Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I pazienti sono stati randomizzati ad uno di tre regimi<br />
antitrombotici: terapia d’associazione convenzionale<br />
con ENF o EBPM + inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa (gruppo<br />
di controllo, n = 4603), bivalirudina + inibitore del<strong>la</strong><br />
GPIIb/IIIa (n = 4604) o bivalirudina da so<strong>la</strong> (n = 4612).<br />
Era stato identificato un limite di non inferiorità di 1.25<br />
allo scopo di confrontare l’efficacia re<strong>la</strong>tiva nei due<br />
bracci di trattamento rispetto al gruppo di controllo re<strong>la</strong>tivamente<br />
all’endpoint ischemico combinato. Nei due<br />
bracci di trattamento con un inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa, i<br />
pazienti sono stati ulteriormente randomizzati a ricevere<br />
tale farmaco prima dell’angiografia (upstream), oppure<br />
dopo lo studio coronarografico, subito prima di<br />
eseguire <strong>la</strong> procedura di rivasco<strong>la</strong>rizzazione <strong>per</strong>cutanea.<br />
La randomizzazione era stata stratificata secondo il pretrattamento<br />
con clopidogrel, somministrato nel 62.3%<br />
dei pazienti prima del<strong>la</strong> PCI. La coronarografia è stata<br />
eseguita nel 98.9% dei casi, <strong>la</strong> PCI nel 56.3% e il CABG<br />
nell’11.1%, mentre il 32.6% dei pazienti non è stato sottoposto<br />
a procedura di rivasco<strong>la</strong>rizzazione. Non sono<br />
state registrate differenze significative tra il gruppo<br />
ENF/EBPM + inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa e il gruppo bivalirudina<br />
+ inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa <strong>per</strong> quanto riguarda<br />
l’endpoint ischemico composito a 30 giorni (7.3<br />
vs 7.7%, rischio re<strong>la</strong>tivo [RR] 1.07, IC 95% 0.92-1.23,<br />
p = 0.39) e l’incidenza di emorragie maggiori (5.7 vs<br />
5.3%, RR 0.93, IC 95% 0.78-1.10, p = 0.38). La bivalirudina<br />
in monoterapia, rispetto al gruppo ENF/EBPM +<br />
inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa, ha mostrato una non inferiorità<br />
nell’endpoint ischemico composito (7.8 vs 7.3%,<br />
RR 1.08, IC 95% 0.93-1.24, p = 0.32), ma un tasso significativamente<br />
più basso di emorragie maggiori (3.0<br />
vs 5.7%, RR 0.53, IC 95% 0.43-0.65, p