VANGELO E MISSIONE 3 _2008_ - Luca Moscatelli

Signore, cioè della chiamata (=vocazione) alla sequela di Gesù. Un tempo la scelta della
fede era comune e in qualche modo andava da sé. Perciò quando si parlava di
«vocazione» se ne parlava in termini di (successiva) «specializzazione», nei termini di ciò
che veniva «consigliato» a qualcuno (e perciò era superiore) a fronte di ciò che appariva
soltanto «doveroso» a tutti gli altri (e perciò era inferiore). Oggi non è più così – e io
aggiungo: per grazia di Dio. In un tempo che vede la scelta per il vangelo niente affatto
scontata, la vocazione decisiva è proprio quella di seguire il Signore. Che prenderà poi le
forme (relative) che la situazione concreta delle persone che incontrano il Risorto mostrerà
possibili, desiderabili e utili all’edificazione della fede di tutti. Questo ritrovamento del
discepolato comune a tutti, colto a un livello tanto radicale, ricolloca dall’inizio tutta la
riflessione sulle vocazioni (e gli stati di vita) e permette, finalmente, di configurare per
ciascuno un ruolo essenziale in quel «corpo di Cristo» che è la missione ecclesiale nella
storia.
In vista di un discernimento
Il desiderio di vivere un’esperienza in ambito missionario è avvertito in questo momento
della nostra vita. Il senso e la verità di questo desiderio devono diventare almeno di tanto
in tanto oggetto di discernimento. I criteri di questo discernimento sono diversi, ma quello
decisivo è l’incontro con Gesù e l’insediarsi nella nostra vita della relazione con lui nella
forma della sequela.
Affronteremo alcuni snodi essenziali della sequela e quindi della missione come vita
secondo lo Spirito di Gesù partendo dai testi del NT. La scelta è quella di privilegiare la
tradizione evangelica soprattutto, in quanto ci permette l’accesso più ampio e più
«guidato» alla figura di Gesù. I fogli che seguono, sovrabbondanti rispetto a quanto
potremo effettivamente svolgere insieme, sono da considerare materiali di lavoro. Un
lavoro che potrà continuare personalmente nelle prossime settimane (o quando vorrete).
Dopo la proposta di riflessione sarà necessario avere qualche tempo per la ripresa
personale di quanto si è ascoltato e si leggerà, e anche un momento per condividere
dubbi, domande, obiezioni e proposte. Questo secondo momento potrebbe essere
l’occasione per incontrarvi e confrontarvi nei prossimi mesi.
Le attese
Le mie attese rispetto a questo itinerario sono grandi. Nel cantiere della missione, e in
particolare in quello della riflessione che cerca sempre di nuovo il suo genuino
radicamento in Gesù, mi aspetto da chi partecipa a questa esperienza e a questa
riflessione un apporto importante per integrare, cambiare, ampliare (o restringere
all’essenziale) quanto verrà proposto.
Le articolazioni del nostro itinerario
Nel nostro confronto con i testi del NT seguiremo tre grandi tappe. Qui vorrei anticiparne
sinteticamente la «logica».
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