RIVISTA DIOCESANA - Diocesi di Ventimiglia - San Remo
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Vi t a <strong>di</strong> O c e s a n a<br />
Cronaca<br />
Redentore.<br />
La sua iniziativa coinvolse tutte le regioni italiane che si fecero carico<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le vette montane che avrebbero accolto le statue, i monumenti<br />
o le gigantesche croci per rappresentare il Redentore.<br />
Così, anche nel<br />
ponente ligure, qualcosa<br />
si “mosse” e, dapprima in<br />
treno, poi con carri trainati<br />
da buoi, ed infine a forza <strong>di</strong><br />
braccia, il “nostro” Redentore<br />
si “installò” sulla cima del<br />
Monte Saccarello.<br />
Da allora, ogni<br />
anno, la prima domenica del<br />
mese <strong>di</strong> agosto, c’è l’appuntamento<br />
sul monte Saccarello:<br />
un momento <strong>di</strong> raccoglimento, un momento <strong>di</strong> pausa e <strong>di</strong> riflessione,<br />
spesso una ricarica sufficiente per proseguire per un altro anno, un anno che<br />
qualche volta ha avuto come significato la parola guerra, un anno che qualche<br />
volta ha voluto <strong>di</strong>re fame, un anno, comunque, sempre benedetto dal<br />
Signore, e la riprova è che ogni anno, qualche volta più numerosi, qualche<br />
volta meno, ma sempre con tanto affetto, gratitu<strong>di</strong>ne e speranza, ci si ritrova<br />
lassù, sperando <strong>di</strong> essere un pò più vicini al cielo, alla salvezza.<br />
Ma quale fascino emana quel posto, quella statua ad oltre 2000 metri<br />
<strong>di</strong> altezza? Se sei <strong>di</strong>steso su una spiaggia puoi pensarci meno, ma se solo<br />
superi i cinquecento metri <strong>di</strong> altitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong>venta quasi una smania, il doverci<br />
arrivare a tutti i costi, anche con la lingua penzoloni, ma ci si deve arrivare e<br />
poi a mano a mano che il sentiero sale in quota, si vede la statua sempre più<br />
vicina e sembra <strong>di</strong> toccarla con un <strong>di</strong>to anche se, a <strong>di</strong>re il vero, si riesce, una<br />
volta giunti, a toccare soltanto il basamento alto più <strong>di</strong> 5 metri su cui si erge<br />
la statua.<br />
Alle spalle il Marguareis, a sinistra in basso le malghe, la strada per<br />
le navette e Piaggia, poi proprio sotto la statua, come al fondo <strong>di</strong> un burrone,<br />
Verdeggia.<br />
Eppure il raduno annuale ha il suo fascino, come lo ha la presenza<br />
costante del vescovo <strong>di</strong>ocesano, Mons. Alberto Maria Careggio che dal 2004,<br />
anno del suo ingresso in <strong>Diocesi</strong>, non è mai voluto mancare all’appuntamento<br />
e che il sabato, questa volta a Mendatica, alle 18.30, ha celebrato una <strong>San</strong>ta<br />
Messa in preparazione al raduno del Redentore.<br />
268 Rivista Diocesana n°3 - 2011