
Finita la guerra e sconvolto l’ordine sociale<br />
della nostra comunità, si dedicò all’insegnamento<br />
delle materie tecniche ed alle scuole di avviamento<br />
e per apprendisti, sostituendo il più noto<br />
Ettore Longo. Ma, come si usa dire, il primo<br />
amore non si scorda mai: e <strong>Malvino</strong> rientrò nei<br />
ranghi della “Pullino” come dirigente, carica che<br />
mantenne sino alla fine del 1955 quando, come<br />
tutti noi, fu costretto ad abbandonare il paese natio.<br />
A Trieste si adoperò immediatamente per ricostruire<br />
la società, raccogliendo i giovani sparsi<br />
nei campi profughi; un compito arduo che dimostrò<br />
il suo l’amore per lo sport ma soprattutto per<br />
i giovani che in quei drammatici momenti avrebbero<br />
preso strade ben diverse se non fossero stati aiutati da persone<br />
come <strong>Malvino</strong>, dotate di forti ideali.<br />
Nel 1960 fu l’artefice della rinascita della società, risorta sulla<br />
scia della vittoria olimpica di Nino Benvenuti. Ma agli entusiasmi<br />
seguirono le fatiche e le difficoltà: una società remiera, per vivere,<br />
deve avere una sede, e la Pullino non l’aveva. Il peregrinare durò<br />
nove lunghi anni, fino a quando il Centro Giovanile Italiano di<br />
Muggia le diede generosa ospitalità. <strong>Malvino</strong> aveva allora cinquant’anni,<br />
ma la certezza di un “tetto” per la sua società gli diede<br />
quell’entusiasmo che a lungo aveva represso per tanti anni.<br />
t<strong>Isola</strong>, agosto 1954. <strong>Malvino</strong> <strong>Stolfa</strong> (primo da destra) in una delle ultime<br />
foto dei canottieri isolani. La “Pullino’’ dal 1951, per motivi politici,<br />
aveva dovuto cambiare nome diventando Società Nautica “G. Delise’’.<br />
E fu ancora una volta determinante per la rinascita. Tanti sono gli<br />
atleti che egli portò allo sport del remo, e diversi raggiunsero traguardi<br />
prestigiosi, come Ennio Fermo, olimpionico a Monaco nel 1972.<br />
Per questa attività fu insignito della “Stella d’argento al merito sportivo”<br />
da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.<br />
Sempre legato ad <strong>Isola</strong>, non mancava mai, insieme ai familiari,<br />
ad ogni incontro organizzato dalla Comunità, e dovunque apprezzava<br />
e lodava gli organizzatori. Nel 2000 la Pullino organizzò<br />
i festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione, e in<br />
quella occasione ricevette dal presidente della Federazione<br />
Gianantonio Romanini un significativo omaggio. Aveva difficoltà<br />
di parola, ma i suoi occhi lucidi per la commozione esprimevano<br />
fortemente la soddisfazione e la commozione interna.<br />
Ci siamo trovati in tanti al suo ultimo viaggio, per esprimere<br />
a Lui il nostro affetto e la nostra stima, ed alle figlie e agli amati<br />
nipoti e parenti tutta la nostra solidarietà.