Linee guida Linee guida per la diagnosi e - Cardiologia interventistica
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- assenza di elevazione delle troponine (al ricovero e a<br />
6-12 h).<br />
La c<strong>la</strong>ssificazione dei pazienti nel<strong>la</strong> categoria a basso<br />
rischio sul<strong>la</strong> base di un punteggio di rischio (vedere<br />
Sezione 4.4 Punteggi di rischio) può avvalorare un processo<br />
decisionale a favore di una strategia conservativa.<br />
La successiva gestione di questi pazienti è basata su valutazioni<br />
analoghe a quelle di una CAD stabile 499 . Prima<br />
del<strong>la</strong> dimissione, uno stress test <strong>per</strong> il rilievo di<br />
ischemia inducibile è utile <strong>per</strong> poter prendere ulteriori<br />
decisioni.<br />
I pazienti che non possono essere esclusi sul<strong>la</strong> base<br />
dei criteri sopra elencati devono essere indirizzati al cateterismo<br />
cardiaco.<br />
8.3.2 Strategia invasiva d’urgenza<br />
Una strategia invasiva d’urgenza deve essere adottata<br />
nei pazienti che sono a rischio imminente di sviluppare<br />
una necrosi miocardica grave non riscontrabile all’ECG<br />
(ad esempio, un’occlusione dell’arteria circonflessa)<br />
o che sono considerati ad elevato rischio di occlusione<br />
vasco<strong>la</strong>re.<br />
Questi pazienti sono caratterizzati da:<br />
- angina refrattaria (ad esempio, IM in evoluzione in assenza<br />
di alterazioni del tratto ST),<br />
- angina ricorrente malgrado terapia antianginosa intensiva,<br />
associata a sottoslivel<strong>la</strong>mento del tratto ST (≥2 mm)<br />
o ad onde T negative profonde,<br />
- sintomi clinici di scompenso cardiaco o di instabilità<br />
emodinamica,<br />
- aritmie potenzialmente fatali (fibril<strong>la</strong>zione o tachicardia<br />
ventrico<strong>la</strong>re).<br />
Oltre alle terapie mediche riportate nel<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> 11,<br />
nei pazienti sintomatici in attesa di essere sottoposti a<br />
cateterismo deve essere aggiunta <strong>la</strong> somministrazione<br />
di un inibitore del<strong>la</strong> GPIIb/IIIa.<br />
8.3.3 Strategia invasiva precoce<br />
Inizialmente <strong>la</strong> maggior parte dei pazienti risponde al<strong>la</strong><br />
terapia antianginosa, ma essendo ad aumentato rischio<br />
deve comunque essere rapidamente sottoposta ad<br />
angiografia, da effettuarsi entro 72 h, anche se i tempi<br />
di esecuzione dipendono dalle situazioni locali.<br />
Le seguenti caratteristiche definiscono i pazienti<br />
che devono essere sottoposti ad angiografia precoce di<br />
routine:<br />
- elevati livelli di troponina,<br />
- modificazioni dinamiche del tratto ST o dell’onda T<br />
(sintomatiche o silenti) (≥0.5 mm),<br />
- diabete mellito,<br />
- ridotta funzione renale (GFR