vol1 - Pagine Ribelli

donna anziana era sempre più pesante, gli umori del
suo corpo stavano saturando il loro angusto spazio
vitale, sempre che si potesse chiamare vita quel
restare nascosti al buio in attesa della morte per inedia
o per mano dei tedeschi.
-Io esco- disse, ma era passato talmente tanto tempo
dall’ultima volta che aveva parlato ad alta voce, che
non emise alcun suono. Si schiarì la gola e riprovò.
-Io esco- Sentì la manina di Maria stringere la sua con
veemenza, ma non lo lasciò neppure quando lui si
alzò in piedi. L’uomo grugnì, ma non rispose.
Francesco spalancò la botola e rimase quasi accecato
dalla luce del giorno che filtrava attraverso la porta
spalancata della stalla. Si issò fuori dalla cantina, con
Maria al suo fianco. Lei gli prese di nuovo la mano e
si incamminarono verso l’aria fresca del mattino,
senza voltarsi indietro a guardare i loro compagni di
prigionia o a richiudere la botola.
Un gruppetto di tedeschi stava proprio a pochi metri
dalla stalla, attorno a qualcosa buttato malamente per
terra. Francesco non avrebbe mai saputo se si trattava
del corpo inanimato di sua madre, perché non appena
si trascinarono fuori dalla porta della stalla sulle loro
gambe deboli e malferme, uno dei soldati tedeschi, un
giovane uomo con freddi occhi azzurri, gli puntò
contro il fucile con un'espressione di ribrezzo sul
volto, uccidendoli entrambi.
Due giorni dopo, quando arrivarono i soldati
americani, si fermarono attoniti a guardare i corpi
emaciati e pallidi di due bambini che si tenevano per
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