l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi
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dossier settembre <strong>2011</strong><br />
contare il proprio territorio. «Creare reti e ponti in un territorio, attraverso<br />
lo strumento della creazione <strong>di</strong> un documentario, ha permesso<br />
ai ragazzi <strong>di</strong> confrontarsi da una parte con le persone all’interno<br />
<strong>di</strong> luoghi sociali importanti per loro, dall’altro su<br />
tematiche considerate ADULTE. Attraverso la stimolazione <strong>di</strong> processi<br />
vitali positivi e riproducibili è stato possibile dare vita ad un<br />
percorso che ha visto coinvolta una citta<strong>di</strong>nanza sempre più attiva,<br />
recuperando il senso dell’abitare il proprio luogo <strong>di</strong> vita attraverso<br />
relazioni solidali» (Progetto La memoria del futuro).<br />
Gli ambiti <strong>di</strong> intervento<br />
Rispetto agli ambiti <strong>di</strong> intervento, sette progetti h<strong>anno</strong> sviluppato<br />
azioni volte alla promozione dell’autonomia e delle risorse in<strong>di</strong>viduali<br />
e collettive. Questo si è verificato in particolar modo nei<br />
progetti rivolti a un target ben definito (persone con <strong>di</strong>sabilità, rifugiati,<br />
nuclei monoparentali, mamme con bambini) con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> dare loro un ruolo da protagonisti nella realizzazione delle attività<br />
progettuali. Tali progetti muovono dal riconoscimento<br />
dell’abitare come componente fondamentale all’avvio <strong>di</strong> percorsi<br />
<strong>di</strong> autonomia delle persone e della ricchezza del contributo che<br />
queste stesse persone possono fornire in fase <strong>di</strong> orientamento della<br />
progettazione.<br />
Altri progetti h<strong>anno</strong> agito nella <strong>di</strong>rezione dell’inclusione attraverso<br />
la conoscenza e il contatto tra gruppi <strong>di</strong>versi all’interno del<br />
territorio, favorendone l’incontro. Questi interventi si sono sviluppati<br />
prevalentemente in quei progetti il cui obiettivo era la pre<strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> un contesto accogliente e inclusivo, quin<strong>di</strong> consapevole.<br />
La reciproca conoscenza ha rappresentato un veicolo <strong>di</strong><br />
abbattimento degli stereotipi.<br />
I progetti portati avanti da reti già precostituite, quali per esempio<br />
i tre Poli creatisi nel corso del percorso <strong>di</strong> Spazio Residenzialità,<br />
si sono mossi piuttosto sul fronte della mobilitazione <strong>di</strong> risorse<br />
collettive allo scopo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare i propri interventi e fare<br />
economie <strong>di</strong> scala. Le reti inizialmente più deboli h<strong>anno</strong> invece lavorato<br />
piuttosto alla costruzione <strong>di</strong> una rete più ampia attorno all’idea<br />
progettuale.<br />
Vi sono poi i progetti che, attraverso iniziative culturali, espressive<br />
e artistiche h<strong>anno</strong> favorito la promozione <strong>di</strong> alcuni gruppi o<br />
Costruire<br />
stili <strong>di</strong> abitare allo scopo <strong>di</strong> includerli maggiormente nel tessuto sociale<br />
o <strong>di</strong>ffonderli tra la citta<strong>di</strong>nanza. La maggior parte dei progetti<br />
ha una portata promozionale degli stili <strong>di</strong> vita e/o delle persone<br />
nelle loro specificità, attenzione senza la quale risulta <strong>di</strong>fficile progettare<br />
delle case adeguate.<br />
I progetti che h<strong>anno</strong> un carattere <strong>di</strong> sperimentazione <strong>di</strong> modelli<br />
abitativi, quin<strong>di</strong>, h<strong>anno</strong> lavorato all’in<strong>di</strong>viduazione delle<br />
specificità dell’accoglienza che consente a un target determinato<br />
<strong>di</strong> sentirsi a casa nelle case. La maggioranza dei progetti ha<br />
toccato trasversalmente il tema della promozione del volontariato<br />
e della citta<strong>di</strong>nanza attiva, con una particolare attenzione<br />
alla promozione del volontariato <strong>di</strong> casa, ovvero quella forma <strong>di</strong><br />
volontariato che si svolge presso le residenze o gli appartamenti<br />
protetti per l’avvio all’autonomia. I percorsi h<strong>anno</strong> portato alla<br />
luce le specificità, le caratteristiche, i contributi ma anche le<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> volontariato. Due progetti, infine, h<strong>anno</strong><br />
inciso anche sulla ricostruzione dei legami sociali e intergenerazionali<br />
<strong>di</strong> un dato contesto, riconoscendo e valorizzando le<br />
potenzialità del volontariato in questo ambito.<br />
I “buoni ingre<strong>di</strong>enti”. Spunti per un abitare inclusivo<br />
Abbiamo più volte sottolineato la qualificazione “non a caso” dei<br />
progetti. “Non a caso” perché esito <strong>di</strong> una costruzione del pensiero<br />
in rete che ha permesso sia la lettura dei bisogni <strong>di</strong> casa delle persone<br />
con fragilità e dei contesti in cui viviamo sia la scoperta e valorizzazione<br />
<strong>di</strong> risorse presenti nelle associazioni e nei territori. Perché<br />
esito <strong>di</strong> incontri tra persone, tra organizzazioni, tra esperienze<br />
e storie, tra rappresentazioni e sguar<strong>di</strong>, co<strong>di</strong>ci ed emozioni che pensano<br />
e f<strong>anno</strong> rete, consapevoli delle fatiche, opportunità, necessità.<br />
“Non a caso”, perché non “sul caso”: l’attenzione delle reti nei progetti<br />
è andata oltre la “categoria” con cui le persone con fragilità<br />
vengono socialmente identificate. La fragilità è <strong>di</strong>ventata naturalmente<br />
umanità, il destinatario è il citta<strong>di</strong>no con i suoi <strong>di</strong>ritti e i<br />
progetti agiscono su tutto il contesto perché l’abitare contiene significati<br />
e <strong>di</strong>ritti per tutti.<br />
Un<strong>di</strong>ci traiettorie ed interpretazioni ine<strong>di</strong>te “non a caso”, come<br />
a richiamare che avvisi <strong>di</strong> selezione ine<strong>di</strong>ti (tale è il fare casa<br />
perché compone su <strong>di</strong>mensioni nuove, l’abitare e la fragilità, <strong>di</strong>-<br />
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