Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
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G Ital Cardiol Vol 8 Ottobre 2007<br />
sottoposti a rivasco<strong>la</strong>rizzazione precoce sono a basso<br />
rischio (~2.5%) di sviluppare aritmie potenzialmente<br />
fatali, che <strong>per</strong> l’80% hanno luogo nei 12 mesi successivi<br />
all’esordio del<strong>la</strong> sintomatologia 500 . Di conseguenza,<br />
diventa su<strong>per</strong>fluo monitorare i pazienti oltre le 24-48 h.<br />
La dimissione dall’ospedale dipende dai rilievi clinici<br />
e angiografici. Dopo un’efficace applicazione di<br />
stent sul<strong>la</strong> lesione responsabile, i pazienti con SCA-<br />
NSTE devono rimanere ricoverati <strong>per</strong> almeno 24 h.<br />
In tutti i pazienti con <strong>diagnosi</strong> di SCA-NSTE è auspicabile<br />
un efficace intervento sui fattori di rischio<br />
(vedere Sezione 5.5 Trattamento a lungo termine).<br />
9. Misurazione del<strong>la</strong> <strong>per</strong>formance<br />
Malgrado l’esistenza di appropriate linee <strong>guida</strong> nazionali<br />
ed europee, esistono delle sostanziali differenze<br />
nel<strong>la</strong> loro osservanza nell’ambito dei vari paesi <strong>per</strong><br />
quanto attiene l’utilizzo delle procedure diagnostiche,<br />
<strong>la</strong> stratificazione del rischio, l’impiego dei trattamenti<br />
farmacologici ed interventistici, nonché <strong>la</strong> selezione<br />
dei pazienti da indirizzare a specifiche strategie terapeutiche<br />
10,11,252,501-503 . Queste discrepanze nell’applicazione<br />
delle strategie basate sull’evidenza si traducono<br />
in altrettante differenze nel<strong>la</strong> prognosi. Diversi registri<br />
che hanno analizzato il rapporto tra l’attuazione di strategie<br />
basate sull’evidenza e l’incidenza degli eventi clinici<br />
hanno chiaramente dimostrato un miglioramento<br />
del<strong>la</strong> prognosi ogniqualvolta siano state applicate le<br />
raccomandazioni delle linee <strong>guida</strong> 14,15,504-508 . Pertanto,<br />
diventa prioritario potenziare <strong>la</strong> comprensione delle linee<br />
<strong>guida</strong> basate sull’evidenza.<br />
La pubblicazione delle linee <strong>guida</strong> rischia di non<br />
avere alcuna ri<strong>per</strong>cussione sul<strong>la</strong> qualità dell’assistenza,<br />
a meno che non vengano realizzati dei controlli a livello<br />
regionale e nazionale e non vengano adottate delle<br />
valutazioni del<strong>la</strong> loro attuazione. È richiesto un approccio<br />
sistematico e multidisciplinare che coniughi <strong>la</strong> formazione<br />
con l’identificazione e <strong>la</strong> risoluzione dei problemi<br />
logistici. Un processo terapeutico ben strutturato<br />
associato a monitoraggio continuo degli indicatori dell’applicazione<br />
delle linee <strong>guida</strong> può determinare un miglioramento<br />
del decorso clinico 7,509-514 .<br />
La qualità è un concetto re<strong>la</strong>tivo che deve essere<br />
messo a confronto sia con i risultati ottenuti da altri sia<br />
con gli standard precedenti. Lo standard delle cure prestate<br />
in un’unità è determinato da una moltitudine di<br />
singole decisioni e azioni da parte dell’o<strong>per</strong>atore sanitario<br />
nei riguardi di ciascun paziente. Le stime di qualità<br />
devono basarsi su degli indicatori di cura che siano<br />
misurabili e rilevanti dal punto di vista dell’o<strong>per</strong>atore<br />
sanitario e del paziente. Al fine di rendere possibili nel<br />
tempo i raffronti sia fra i vari centri sia all’interno di un<br />
medesimo centro, è necessario che gli indicatori di applicazione<br />
siano ben definiti e standardizzati 510 . Le misurazioni<br />
