14.01.2013 Views

l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi

l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi

l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

102<br />

dossier settembre <strong>2011</strong><br />

remunerati che giocano un ruolo<br />

importante nello sviluppo delle<br />

attività. Ma quello che è veramente<br />

interessante <strong>di</strong> questo appuntamentoi<br />

è che si tratta <strong>di</strong><br />

un’iniziativa degli abitanti: sono<br />

loro ad essere i promotori e i<br />

protagonisti dell’evento. Questo<br />

forum è stato possibile grazie a<br />

un finanziamento che si chiama<br />

il “Fondo per le iniziative locali.<br />

È un piccolo <strong>di</strong>spositivo (ogni<br />

contributo non supera i 1.500<br />

euro) la cui attribuzione è validata<br />

da un rappresentante statale<br />

e uno del Comune. Non sono<br />

gran<strong>di</strong> contributi, ma permettono<br />

a gruppi informali <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni,<br />

che non f<strong>anno</strong> per forza parte<br />

<strong>di</strong> un’associazione strutturata,<br />

<strong>di</strong> sviluppare qualsiasi progetto<br />

utile all’interesse generale del<br />

quartiere.<br />

Quando il progetto è stato concepito<br />

le associazioni sono state<br />

coinvolte sin dall’inizio? Questo<br />

aspetto ci interessa molto poiché<br />

ci stiamo interrogando su come<br />

le istituzioni che si occupano <strong>di</strong><br />

politiche per la casa, generalmente<br />

<strong>di</strong>stanti da quelle sociali,<br />

possono favorire il coinvolgimento<br />

del volontariato in questi<br />

progetti e su come le associazioni<br />

e i citta<strong>di</strong>ni possano essere<br />

una risorsa per il design <strong>di</strong> queste<br />

politiche. È quin<strong>di</strong> molto importante<br />

per noi conoscere le vostre<br />

esperienze.<br />

Sono assolutamente d’accordo<br />

su quello che <strong>di</strong>te ma, per essere<br />

onesta, è importante preci-<br />

sare che all’inizio del progetto,<br />

la scelta politica è stata <strong>di</strong> non<br />

avviare un confronto con gli abitanti<br />

sul progetto urbano. La<br />

concertazione è arrivata dopo,<br />

con la creazione <strong>di</strong> un centro ricreativo<br />

per le famiglie e per la<br />

ristrutturazione <strong>di</strong> un parco il<br />

cui costo raggiungeva più <strong>di</strong> tre<br />

milioni <strong>di</strong> euro e per il quale il<br />

<strong>di</strong>battito tra le parti è stato fondamentale.<br />

Le demolizioni degli<br />

stabili invece sono state decise<br />

senza la partecipazione degli inquilini<br />

e questo ha generato parecchie<br />

critiche da parte delle<br />

associazioni e dei collettivi <strong>di</strong><br />

abitanti. Ecco perché la demolizione<br />

dell’“immobile 260” è stato<br />

fortemente contestata sin dall’inizio.<br />

Oggi, dopo sette anni <strong>di</strong><br />

percorso, la situazione si è evoluta,<br />

sebbene ci siano stati momenti<br />

<strong>di</strong>fficili. Abbiamo comunque<br />

cercato <strong>di</strong> mantenere<br />

aperto il <strong>di</strong>alogo con i residenti e<br />

<strong>di</strong> favorire la loro vita associativa<br />

affinché il progetto possa continuare<br />

a svilupparsi.<br />

All’inizio ci sono state delle<br />

forti contestazioni legate, nello<br />

specifico, a un immobile in cui<br />

inquilini stavano piuttosto bene,<br />

ma che strutturalmente ostruiva<br />

completamente il passaggio <strong>di</strong><br />

una strada centrale prevista dalla<br />

nuova configurazione del<br />

quartiere. Nonostante le richieste<br />

<strong>di</strong> non demolire questo e<strong>di</strong>ficio,<br />

non è stata possibile alcuna<br />

trattativa.<br />

La scelta politica è stata <strong>di</strong><br />

pensare all’interesse generale<br />

