15 aprile 2011 | Bolzano - TopSport
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sfruttare un know-how specifico,<br />
il retail sportivo italiano<br />
non è stato abbastanza capace<br />
di rinnovarsi, di sviluppare<br />
nuove proposte e di aprirsi alle<br />
novità in quella maniera<br />
scientifica e persino metodica<br />
che possiamo riconoscere agli<br />
operatori centro e nordeuropei.<br />
Chi ha investito in questo<br />
senso oggi si sente più sicuro<br />
e, pur con tutta l’attenzione<br />
del caso, prosegue il proprio<br />
cammino con il passo meno<br />
incerto degli altri.<br />
Certo la crisi dei consumi non<br />
aiuta, così come la stagnazione<br />
della domanda e l’indice, in salita,<br />
della disoccupazione, specie<br />
giovanile. a pagare il prezzo<br />
maggiore di questa situazione<br />
sono i piccoli negozi, costretti a<br />
fare i conti con una domanda<br />
pressoché ferma, mentre lo<br />
spopolamento delle città e nuovi<br />
modelli e stili di vita sicuramente<br />
non danno una boccata<br />
deve essere rispettata. Certo, il cliente tenta di ottenere<br />
uno sconto, anche perché si accorge degli escamotage<br />
poco seri messi in atto da qualche negozio. Proprio per<br />
evitare questo genere di problematiche bisogna che i negozianti<br />
seguano le regole che ci sono.<br />
Non dimentichiamoci che la Legge recita che fino a 40<br />
giorni prima dei saldi si possono effettuare le vendite promozionali,<br />
peraltro riproponibili al termine di questi. Dunque<br />
anche tutta la questione intorno ai saldi verrebbe a<br />
sgonfiarsi, se solo le persone conoscessero bene i<br />
regolamenti vigenti. Inoltre bisogna precisare che la vendita<br />
promozionale era nata per eliminare acquisti sbagliati<br />
fatti dal commerciate. Era quindi focalizzata su una fornitura<br />
ben precisa, non su tutti i prodotti presenti in negozio.<br />
Certo la responsabilità di questo caos interpretativo è<br />
anche del legislatore, che non ha precisato in maniera<br />
accurata i limiti della vendita promozionale, generando<br />
questa promiscuità tutta italiana.<br />
Analogamente gli outlet dovrebbero vendere i prodotti e<br />
le collezioni degli anni precedenti, ma a ben guardare<br />
questo non corrisponde sempre al vero. L’ufficio delle<br />
Entrate o la Guardia di Finanza, infatti, non hanno mai verificato<br />
la coerenza di questa situazione, ed è evidente che le<br />
ditte producono di più per poter rifornire queste realtà. Ge-<br />
di ossigeno a chi già dal 2008 è<br />
di fatto in apnea.<br />
Oltre a questo sentimento diffuso,<br />
vi è da aggiungere la concorrenza,<br />
a volte spietata, di<br />
player dalle spalle larghe. È il<br />
caso, se ci si concentra sulla<br />
moda e sull’abbigliamento, degli<br />
outlet, veri o presunti hard<br />
discount del fashion, mentre la<br />
grande distribuzione organizzata<br />
continua a dare filo da torcere<br />
al settore dell’articolo sportivo<br />
con logiche da supermercato<br />
che attraggono almeno la parte<br />
(consistente) del pubblico ormai<br />
assuefatto al sistema<br />
dell’acquisto self service.<br />
Le piccole realtà dispongono indubbiamente<br />
di minori risorse<br />
da investire nello sviluppo, ma al<br />
tempo stesso non possono ridurre<br />
i propri margini per cercare<br />
di mantenere analoghi volumi<br />
di vendita, non essendo strutturate<br />
come le società più grandi.<br />
Dovremmo dunque aspettarci<br />
un declino irreversibile che suona<br />
come una condanna a morte?<br />
Il coro dei “no” conta più voci<br />
(molte delle quali hanno suggerito<br />
soluzioni interessanti proprio<br />
in queste pagine e ormai da<br />
mesi sui vari numeri della rivista).<br />
Se infatti le grandi dimensioni<br />
possono giovare, pur con<br />
una certa difficoltà di gestione, il<br />
consociativismo, la capacità di<br />
creare una rete e trovare una<br />
formula di partnership e collaborazione<br />
possono essere strade<br />
percorribili, così come la ricerca<br />
e l’innovazione, la capacità<br />
di proporre qualcosa di nuovo<br />
e interessante a un pubblico da<br />
fidelizzare, selezionare e difendere<br />
come un bene prezioso. Di<br />
fatto, le aggregazioni imprenditoriali<br />
possono consentire alle<br />
imprese di una certa area o categoria<br />
di avere un confronto,<br />
dei vantaggi economici, ma soprattutto<br />
di offrire quei servizi<br />
>><br />
nerando paradossi singolari, come la liceità dei saldi per un<br />
canale che offre già un prezzo scontato, applicando dunque<br />
uno sconto su un prezzo già ribassato. Senza dimenticare<br />
che queste cittadelle dello shopping hanno anche molti<br />
vantaggi logistici – come parcheggi e parchi gioco –, a<br />
differenza dei negozi siti nei centri storici, spesso penalizzati<br />
da aree pedonali o a traffico limitato.<br />
Bisogna quindi rendere il cittadino consapevole della situazione<br />
reale, e effettuare controlli accurati per eliminare sacche<br />
di illegalità che possono danneggiare tutta la categoria.<br />
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