l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi
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dossier settembre <strong>2011</strong><br />
rimento, ma anche le potenzialità e le capacità che segnano i<br />
cammini progettuali raccolti e sostenuti da <strong>Ciessevi</strong> - attraverso<br />
il progetto “Far casa, (non a caso!)” - rappresentano un richiamo<br />
alla responsabilità delle <strong>di</strong>verse istituzioni che intervengono<br />
nei territori ed in particolare <strong>di</strong> quelle che lavorano<br />
sul tema della casa e dell’abitare.<br />
Solo una mossa decisa da parte delle istituzioni pubbliche<br />
e private che agiscono per la crescita e lo sviluppo dell’area<br />
metropolitana milanese può essere in grado <strong>di</strong> risvegliare le comunità<br />
e farle uscire dall’in<strong>di</strong>fferenza dominata dalla cura<br />
esclusiva del proprio interesse e dalla spinta alla <strong>di</strong>fesa del proprio<br />
mondo. In<strong>di</strong>fferenza e <strong>di</strong>fesa che alimentano la paura dell’altro<br />
e del <strong>di</strong>verso, vissuto come <strong>di</strong>sturbo e minaccia.<br />
Insieme per...<br />
Il percorso <strong>di</strong> affiancamento e <strong>di</strong> supporto alla progettazione<br />
attivato da <strong>Ciessevi</strong> nei confronti delle realtà <strong>di</strong> volontariato ha<br />
messo in evidenza, accanto alle specificità <strong>di</strong> ciascuna operazione,<br />
la necessità <strong>di</strong> trovare una intesa larga attorno al tema<br />
del “Far casa”.<br />
Fare casa come <strong>di</strong>segno sostenuto da una intenzione con<strong>di</strong>visa<br />
da istituzioni <strong>di</strong>fferenti che riconoscono l’importanza <strong>di</strong><br />
definire un piano <strong>di</strong> intervento comune che sia animato dall’integrazione<br />
tra le <strong>di</strong>verse competenze, dalla valorizzazione<br />
degli specifici contributi, dalla mobilitazione congiunta delle<br />
risorse <strong>di</strong>sponibili.<br />
Un piano <strong>di</strong> intervento che, nell’accompagnare le sperimentazioni<br />
territoriali qui e altrove intercettate, sia in grado <strong>di</strong><br />
risvegliare nelle comunità locali una cultura della solidarietà<br />
sociale e della sussi<strong>di</strong>arietà da intendere non come atteggiamento<br />
riparatorio, sostitutivo e vicario rispetto all’intervento<br />
delle istituzioni pubbliche, ma come modello <strong>di</strong> azione orientato<br />
al prendersi cura insieme, al sentirsi parte responsabile,<br />
sostenuto dalla ricerca dei mo<strong>di</strong> e delle forme attraverso le quali<br />
ciascuno possa fare la propria parte.<br />
*scritto coor<strong>di</strong>nato da Paolo Aliata e Silvia C<strong>anno</strong>nieri<br />
Lezione francese<br />
Non profit in prima fila<br />
per far rinascere<br />
la banlieue <strong>di</strong> Lione<br />
<strong>di</strong> Sandrine Greffet*<br />
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIA-<br />
TO e semplici citta<strong>di</strong>ni<br />
h<strong>anno</strong> giocato un ruolo<br />
chiave nella riqualificazione urbana<br />
del quartiere de La Duchère<br />
a Lione. Tanto che questa<br />
esperienza francese mostra come<br />
il non profit e la citta<strong>di</strong>nanza attiva<br />
non soltanto h<strong>anno</strong> potenzialità<br />
nel partecipare alla programmazione<br />
delle politiche<br />
Lorana Vincent, del Comune<br />
<strong>di</strong> Lione, spiega il progetto<br />
<strong>di</strong> ristrutturazione<br />
del quartiere La Duchère<br />
e il ruolo svolto<br />
da volontari e citta<strong>di</strong>ni<br />
abitative, ma possono rivelarsi<br />
interlocutori cruciali della loro<br />
implementazione e realizzazione,<br />
per favorire l’inclusione sociale<br />
delle fasce più deboli e<br />
svantaggiate della popolazione.<br />
Negli anni Cinquanta e Sessanta,<br />
la Francia ha duvuto affrontare<br />
una grave crisi dell’alloggio,<br />
un rapporto squilibrato<br />
fra l’offerta e la domanda dovuto,<br />
fra le altre cause, alle <strong>di</strong>struzioni<br />
causate dalla Seconda<br />
Guerra Mon<strong>di</strong>ale. Lo Stato lanciò<br />
allora la costruzione dei<br />
grands ensembles, complessi urbanistici<br />
<strong>di</strong> centinaia e migliaia<br />
<strong>di</strong> appartamenti, sotto la forma<br />
<strong>di</strong> torri e blocchi ispirati ai ca-<br />
*volontaria SVE presso <strong>Ciessevi</strong>.<br />
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