Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
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G Ital Cardiol Vol 8 Ottobre 2007<br />
namento (I-B) (vedere Sezione 6.1 Complicanze<br />
emorragiche).<br />
• Se l’anemia basale è ben tollerata, nei pazienti con<br />
SCA-NSTE non occorre procedere in maniera sistematica<br />
ad emotrasfusione, che deve invece essere<br />
presa in considerazione in caso di compromissione<br />
emodinamica (I-C) (vedere Sezione 6.1<br />
Complicanze emorragiche).<br />
7.6 Arterie coronarie normali<br />
Una proporzione variabile di pazienti con SCA-NSTE<br />
presenta arterie coronarie normali o con solo minori alterazioni.<br />
I meccanismi fisiopatologici delle SCA-<br />
NSTE in questi casi possono essere diversi e comprendono:<br />
a) uno spasmo arterioso coronarico (angina di<br />
Prinzmetal), b) una p<strong>la</strong>cca aterosclerotica intramurale<br />
complicata da una trombosi acuta e successiva ricanalizzazione,<br />
c) un’embolia coronarica, e d) <strong>la</strong> sindrome X.<br />
Nei pazienti ricoverati <strong>per</strong> sospetta SCA-NSTE, il<br />
riscontro angiografico di arterie coronarie normali o<br />
quasi normali mette in discussione <strong>la</strong> <strong>diagnosi</strong>. Tuttavia,<br />
modificazioni del tratto ST e il ri<strong>la</strong>scio di marker<br />
biochimici in pazienti con dolore toracico tipico e arterie<br />
coronarie <strong>per</strong>vie senza lesioni stenotiche significative<br />
possono tuttavia essere dovute ad una vera necrosi<br />
miocardica piuttosto che ad un risultato falso-positivo.<br />
Circa il 15% dei pazienti con SCA-NSTE nota mostra<br />
effettivamente arterie coronarie normali o quasi normali,<br />
con una preponderanza nel sesso femminile. Una<br />
rilevante componente aterosclerotica può essere presente<br />
anche in assenza di stenosi angiograficamente significativa,<br />
in quanto questa può distribuirsi in modo<br />
diffuso e portare ad un rimodel<strong>la</strong>mento secondo cui <strong>la</strong><br />
parete coronarica si ispessisce e si espande verso l’esterno<br />
senza invadere il lume arterioso 490 . La prognosi<br />
di questi pazienti è simile a quel<strong>la</strong> dei pazienti con<br />
SCA-NSTE associata ad aterosclerosi coronarica significativa<br />
e devono <strong>per</strong>tanto giovarsi di una terapia<br />
antitrombotica ottimale e di interventi di prevenzione<br />
secondaria con farmaci antipiastrinici e statine 41 .<br />
L’angina variante di Prinzmetal consiste in una forma<br />
inusuale di dolore toracico dovuto ad ischemia miocardica,<br />
che insorge esclusivamente a riposo e che si associa<br />
ad un transitorio sopraslivel<strong>la</strong>mento del tratto ST.<br />
L’ipotesi originaria che ne identificava <strong>la</strong> causa nel vasospasmo<br />
coronarico è stata inequivocabilmente confermata<br />
dagli studi coronarografici, che hanno messo in<br />
evidenza come il vasospasmo determini un marcato,<br />
improvviso ma reversibile restringimento delle coronarie<br />
epicardiche fino a provocare grave ischemia miocardica.<br />
Il vasospasmo può verificarsi a livello dei segmenti<br />
coronarici stenotici, ma spesso si sviluppa in pazienti<br />
con coronarie angiograficamente normali. I pazienti<br />
affetti da angina variante sono tendenzialmente<br />
più giovani di quelli con SCA-NSTE tradizionale e sono<br />
spesso forti fumatori. La sintomatologia è solitamente<br />
grave e può essere accompagnata da episodi sincopali,<br />
