20.05.2013 Views

VANGELO E MISSIONE 3 _2008_ - Luca Moscatelli

VANGELO E MISSIONE 3 _2008_ - Luca Moscatelli

VANGELO E MISSIONE 3 _2008_ - Luca Moscatelli

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

52,13 Ecco, il mio servo avrà successo,<br />

sarà onorato, esaltato e molto innalzato.<br />

14 Come molti si stupirono di lui<br />

- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto<br />

e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -<br />

15 così si meraviglieranno di lui molte genti;<br />

i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,<br />

poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato<br />

e comprenderanno ciò che mai avevano udito.<br />

«Ecco!». Questa parola risuona spesso nel secondo Isaia. E’ il segnale di un accadimento,<br />

di una sorpresa, di qualcosa che un momento prima non c’era e ora c’è. Qui si tratta del<br />

successo che avrà il servo di Dio. Un ribaltamento totale delle apparenze. Lo stupore<br />

davanti alla sua abiezione si trasformerà in meraviglia, «poiché vedranno un fatto mai ad<br />

essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito». Il servo renderà possibile<br />

vedere e capire qualcosa che ha il carattere della novità assoluta, di un inizio radicale, di<br />

un’apertura di possibilità di vita impensabile e inimmaginabile. Così si manifesta il<br />

«braccio» (la «forza») del Signore, quel braccio la cui azione è stata invocata poco prima<br />

(cf Is 51,9).<br />

[Parla il «noi» (della comunità?)]<br />

53,1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?<br />

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?<br />

2 E' cresciuto come un virgulto davanti a lui<br />

e come una radice in terra arida.<br />

Non ha apparenza né bellezza<br />

per attirare i nostri sguardi,<br />

non splendore per provare in lui diletto.<br />

3 Disprezzato e reietto dagli uomini,<br />

uomo dei dolori che ben conosce il patire,<br />

come uno davanti al quale ci si copre la faccia,<br />

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.<br />

Come si è «fatto vedere» il braccio del Signore in azione? E a chi? Ciò che si è mostrato è<br />

stato visto dal resto di Israele in esilio e si tratta della volontà di Dio di riportarlo in<br />

Palestina. Ma ora questa «volontà» si rivela in uno che sembrava abbandonato da Dio ed<br />

è stato abbandonato da quelli che gli stavano intorno, vicini. Un uomo sul quale non si fa<br />

conto. Un afflitto. Solo e senza consolazione, è stato evitato perché destava orrore e<br />

repulsione. Si tratta, come in Giobbe e in molti salmi, di uno che appartiene alla comunità<br />

e che nella comunità non ha trovato amicizia nel momento del bisogno. «Cresciuto» da<br />

solo (53,2) si è trovato circondato dal disprezzo.<br />

4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,<br />

si è addossato i nostri dolori<br />

e noi lo giudicavamo castigato,<br />

percosso da Dio e umiliato.<br />

5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,<br />

schiacciato per le nostre iniquità.<br />

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;<br />

per le sue piaghe noi siamo stati guariti.<br />

La manifestazione del braccio del Signore non avviene solo, né per lo più, con il riscatto<br />

finale del servo. La novità vera e sconvolgente è che la «forza» di Dio si mostra dentro la<br />

sofferenza del servo («piagato». E’ un malato?), sofferenza che procura guarigione ai suoi<br />

fratelli-nemici. Chi lo circonda, e aggrava con il suo giudizio il suo male, comprende a un<br />

63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!