del quartiere piuttosto che agli<br />

abitanti <strong>di</strong> un unico stabile. Un<br />

aspetto particolarmente interessante<br />

del nostro percorso è la costituzione<br />

<strong>di</strong> un “Comité de Suivi<br />

Participatif ” (Comitato <strong>di</strong><br />

monitoraggio partecipativo), attivo<br />

già da alcuni anni e composto<br />

da rappresentati della società<br />

civile, figure tecniche e<br />

politici.<br />

Questo comitato segue e <strong>di</strong>scute<br />

in tempo reale l’evoluzione<br />

del progetto. E’ composto da<br />

un rappresentante dei commercianti<br />

<strong>di</strong> quartiere, <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi comitati<br />

<strong>di</strong> inquilini delle case popolari,<br />

ma anche <strong>di</strong> condomini<br />

privati, da un rappresentante del<br />

collettivo GTI, da volontari, da<br />

un rappresentante <strong>di</strong> ogni struttura<br />

socioculturale del quartiere<br />

e un esponente delle strutture<br />

culturali. L’obiettivo è <strong>di</strong> far circolare<br />

le informazioni, affinché<br />

ogni rappresentante possa tenere<br />

informato il suo gruppo <strong>di</strong> riferimento<br />

sugli sviluppi e sulle<br />

nuove decisioni in corso d’opera.<br />

Con tale procedura si costruisce<br />

la concertazione.<br />

Quin<strong>di</strong> la società civile e il volontariato<br />

intervengono sia nella<br />

fase <strong>di</strong> concertazione sia in<br />

quella <strong>di</strong> gestione delle azioni?<br />

Sì, esatto. Ma è importante ricordare<br />

che, sebbene si tratti <strong>di</strong><br />

associazioni per la maggior parte<br />

composte da operatori remunerati<br />

che organizzano queste<br />

concertazioni, ogni associazione<br />

ha un consiglio <strong>di</strong>rettivo compo-<br />

Lezione francese<br />

sto da volontari. Vi faccio l’esempio<br />

<strong>di</strong> un altroprogetto interessante:<br />

da tre anni si è costituito<br />

un gruppo <strong>di</strong> abitanti che, grazie<br />

a laboratori-conferenze, ha seguito<br />

una formazione sull’arte<br />

urbana insieme a tecnici, rappresentanti<br />

politici ed esperti. Tutte<br />

queste figure si sono trovate<br />

quin<strong>di</strong> ad avere lo stesso livello<br />

<strong>di</strong> formazione. In seguito a un<br />

ciclo <strong>di</strong> incontri, è stato costituito<br />

un gruppo <strong>di</strong> lavoro che, supportato<br />

dalla Casa delle gioventù<br />

e della cultura MJC, ha stilato un<br />

elenco <strong>di</strong> impegni collettivi con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> installare un’opera<br />

d’arte nello spazio pubblico del<br />

futuro quartiere. Questo genere<br />

<strong>di</strong> attività ha consentito la creazione<br />

<strong>di</strong> legami tra la riqualificazione<br />

urbana del quartiere e le attività<br />

artistiche in cui gli abitanti<br />

possono partecipare facendosi<br />

anche carico <strong>di</strong> alcune azioni.<br />

I residenti del La Duchère<br />

h<strong>anno</strong> così potuto partecipare in<br />

prima persona all’iniziativa, ma<br />

anche essere informati e formati<br />

sulle esigenze e i vincoli <strong>di</strong> questi<br />

tipi <strong>di</strong> progetto: regole, obblighi<br />

legati ad esempio alla destinazione<br />

d’uso <strong>di</strong> uno spazio e<br />

alle regole perl’installazione <strong>di</strong><br />

un’opera d’arte in uno spazio<br />

pubblico. Questo ha consentito<br />

ai ciita<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> avere un’idea più<br />

precisa <strong>di</strong> come funzioni l’azione<br />

pubblica attraverso un percorso<br />

partecipato.<br />

Questo mostra come gli abitanti<br />

possano essere parte attiva<br />

<strong>di</strong> un percorso e partecipare.<br />

103

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!