vol1 - Pagine Ribelli

vivere di salvarsi; il silenzio tornò greve in tutta la
valle; lui non voleva morire; continuò a correre.
Sentì ad un certo punto uno scoppio improvviso e un
primo proiettile che passava fischiando sulla sua testa;
provò l’istinto di fermarsi, di arrendersi , di morire;
poi l’istinto della fuga prevalse, voglio vivere pensò.
Il secondo proiettile lo sfiorò sollevando uno schizzo
luminoso sul prato alla sua sinistra; si mise allora a
correre a zig zag; il terzo colpo risuonò rombando
lasciando un lungo eco nella valle, poi arrivò il quarto
un quinto proiettile.
Quel Turco non aveva fretta di ammazzarlo; cercava
con calma di colpirlo per dimostrare ai suoi compagni
la sua mira sulla sagoma umana in movimento.
Il sesto proiettile sollevò una zolla di terra del
terrapieno davanti a lui.
Continuò a correre , ora con il fiato corto , poiché il
prato ora saliva verso le rocce lontane; se arrivo al ciglio
del prato, poi il declivio mi salverà pensò.
Continuò a correre con più forza ora; pensò di non
aver mai amato come in quel momento la vita.
Otto; nove; questa volta lo sbuffo luminoso della
pallottola si era infranto lontano da lui; forse
incominciava ad essere lontano? non lo vedevano
bene nella bruma del mattino?
La decima pallottola lo colpì ad una spalla, come una
lama rovente: sentì il braccio come riscaldarsi e poi
l’odore caldo del sangue che usciva dalla spalla;
continuò a correre ; rabbrividì, da un momento
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