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l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi

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116<br />

dossier settembre <strong>2011</strong><br />

Quando progettate interventi<br />

quanto <strong>di</strong>alogo e scambio c’é tra<br />

chi si occupa <strong>di</strong> casa (architetti,<br />

urbanisti) e chi si occupa <strong>di</strong> coesione<br />

sociale?<br />

Aler è forse l’unico ente che<br />

ha un settore de<strong>di</strong>cato alla partecipazione<br />

affinché <strong>di</strong>venti pratica.<br />

Il nodo fondamentale dell’abitare<br />

sociale oggi è quello <strong>di</strong><br />

creare un <strong>di</strong>alogo fra tutte le<br />

strutture che operano nel territorio.<br />

Ma terminati i “Contratti <strong>di</strong><br />

quartiere” tutto questo <strong>di</strong>venta<br />

più complicato forse perché c’è<br />

un sentire comune che non reputa<br />

necessarie queste azioni.<br />

Ma portare avanti degli obiettivi<br />

passa anche attraverso chi ha il<br />

polso delle realtà e sa fare questo<br />

mestiere <strong>di</strong> accompagnamento.<br />

A Vimodrone oltre al problema<br />

legato alle <strong>di</strong>fficoltà economiche,<br />

abbiamo in mente un progetto <strong>di</strong><br />

riqualificazione soprattutto per<br />

gli stabili <strong>di</strong> via Fiume. Un’azione<br />

che sarà con<strong>di</strong>visa con gli inquilini<br />

che si sono costituiti in<br />

un comitato e con i sindacati degli<br />

inquilini cercando <strong>di</strong> allargare<br />

il <strong>di</strong>battito per impostare il<br />

percorso che sarà alla base della<br />

ricostruzione. Ma le maggiori <strong>di</strong>fficoltà<br />

che abbiamo trovato non<br />

sono tanto legate alla necessità<br />

che gli inquilini si spostino in un<br />

nuovo quartiere per poter abbattere<br />

le case, quanto alle problematiche<br />

legate a dove collocare<br />

gli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> una vita con cui le<br />

