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Merano Magazine 01 2013

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<strong>Merano</strong> attorno al 1900 è considerata<br />

un luogo di cura di alto livello<br />

Costante fu l’afflusso di poeti in città, alcuni di loro per curare<br />

la tubercolosi, altri semplicemente attratti dall’aria pura e<br />

da una vegetazione spiccatamente mediterranea. Il maggiore<br />

poeta della scuola di Monaco e premio Nobel Paul Heyse scrisse<br />

nel 1863 le sue “Novelle meranesi”; negli anni ’90 soggiornò<br />

in citta Rainer Maria Rilke, componendo due belle poesie a Castel<br />

Monteleone. Il giovane medico e drammaturgo viennese,<br />

Arthur Schnitzler, per curare la sua lieve turbercolosi venne a<br />

<strong>Merano</strong>, dove incontrò Olga Waissnix. Ne nacque un intenso<br />

carteggio, che ci testimonia della storia d’amore probabilmente<br />

più importante nella vita di Arthur Schnitzler: "Ho trascorso<br />

magnifiche giornate. Desideravo spedirle un po’ di <strong>Merano</strong>,<br />

della sua alba d’orata e quest’aria che trasuda relax. Questa<br />

impressionante bellezza non si trova da nessun’altra parte nel<br />

mondo". L’autore dei “Galgenlieder“ Christian Morgenstern<br />

venne a <strong>Merano</strong> per curarsi. Uno dei più bizzarri esponenti<br />

della letteratura austriaca, Herzmanovsky-Orlando, vi giunse<br />

a causa di una patologia renale e rimase stregato per sempre<br />

dalla città.<br />

La Prima guerra mondiale portò con sé profondi cambiamenti<br />

per la città di <strong>Merano</strong>. Principi e nobili, alti funzionari<br />

e finanzieri non scelsero più il Sudtirolo come loro meta e la<br />

regione fu annessa all’Italia. La prosperosa città di cura di un<br />

tempo entrò in letargo; un rilancio turistico di <strong>Merano</strong> e del<br />

suo circondario era letteralmente impensabile. Tuttavia ci si<br />

accorse in un secondo tempo, che la località di cura non era<br />

del tutto perduta. E così, a partire dal 1933 ci fu una netta sterzata:<br />

<strong>Merano</strong> doveva diventare meta turistica italiana. A tale<br />

scopo fu costruito l’ippodromo e furono lanciate prestigiose<br />

manifestazioni come le corse d’auto e le mostre d’arte.<br />

Sotto il mandato del sindaco Max Markart fu realizzata la<br />

canalizzazione delle acque termali da Monte San Vigilio a <strong>Merano</strong>.<br />

La realizzazione di tutti questi piani fu però interrotta dallo<br />

scoppio della Seconda guerra mondiale. Gli hotel chiusero<br />

i battenti e furono per la gran parte riconvertiti in lazzareti,<br />

particolarità che contribuì a salvare <strong>Merano</strong> dai bombardamenti.<br />

Nella sua dimensione di località di cure termali, negli<br />

anni Cinquanta e Sessanta <strong>Merano</strong> tornò alla ribalta nazionale<br />

ed internazionale, centro ideale per esposizioni, prime cinematografiche,<br />

concerti di musica operistica ed espressione della<br />

letteratura italiana.<br />

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