devono essere effettuate in popo<strong>la</strong>zioni simili<br />
di pazienti, con aggiustamento del rischio, il che ri-<br />
654<br />
chiede <strong>la</strong> rilevazione delle caratteristiche del rischio individuale,<br />
un adeguato campione e solidi confronti statistici.<br />
Di prassi, le stime di qualità delle cure nelle singole<br />
unità si basano sul<strong>la</strong> valutazione del processo assistenziale<br />
(ad esempio, incidenza dell’utilizzo di interventi<br />
farmacologici e interventistici con raccomandazione<br />
di c<strong>la</strong>sse I-A) piuttosto che degli eventi meno frequenti<br />
(mortalità o IM). Stime affidabili dell’incidenza<br />
di morte e IM richiedono popo<strong>la</strong>zioni molto ampie e<br />
lunghi <strong>per</strong>iodi di osservazione.<br />
Le stime del<strong>la</strong> qualità delle cure possono essere applicate<br />
a singole unità, ospedali, regioni o paesi. Tuttavia,<br />
<strong>per</strong>ché un indicatore possa determinare un cambiamento<br />
del processo assistenziale, questo deve essere<br />
applicato in maniera costante, a livello locale, e deve far<br />
riferimento ai risultati attuali piuttosto che a dati storici.<br />
Ciò implica continue o ripetute misurazioni e comunicazione<br />
dei risultati ai singoli centri assistenziali<br />
7,252,503,508,509,511-514 .<br />
Per i pazienti con SCA, <strong>la</strong> serie di dati del CARDS<br />
(disponibile sul sito http://www.escardio.org) costituisce<br />
un appropriato e standardizzato database raccomandato<br />
dall’ESC e dall’Unione Europea come riferimento<br />
<strong>per</strong> lo sviluppo del<strong>la</strong> qualità. La raccolta del<strong>la</strong><br />
serie di dati del CARDS, o di analoghe serie di dati di<br />
programmi nazionali che prevedono il monitoraggio<br />
continuo degli standard di trattamento nei pazienti con<br />
SCA, è stata implementata in diversi paesi europei. I risultati<br />
hanno evidenziato sostanziali differenze sia all’interno<br />
di uno stesso paese 508 sia tra i vari paesi 11,508 .<br />
Ciononostante, questi programmi di registrazione continua<br />
hanno contribuito in maniera consistente al miglioramento<br />
degli standard di cura e del decorso clinico<br />
14,15,504-508 .<br />
Allo stato attuale, nei singoli centri, gli indicatori di<br />
applicazione delle linee <strong>guida</strong> maggiormente utili <strong>per</strong> il<br />
monitoraggio e il miglioramento degli standard di cura<br />
nell’ambito delle SCA-NSTE sono i seguenti:<br />
• farmaci antipiastrinici e anticoagu<strong>la</strong>nti raccomandati<br />
di c<strong>la</strong>sse I: uso di aspirina, clopidogrel ed ENF/<br />
EBPM (enoxaparina)/fondaparinux/bivalirudina; uso<br />
degli inibitori del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa prima e/o durante PCI<br />
precoce;<br />
• strategia invasiva raccomandata di c<strong>la</strong>sse I: uso di<br />
procedure invasive precoci nei pazienti a medio-alto<br />
rischio;<br />
• stratificazione del rischio: impiego delle misure terapeutiche<br />
sopra descritte, in assenza di controindicazioni,<br />
in popo<strong>la</strong>zioni selezionate sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> stratificazione<br />
del rischio (utilizzando i punteggi di rischio);<br />
• trattamento di prevenzione secondaria raccomandato<br />
di c<strong>la</strong>sse I: statine, betabloccanti nei pazienti con disfunzione<br />
ventrico<strong>la</strong>re sinistra, ACE-inibitori, cessazione<br />
del fumo, controllo dei valori glicemici, modificazioni<br />
dello stile di vita.<br />
I programmi di verifica regionali, nazionali e internazionali<br />
che includono migliaia, piuttosto che centi-