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Periodico di matematiche - Mathesis

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Vettori<br />

Antonino Giambò<br />

1. Il calcolo vettoriale entra nell’insegnamento/appren<strong>di</strong>mento della matematica<br />

a pieno titolo con le In<strong>di</strong>cazioni Nazionali per i Licei, che nel nucleo “Aritmetica e<br />

algebra” per il primo biennio così dettano: « . . . [Lo studente] stu<strong>di</strong>erà i concetti<br />

<strong>di</strong> vettore, <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza e in<strong>di</strong>pendenza lineare, <strong>di</strong> prodotto scalare e vettoriale<br />

nel piano e nello spazio . . . ». In realtà le In<strong>di</strong>cazioni Nazionali non enfatizzano il<br />

ruolo fondamentale <strong>di</strong> questo strumento all’interno della matematica, ma lo presentano<br />

quasi esclusivamente come supporto allo stu<strong>di</strong>o della fisica. Ecco, in quest’articolo ci<br />

proponiamo <strong>di</strong> far vedere come i vettori siano in realtà uno strumento formidabile per<br />

affrontare e risolvere questioni <strong>matematiche</strong> <strong>di</strong> geometria piana. Niente <strong>di</strong> originale,<br />

per carità, ma cose ugualmente utili. Che poi siano utili anche in fisica è un <strong>di</strong> più,<br />

anche se, bisogna riconoscerlo, sembra che proprio con la fisica sia nato il concetto <strong>di</strong><br />

“vettore”.<br />

2. Incominciamo col <strong>di</strong>re che il modo migliore d’introdurre il concetto <strong>di</strong> vettore<br />

è il ricorso alla definizione rigorosa, vale a <strong>di</strong>re “vettore” come “classe <strong>di</strong> segmenti<br />

orientati equipollenti”. In questo modo è facile comprendere che un vettore v può<br />

essere rappresentato da un qualunque segmento orientato della classe senza però<br />

identificarsi con esso. Cosa, questa, non scontata per molti studenti e soprattutto <strong>di</strong><br />

notevole importanza.<br />

Introdotto poi il concetto <strong>di</strong> “somma” <strong>di</strong> due vettori, si <strong>di</strong>mostrano (o si verificano,<br />

se <strong>di</strong>mostrare non si può) le seguenti proprietà:<br />

u + v = v + u (proprietà commutativa)<br />

(u + v) + w = u + (v + w) (proprietà associativa)<br />

u + 0 = 0 + u = u (esistenza dell’elemento neutro)<br />

u + (−u) = (−u) + u = 0 (simmetrizzabilità degli elementi)<br />

essendo u, v, w vettori qualsiasi e 0 il vettore nullo.<br />

Insomma si fa vedere che i vettori costituiscono un modello <strong>di</strong> gruppo abeliano. Ma il<br />

docente non parlerà esplicitamente né <strong>di</strong> strutture algebriche né tanto meno <strong>di</strong> gruppi.<br />

Non ce n’è necessità alcuna.<br />

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