con concentrazione degli attacchi anginosi ge-<br />
650<br />
neralmente tra mezzanotte e le 8.00 del mattino 491,492 .<br />
L’elemento caratterizzante l’angina di Prinzmetal è lo<br />
spasmo delle coronarie epicardiche con conseguente<br />
ischemia transmurale, che può essere spontaneo oppure<br />
indotto con test provocativi all’ergonovina o all’acetilcolina<br />
o mediante i<strong>per</strong>venti<strong>la</strong>zione. La terapia di base<br />
consiste nel<strong>la</strong> somministrazione a lungo termine di<br />
calcioantagonisti alle massime dosi tollerate 492 , che si<br />
sono dimostrati efficaci nel prevenire lo spasmo coronarico,<br />
da soli o in associazione ai nitrati.<br />
In alcuni rari casi, un quadro di SCA-NSTE con coronarie<br />
angiograficamente indenni o quasi normali può<br />
essere corre<strong>la</strong>to ad embolia coronarica dovuta a fibril<strong>la</strong>zione<br />
o flutter atriale. La frequenza di tale meccanismo<br />
in questo contesto può risultare sottostimata in ragione<br />
del fatto che <strong>la</strong> fibril<strong>la</strong>zione atriale è spesso non<br />
identificabile clinicamente 493 .<br />
Con il termine “sindrome X” vengono definiti quei<br />
pazienti con angina tipica da sforzo associata a sottoslivel<strong>la</strong>mento<br />
del tratto ST al test da sforzo e arterie coronarie<br />
“non ostruite” al<strong>la</strong> coronarografia. Gli episodi<br />
di dolore toracico possono verificarsi in maniera ripetuta<br />
o intensa e a riposo. I pazienti possono presentare<br />
le caratteristiche proprie dell’angina instabile 494,495 . La<br />
prognosi è generalmente eccellente. La vera causa di<br />
questa sindrome non è stata ancora chiarita, ma <strong>per</strong> lo<br />
più è associata a disfunzione endoteliale, ridotta produzione<br />
di ossido nitrico e ad esagerata stimo<strong>la</strong>zione<br />
simpatica. Sono sempre più numerose le evidenze in<br />
favore di un’amplificazione del<strong>la</strong> risposta al dolore.<br />
Considerato che <strong>la</strong> prognosi è eccellente, <strong>la</strong> terapia ottimale<br />
consiste nel rassicurare il paziente e nell’alleviare<br />
<strong>la</strong> sintomatologia mediante l’impiego di quei farmaci<br />
che si sono dimostrati efficaci in questa condizione,<br />
come i nitrati, i betabloccanti e i calcioantagonisti.<br />
La sindrome dell’apical ballooning, di recente descrizione,<br />
può avere una presentazione clinica simu<strong>la</strong>nte<br />
una SCA-NSTE ed è caratterizzata da coronarie angiograficamente<br />
normali unitamente ad acinesia dell’apice<br />
e talvolta del<strong>la</strong> porzione media del ventricolo sinistro.<br />
Essa si risolve spontaneamente entro alcune settimane.<br />
A tutt’oggi non è noto il meccanismo responsabile<br />
di questa sindrome 496,497 .<br />
8. Strategie gestionali<br />
Le SCA-NSTE comprendono una serie eterogenea di<br />
pazienti con differenti livelli di rischio in termini di<br />
mortalità, IM e recidiva di IM. Nei paragrafi che seguono<br />
verranno delineate le diverse fasi di una strategia<br />
basata sull’analisi dettagliata dei dati scientifici disponibili,<br />
da applicare nel<strong>la</strong> maggior parte dei pazienti ricoverati<br />
<strong>per</strong> sospetta SCA-NSTE. Occorre tuttavia sottolineare<br />
che re<strong>per</strong>ti specifici evidenziati in singoli pazienti<br />
possono comportare delle variazioni rispetto al<strong>la</strong><br />
strategia suggerita. Per ciascun paziente, le decisioni