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RIVISTA DIOCESANA - Diocesi di Ventimiglia - San Remo

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Rivista Diocesana n°3 - 2011<br />

Vi t a <strong>di</strong> O c e s a n a<br />

Restauri<br />

PRESENTATO IL DIPINTO RESTAURATO ALLA MADONNA<br />

DELLE GRAzIE A TRIORA<br />

Triora è piuttosto nota per le sue numerose chiese e tutti sanno che<br />

in quella de<strong>di</strong>cata a <strong>San</strong> Bernar<strong>di</strong>no vi sono suggestivi affreschi, che nella<br />

Collegiata destano stupore e meraviglia le tre tele tardo trecentesche, che nel<br />

vicino oratorio <strong>di</strong> <strong>San</strong> Giovanni Battista sta per essere allestita una pinacoteca<br />

con <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> grande interesse.<br />

Pochi invece sanno che esiste anche la chiesa della Madonna delle<br />

Grazie, che si incontra prima <strong>di</strong> svoltare nel centro storico.<br />

Gli abitanti del “carugiu sutan” ed in generale quelli della zona bassa<br />

dell’abitato, la conoscono benissimo, anzi ne curano la manutenzione e la<br />

pulizia.<br />

E<strong>di</strong>ficata agli inizi del Seicento, venne nel 1621 arricchita <strong>di</strong> una pala<br />

lignea raffigurante Cristo risorto ed altri <strong>San</strong>ti.<br />

A <strong>di</strong>pingerla fu un triorese, Battista Gastal<strong>di</strong> (1581-1659), del quale<br />

si stanno riscoprendo opere in <strong>di</strong>verse località della Liguria <strong>di</strong> Ponente e<br />

nella vicina Francia.<br />

A commissionargli la tavola fu Fabrizio Velli, appartenente ad<br />

un’antica casata nobiliare, che fece al proprio borgo, Triora, numerose donazioni.<br />

Il <strong>di</strong>pinto si trovava ormai in pessime con<strong>di</strong>zioni, tanto che una<br />

benemerita signora<br />

armese decise lo<br />

scorso anno <strong>di</strong> far<br />

eseguire a proprie<br />

spese il restauro, incaricando<br />

allo scopo<br />

il Laboratorio Bonifacio<br />

<strong>di</strong> Bussana.<br />

Il restauro<br />

è ora terminato ed il<br />

<strong>di</strong>pinto, un polittico<br />

<strong>di</strong> ben sette pezzi,<br />

è stato ricollocato,<br />

non senza fatica, al suo posto, <strong>di</strong>etro all’altare, apparendo nella sua antica<br />

bellezza.<br />

Alcune donne del paese, le stesse che vigilano sulla “loro” chiesa,<br />

285<br />

Vi t a <strong>di</strong> O c e s a n a

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