vol1 - Pagine Ribelli

Lusingata e commossa resto immobile vincendo
l'istinto di voltarmi a render grazie all'autore, temendo
che così facendo la magia scompaia.
Cullata dalla melodia mi prendo una pausa, lasciando
solo il collega nell'imbandire i tavoli per la serata di
gala.
Un lieve senso di benessere mi avvolge, allentando
l'oppressione di una tensione che da giorni mi
attanaglia in una morsa asfissiante.
Note musicali che sembrano massaggiarmi
dolcemente le spalle, rilasciando i muscoli irrigiditi
dalle ultime notti insonni. Torpore che insinuandosi
nella mente annebbia le idee rendendo sempre più
cupo il mio pensare.
Immagini cruente ormai indelebili di mia sorella
riversa in bagno, il suo viso ancora così giovane
seppur livido, le pupille ridotte a due granelli di
sabbia. Il respiro, che interpretando l'ormai persa
voglia di vivere, rallenta quasi a fermarsi. Poi le grida,
gli schiaffi inutili per rianimarla, l'attesa infinita dei
soccorsi, china su di lei mentre le sostengo la testa
ormai inerme.
La vista di quella maledetta siringa cadutale vicina, il
pianto, la disperazione.
Una corsa disperata verso l'ospedale, solamente
l'inizio, di una notte insonne vegliata nella speranza di
non veder smorzarsi quel piccolo lumicino di vita che
ancora l'avvolgeva.
Calvario terminato dall'annuncio dei medici del
cessato pericolo, sollievo però subito scacciato
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