persone h<strong>anno</strong> un legame emotivo.<br />

Perché la casa non è solo un<br />

e<strong>di</strong>ficio, ma un luogo che racco-<br />

glie più funzioni compresa la<br />

parte più privata che è l’alloggio.<br />

In questo progetto la prima cosa<br />

che abbiamo fatto è stata quella<br />

<strong>di</strong> impostare un ipotesi planimetrica<br />

e <strong>di</strong> spazi costruiti e <strong>di</strong> verde,<br />

ma non c’è ancora una ricerca<br />

sull’alloggio e su cosa deve<br />

contenere. Siamo lontani da progettazioni<br />

<strong>di</strong> housing sociale europee<br />

perché in Italia non esiste<br />

ancora l’idea <strong>di</strong> immaginare<br />

l’abitare come qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso<br />

da un alloggio tra<strong>di</strong>zionale.<br />

Quin<strong>di</strong> non solo in termini <strong>di</strong><br />

possibilità aggregative ma anche<br />

<strong>di</strong> servizi per la casa e <strong>di</strong> co-housing.<br />

Progetti quin<strong>di</strong> più interessati<br />

a immaginare un nuovo intervento<br />

<strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia pubblica e<br />

sociale. L’idea <strong>di</strong> prevedere delle<br />

forme <strong>di</strong> accompagnamento<br />

per l’housing sociale non è considerata,<br />

manca un’idea <strong>di</strong> intervento<br />

tra enti che si occupano <strong>di</strong><br />

politiche abitative e soggetti che<br />

s<strong>anno</strong> fare accompagnamento sociale.<br />

Strutturalmente non esiste,<br />

non ci sono risorse per questo tema<br />

perché sono percepite come<br />

sterili e non si intuisce invece<br />

quanto siano strategiche, sia per<br />

il politico che per il tecnico. Dall’esperienza<br />

posso affermare invece<br />

che ci sono stati dei fallimenti<br />

laddove non abbiamo o<br />

abbiamo mal con<strong>di</strong>viso dei progetti<br />

<strong>di</strong> riqualificazione per<br />

esempio il caso <strong>di</strong> via Barzoni a<br />

Milano, sessanta alloggi con ipotesi<br />

<strong>di</strong> demolizione e ricostruzione.<br />

In quel caso ci era stato chiesto<br />

un progetto che tenesse conto<br />

del <strong>di</strong>sagio dello spostamento<br />

degli inquilini, un progetto che<br />

però non è stato con<strong>di</strong>viso dall’inizio<br />

e che ha creato una contrapposizione,<br />

tant’è che è fermo<br />

e non si riuscirà a intervenire per<br />

la manutenzione, perché si è<br />

aperto un conflitto insanabile.<br />

Se pensate al coinvolgimento del<br />

volontariato, lo vedete più in fase<br />

<strong>di</strong> consultazione, <strong>di</strong> realizzazione<br />

esecutiva, o in entrambe?<br />

Dipende sempre da caso a caso.<br />

Non vedo nella nostra tra<strong>di</strong>zione<br />

una procedura che possa<br />

essere standar<strong>di</strong>zzata. Il volontariato<br />

ha un ruolo <strong>di</strong> congiunzione<br />

tra ente pubblico, che deve fare<br />

l’intervento, e soggetti<br />

coinvolti nell’esperienza. Può essere<br />

propositore come nel caso<br />

del Villaggio Barona dove c’è stata<br />

una spinta per un progetto <strong>di</strong><br />

riqualificazione, ma non vorrei<br />

affidare al volontariato una sorta<br />

<strong>di</strong> specializzazione su questo.<br />

Valuterei da situazione a situazione,<br />

se far intervenire nel progetto<br />

anche soggetti della società<br />

civile. Mi piacerebbe immaginare<br />

un volontariato non come un<br />

soggetto che si contrapposte, ma<br />

come facilitatore tra chi deve fare<br />

l’intervento e chi lo subisce.<br />

Tre nuclei con lo stesso peso, in<br />

linea <strong>di</strong> principio, che si attivano<br />

o meno a seconda degli equilibri<br />

che si creano. Tre polmoni<br />

che respirano non all’unisono,<br />

ma separatamente con il fine <strong>di</strong><br />

servire a tutti. Il volontariato è<br />

un attore gra<strong>di</strong>to nell’intercetta-<br />

re questo tipo <strong>di</strong> progettazione.<br />

Nasce per dare risposte a un’esigenza<br />

e quando questa necessità<br />

si esaurisce finisce anche il suo<br />

ruolo. L’essere propositivo invece<br />

vuol <strong>di</strong>re essere più ra<strong>di</strong>cato<br />

sul territorio con una funzione<br />

più complessiva e totalizzante<br />

che sia <strong>di</strong> aiuto nel ripensare a<br />

come attuare interventi in un<br />

momento <strong>di</strong> crisi economica come<br />

quello attuale. Il volontariato<br />

come un soggetto che favorisca il<br />

<strong>di</strong>alogo, altrimenti ci si limita a<br />

delle richieste che sono legittime,<br />

ma che si risolvono solo con<br />

piccoli interventi specifici che<br />

però non cambiano il contesto<br />

più generale, così <strong>di</strong>venta solo<br />

uno scambio <strong>di</strong> favori. Occorre<br />

che anche il volontariato abbia<br />

una visione più ampia dei problemi<br />

altrimenti ognuno rimane<br />

chiuso nel suo orticello. Il volontariato<br />

potrebbe <strong>di</strong>ventare<br />

quel soggetto che nelle politiche<br />

dell’abitare aiuta a risolvere le<br />

contrapposizioni, favorisce il<br />

<strong>di</strong>alogo, facilita la soluzione dei<br />

problemi, crea delle buone pratiche<br />

<strong>di</strong> percorsi.<br />

GRANDANGOLO<br />

Paolo Cottino<br />

Competenze possibili.<br />

Sfera pubblica<br />

e potenziali sociali nella città<br />

Jaca Book 2009<br />

Bobbio L.<br />

Amministrare con i citta<strong>di</strong>ni.<br />

Viaggio tra le pratiche<br />

<strong>di</strong> partecipazione in Italia<br />

Il Rubettino, 2008<br />

Aler<br />

117

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