vol1 - Pagine Ribelli

2.7 Prima follia
di Anna De Castiglione
La vita ha messo a dura prova la mia capacità di
sopportazione, deludendo per anni le mie aspettative di
razionalità. E io, per anni, mi sono piegata e ho chinato la
testa, senza fare domande e senza capire. Finchè un
giorno, ormai abituata a non chiedere più spiegazioni alla
Vita, mi sono lasciata condurre fuori strada e ho
commesso la mia prima follia.
Ho sempre avuto, mio malgrado, l’aspetto della brava
ragazza, una ragazza a modo, con la testa sulle spalle.
Quando volevo risultare provocante, mi si diceva:
“Copriti, che prendi freddo!”. Quando volevo ferire con
risposte velenose, mi dicevano che stavo studiando
troppo e che avrei avuto bisogno di riposo. Quando si
trovavano nel mio cassetto oggetti non miei, si pensava
che fossero finiti lì per sbaglio. Insomma, che io volessi
esserlo o meno, agli occhi di tutti, sono sempre stata
l’amica ideale, onesta, altruista.
Avevo riccioli color ocra, circondati da un alone d’oro, e
occhi che dicevano: “Fidati!”. Anche se non mi lavavo da
giorni , il mio aspetto aveva un’aria, in un certo modo,
pulita..
Naturalmente ero la falsità in persona, ma questo
nessuno lo ha mai capito.
Nessuno ha mai voluto capirlo. E per quanto mi
sforzassi di far emergere il mio lato oscuro e colpevole,
era tutto inutile: è impossibile svegliare chi finge di
dormire.
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