Denver Ascites Shunt PAK 42-2050/42-2055 - CareFusion
Denver Ascites Shunt PAK 42-2050/42-2055 - CareFusion
Denver Ascites Shunt PAK 42-2050/42-2055 - CareFusion
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
it<br />
Descrizione dello shunt<br />
Lo shunt peritoneo-venoso <strong>Denver</strong> (Figura 1) è<br />
composto da un catetere peritoneale fenestrato, da<br />
un catetere venoso e da una camera di pompaggio<br />
flessibile contenente una o due valvole a 45°. Il<br />
nucleo del sistema è la camera di pompaggio munita<br />
di valvole. Quando la pressione nella cavità<br />
peritoneale è di circa 3 cm di acqua superiore alla<br />
pressione venosa centrale, le valvole si aprono e<br />
consentono il passaggio del flusso attraverso lo<br />
shunt. In uno shunt a doppia valvola, la seconda<br />
valvola funge da valvola di non ritorno per impedire il<br />
riflusso del sangue nell'estremità distale del catetere<br />
venoso, quando l'unità viene pompata manualmente.<br />
In uno shunt ad una sola valvola, il riflusso viene<br />
impedito dall'occlusione manuale del catetere<br />
venoso. Le valvole sono realizzate deliberatamente in<br />
modo asimmetrico, per renderle autopulenti.<br />
Figura 1: <strong>Shunt</strong> peritoneo-venosi<br />
L’apparecchio è fabbricato in gomma di silicone di<br />
qualità medicale. Non sono necessarie connessioni<br />
chirurgiche. La tubazione venosa può essere<br />
accorciata per il posizionamento ottimale nella vena<br />
cava superiore e il catetere peritoneale può essere<br />
accorciato per il posizionamento migliore nella cavità<br />
peritoneale. Una striscia integrale di solfato di bario<br />
nella parete del catetere venoso e del catetere<br />
peritoneale permette la visualizzazione mediante<br />
fluoroscopia o radiografia per accertarne il<br />
posizionamento corretto durante l’intervento<br />
chirurgico.<br />
Agli shunt è stato applicato il Silique, un esclusivo<br />
trattamento per le superfici che rende la superficie<br />
più levigata e meno collosa, riducendo il coefficiente<br />
di attrito. Il trattamento di superficie al Silique è<br />
permanente e non si scioglie, non si usura e non si<br />
sfalda. Non modifica le caratteristiche fisiche<br />
complessive del silicone e pertanto non modifica la<br />
solidità, la flessibilità e le proprietà di flusso dello<br />
shunt.<br />
La velocità di flusso per ciascuno shunt viene<br />
determinata utilizzando l'acqua come mezzo<br />
operativo. Tutte le velocità di flusso vengono<br />
determinate ad una temperatura di 21 C° (70 F°)<br />
con una pressione di testata di 10 cm.<br />
22<br />
I volumi di flusso tendono ad aumentare in<br />
corrispondenza degli aumenti della temperatura del<br />
liquido. I volumi di flusso tendono a diminuire in<br />
corrispondenza della maggiore viscosità del liquido.<br />
Indicazioni<br />
Lo shunt peritoneo-venoso è indicato nei pazienti<br />
affetti da:<br />
• patologia cronica a carico del fegato, con ascite<br />
refrattaria alla correzione chirurgica<br />
dell’ipertensione portale né al trattamento medico<br />
standard.<br />
• ascite persistente, nel caso non sia considerata<br />
adatti allo shunt portale-venoso.<br />
• ascite persistente che non risponde al trattamento<br />
medico standard.<br />
• neoplasie primarie o metastatiche intraddominali<br />
con ascite massiccia, allo scopo di alleviare la<br />
pressione intraddominale.<br />
Catetere venoso<br />
diametro esterno<br />
PRECAUZIONE: I benefici derivanti 66 cm dall’impianto 3,9 mm di<br />
(11,5 Fr.)<br />
diametro interno<br />
shunt peritoneo-venoso in pazienti con ascite<br />
2,3 mm<br />
neoplastica devono essere considerati in Banda rapporto ai<br />
radiopaca<br />
rischi potenziali di disseminazione di fluido ascitico<br />
Seconda valvola<br />
contenente cellule maligne.<br />
di non ritorno<br />
Cuscino di sutura<br />
Lo shunt peritoneo-venoso dovrà essere preso in<br />
Prima valvola<br />
considerazione anche per i pazienti affetti di non daritorno<br />
sindrome epatorenale, ascite chilosa e ascite<br />
Banda<br />
idiopatica.<br />
radiopaca<br />
Catetere peritoneale<br />
Controindicazioni<br />
diametro esterno<br />
5,1 mm<br />
Lo shunt peritoneo-venoso è controindicato diametro interno nei<br />
2,7 mm<br />
pazienti affetti da:<br />
(15,5 Fr.)<br />
27 cm<br />
• peritonite.<br />
• fluido ascitico probabilmente non sterile o<br />
7,7 cm<br />
infezione intraddominale.<br />
• necrosi tubulare acuta o insufficienza renale<br />
primaria.<br />
Camera di pompaggio<br />
• livelli di bilirubina e/o creatina estremamente<br />
elevati.<br />
In generale, lo shunt dovrà essere evitato in presenza<br />
di qualsiasi infezione sistemica.<br />
I pazienti con anamnesi recente di sanguinamento<br />
gastrointestinale dovranno essere valutati per<br />
un’eventuale diagnosi di ipertensione portale. Sarà<br />
necessario prendere in considerazione la correzione<br />
dell’ipertensione portale, prima di procedere<br />
all’innesto di uno shunt peritoneo-venoso.<br />
La presenza di funzione cardiaca marginale è una<br />
controindicazione relativa per l’impianto di shunt in<br />
quei pazienti che potrebbero non tollerare il carico<br />
circolatorio maggiorato associato allo shunt<br />
peritoneo-venoso.<br />
L’uso della vena succlavia per la cateterizzazione non<br />
è consigliabile in quei pazienti che possono aver<br />
bisogno di un accesso venoso permanente per<br />
emodialisi. La trombosi o la stenosi grave della vena<br />
succlavia, provocate dalla presenza del catetere<br />
venoso, non sono compatibili con una fistola atrioventricolare<br />
nel braccio omolaterale.<br />
66 cm<br />
(11,5 Fr.)<br />
(15,5 Fr.)<br />
27 cm