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Il Forte - Forte magazine

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Ph: Gabriele Ancillotti<br />

FEDELE ALLA BELLEZZA<br />

Una voce dell’arte contemporanea internazionale a <strong>Forte</strong> dei Marmi<br />

La Tornabuoni Arte di <strong>Forte</strong> dei Marmi è un<br />

luogo di riferimento per l’arte contemporanea<br />

italiana ed internazionale. La sede principale<br />

della galleria è in Lungarno Benvenuto<br />

Cellini a Firenze, alla quale si sono aggiunti negli<br />

anni gli spazi espositivi di Milano, Portofino,<br />

Venezia e <strong>Forte</strong> dei Marmi, nella centralissima<br />

via Carducci. Le opere dei più grandi artisti del<br />

Novecento italiano come Campigli, De Chirico,<br />

Morandi, Balla, Boccioni, Dorazio, Fontana,<br />

Boetti e altri, oltre alle avanguardie internazionali,<br />

fra queste Mirò, Picasso, Lam, Warhol,<br />

116<br />

Matta, Basquiat ed altri ancora, sono state<br />

esposte costantemente in queste sale. Notevole<br />

spazio è riservato anche alla scultura con artisti<br />

come Arnaldo Pomodoro, Mario Ceroli, Arman<br />

e Carla Tolomeo. Scorrere l’elenco degli artisti<br />

trattati dalla galleria è affascinante, un susseguirsi<br />

di colori, stili e personalità che hanno creato<br />

l’arte mondiale e che trova nella Tornabuoni<br />

Arte una delle sue voci più profonde ed intense.<br />

Incontriamo il titolare, Roberto Casamonti nella<br />

galleria di <strong>Forte</strong> dei Marmi, per una riflessione<br />

sull’arte contemporanea.<br />

Signor Casamonti, è proprio vero che la bellezza è<br />

lo splendore della verità come sostiene Platone?<br />

<strong>Il</strong> bello è un concetto fondamentale nella nostra<br />

vita, la sua presenza o la sua assenza a diversi<br />

livelli, determinano in maniera essenziale l’esistenza<br />

quotidiana. Mio padre fu un attento collezionista<br />

ed ho imparato da lui l’audacia istintiva<br />

di ricercare ciò che è bello nell’arte. <strong>Il</strong> bello<br />

ha naturalmente molte sfaccettature, ma in tutta<br />

la mia vita non mi sono mai pentito di scegliere<br />

un’opera d’arte, quando ritenevo che fosse rilevante<br />

artisticamente e avesse le qualità estetiche

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