Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
G Ital Cardiol Vol 8 Ottobre 2007<br />
5.2.4 Inibitori diretti del<strong>la</strong> trombina<br />
Farmacologia. I DTI si legano direttamente al<strong>la</strong> trombina<br />
(fattore IIa) ed agiscono inibendo <strong>la</strong> conversione<br />
di fibrinogeno in fibrina indotta dal<strong>la</strong> trombina. La produzione<br />
di trombina viene inibita sia sul<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficie<br />
del<strong>la</strong> fibrina che in fase fluida. Inoltre, posseggono una<br />
migliore predittività dose-risposta derivante dal<strong>la</strong> mancanza<br />
di legame con le proteine p<strong>la</strong>smatiche. A differenza<br />
dell’eparina, i DTI non interagiscono con il PF4.<br />
Il prototipo di questo gruppo di farmaci è costituito dall’irudina<br />
che viene secreta dal<strong>la</strong> sanguisuga medicinale<br />
(Hirudo medicinalis). Sono attualmente disponibili diversi<br />
DTI (irudina, argatroban e bivalirudina). L’irudina<br />
e i suoi derivati sono eliminati <strong>per</strong> via renale. L’irudina<br />
e <strong>la</strong> bivalirudina prolungano l’aPTT e l’ACT e i test<br />
di coagu<strong>la</strong>zione corre<strong>la</strong>no bene con le concentrazioni<br />
p<strong>la</strong>smatiche. Pertanto, ambedue i tipi di analisi possono<br />
essere impiegati <strong>per</strong> il monitoraggio dell’attività anticoagu<strong>la</strong>nte<br />
di questi composti.<br />
Effetti terapeutici. Alcuni trial randomizzati di ampie<br />
dimensioni hanno confrontato l’inibizione diretta del<strong>la</strong><br />
trombina mediante somministrazione endovenosa di<br />
irudina con l’ENF in infusione endovenosa e re<strong>la</strong>tivo<br />
monitoraggio dell’aPTT. Da una metanalisi che ha inglobato<br />
tutti i trial è emersa un’incidenza di eventi significativamente<br />
minore a favore dell’irudina 149,177,178<br />
(Figura 5), ma questo beneficio non si è mantenuto al<br />
follow-up a lungo termine. Inoltre, l’impiego dell’irudina<br />
come trattamento di prima scelta ha mostrato<br />
un’incidenza maggiore di sanguinamento in pazienti<br />
con SCA-NSTE (1.7 vs 1.3%, OR 1.28, IC 95% 1.06-<br />
1.55) 177 , motivo <strong>per</strong> il quale non ha ottenuto l’approvazione<br />
in questo contesto clinico. In un trial condotto su<br />
pazienti sottoposti a PCI, <strong>la</strong> bivalirudina in confronto<br />
all’ENF ha determinato una riduzione significativa del-<br />
GUSTO-2B ’95<br />
OASIS pilot ’97<br />
OASIS ’99<br />
Klootwijk ’99<br />
ACUITY ’06<br />
Tutti<br />
618<br />
l’incidenza a 7 giorni degli eventi cardiaci avversi maggiori<br />
(morte, IM e successive procedure di rivasco<strong>la</strong>rizzazione)<br />
(6.2 vs 7.9%, OR 0.78%, IC 0.62-0.99, p =<br />
0.039) e delle complicanze emorragiche (3.5 vs 9.3%,<br />
OR 0.34, IC 95% 0.26-0.45, p 4<br />
o >3 g/dl rispettivamente in presenza o assenza di<br />
emorragia franca, il reintervento <strong>per</strong> sanguinamento e il<br />
ricorso al<strong>la</strong> trasfusione. Alcune di queste componenti,<br />
come un ematoma >5 cm, non erano mai state incluse<br />
in nessun’altra definizione di sanguinamento maggiore<br />
e questo può aver dato adito ad una valutazione potenzialmente<br />
non obiettiva in un trial condotto in a<strong>per</strong>to.<br />
N. Mortalità e IM a 30 giorni Sanguinamenti maggiori<br />
12142<br />
909<br />
10141<br />
300<br />
9207<br />
32699<br />
Incidenza<br />
7.7 vs 8.3%<br />
DTI+ ENF+ DTI+ ENF+<br />
DTI+ ENF+<br />
0% 10% 20% 0.5 1 2 1 10 10 2 ∞ 10 2 10 1 0% 3% 16% 0.1 0.5 1 2 10<br />
Odds ratio e IC 95%<br />
0.93 (0.85-1.0)<br />
NNT e IC 95%<br />
176 (89-∞)<br />
Incidenza<br />
2.3 vs 2.3%<br />
Odds ratio e IC 95%<br />
1.0 (0.89-1.2)<br />
Figura 5. Mortalità, infarto miocardico (IM) e sanguinamenti maggiori a 30 giorni in trial randomizzati di confronto tra inibitori diretti del<strong>la</strong> trombina<br />
(DTI, barre piene) ed eparina non frazionata/eparine a basso peso moleco<strong>la</strong>re (ENF/EBPM, barre vuote). IC = intervallo di confidenza; NNT = numero<br />
dei pazienti da trattare <strong>per</strong> evitare un evento (<strong>per</strong> lo studio ACUITY sono riportati i bracci eparina non frazionata/eparine a basso peso moleco<strong>la</strong>re<br />
e bivalirudina, entrambi comprendenti terapia con inibitori del<strong>la</strong> glicoproteina IIb/IIIa. Inoltre, l’endpoint composito ischemico comprende <strong>la</strong> rivasco<strong>la</strong>rizzazione<br />
programmata).