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l numero 2 di Vdossier anno 2011 - Ciessevi

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dossier settembre <strong>2011</strong><br />

La riflessione<br />

Fondazione Housing Sociale:<br />

il volontario? E’ un partner<br />

cruciale per gli enti pubblici<br />

UN PROBLEMA delle<br />

politiche abitative.<br />

«C’È<br />

Negarlo sarebbe come<br />

non voler guardare in faccia<br />

alla realtà». Invece Giordana<br />

Ferri, docente <strong>di</strong> design al Politecnico<br />

<strong>di</strong> Milano e responsabile<br />

dell’area progettazione e sviluppo<br />

della Fondazione Housing<br />

Sociale, vuole entrare nel vivo<br />

del problema e <strong>di</strong>segnare la bozza<br />

<strong>di</strong> una possibile soluzione.<br />

Giordana Ferri, della<br />

Fondazione Housing<br />

Sociale, ritiene che<br />

le organizzazioni siano<br />

una risorsa in<strong>di</strong>spensabile<br />

per le politiche dell’abitare<br />

Prima, però, ci tiene a evidenziare<br />

una <strong>di</strong>stinzione che ritiene<br />

un architrave del suo ragionamento.<br />

«Se, dal un lato,<br />

esistono <strong>numero</strong>se iniziative,<br />

promosse dagli enti pubblici,<br />

per affrontare il problema del <strong>di</strong>sagio<br />

abitativo; dall’altro invece<br />

ce ne sono meno per quanto riguarda<br />

la sperimentazione <strong>di</strong><br />

modelli alternativi». Spiega:<br />

«Cioè <strong>di</strong> modelli abitativi che,<br />

oltre alla risposta al <strong>di</strong>sagio che<br />

è sacrosanta e in<strong>di</strong>spensabile,<br />

iniziano a riflettere e a sperimentare<br />

para<strong>di</strong>gmi che amplino<br />

la possibilità <strong>di</strong> risposta ai bisogni<br />

che sono sempre più vari, soprattutto<br />

riguardo a persone che<br />

vivono all’interno della casa in<br />

modo <strong>di</strong>verso. Questo è uno<br />

sforzo ma è anche una grossa opportunità,<br />

perché la possibilità<br />

<strong>di</strong> offrire soluzioni <strong>di</strong>fferenti<br />

amplia la possibilità d’intervento<br />

e <strong>di</strong> risposta».<br />

Quali sono sulla base della sua<br />

esperienza i <strong>di</strong>sagi abitativi più<br />

<strong>di</strong>ffusi a Milano?<br />

Come Fondazione ci occupiamo<br />

<strong>di</strong> quel <strong>di</strong>sagio abitativo che<br />

colpisce una fascia interme<strong>di</strong>a<br />

della popolazione, quella che paga<br />

un prezzo più salato alla crisi<br />

economica, quella che corre il<br />

maggiore rischio <strong>di</strong> finire sulla<br />

soglia della povertà. Quin<strong>di</strong> i giovani,<br />

gli anziani, le famiglie monored<strong>di</strong>to,<br />

le baby coppie. Ossia<br />

tutti coloro che non h<strong>anno</strong> accesso<br />

all’e<strong>di</strong>lizia residenziale pubblica,<br />

perché non h<strong>anno</strong> i requisiti,<br />

non vivono in una situazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio estremo. Ma si tratta <strong>di</strong><br />

persone che non sono nemmeno<br />

nelle con<strong>di</strong>zioni economiche per<br />

poter affrontare autonomamente,<br />

attraverso le offerte del mercato<br />

immobiliare, il problema della<br />

casa. Dunque la per<strong>di</strong>ta del lavoro,<br />

così come il precariato o una<br />

sussistenza garantita solo da una<br />

pensione minima, sono un vincolo<br />

che nega la possibilità <strong>di</strong> costituire<br />

una famiglia, o <strong>di</strong> poter<br />

sviluppare un percorso <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>gnitoso,<br />

o <strong>di</strong> potersi assicurare<br />

una vecchiaia senza patemi.<br />

Questo problema è più evidente<br />

nella metropoli, oppure nei piccoli<br />

centri ?<br />

La riflessione<br />

Sicuramente è più forte in città.<br />

Anche se c’è da rimarcare che<br />

in Italia il territorio è molto vario.<br />

Per cui ci sono zone dove è<br />

molto <strong>di</strong>ffusa la proprietà e zone<br />

in cui gli affitti sono bassi. Senza<br />

trascurare il fatto che ci sono<br />

regioni più a vocazione turistica,<br />

dove anche nei territori meno<br />

urbanizzati i costi per la casa sono<br />

molto alti.<br />

Cosa intende invece con modelli<br />

alternativi dell’abitare, ci può<br />

spiegare meglio?<br />

Ci sono mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> abitare <strong>di</strong>fferenti:<br />

c’è il cosiddetto abitare<br />

temporaneo, che contrad<strong>di</strong>stingue<br />

le persone che si trovano a<br />

transitare in un territorio per interessi<br />

professionali; oppure ci<br />

sono i casi <strong>di</strong> famiglie separate,<br />

dove uno dei due coniugi deve<br />

abbandonare l’abitazione. E ancora:<br />

ci sono, per esempio, le famiglie<br />

solidali, cioè quei nuclei<br />

che decidono <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre i<br />

propri spazi per poter ospitare<br />

soggetti in situazioni <strong>di</strong> emergenza:<br />

il bambino in affido, il<br />

profugo, la ragazza madre, l’ex<br />

detenuto. Questo è un modello<br />

<strong>di</strong> un abitare solidale che non si<br />

limita al solo appartamento singolo,<br />

ma introduce un concetto<br />

<strong>di</strong> abitare in con<strong>di</strong>visione. Sulla<br />

stessa lunghezza d’onda ci sono<br />

i condomini solidali, cioè quei<br />

luoghi che favoriscono l’incontro<br />

e l’aggregazione, utilizzati sia<br />

dagli inquilini; sia dalle associazioni<br />

presenti sul quel territorio<br />

in modo da generare relazioni<br />

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