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NOTIZIARIO - Frati Minori di Lombardia

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IN MEMORIAM<br />

fr. ANGELICO (Enrico Filippo Maria) Martinoli<br />

Enrico Filippo Maria nasce a Milano l‟11 Ottobre 1922 in una famiglia<br />

<strong>di</strong> 16 figli. Dopo aver conseguito la maturità classica ed aver frequentato<br />

due anni della Facoltà <strong>di</strong> Legge entra nell‟Or<strong>di</strong>ne dei <strong>Frati</strong> <strong>Minori</strong> nella<br />

Provincia <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a S. Carlo Borromeo il 29 Gennaio 1945 a<br />

Rezzato, assumendo il nome <strong>di</strong> fr. Angelico.<br />

Emette la Professione temporanea nel Convento <strong>di</strong> S. Pietro in<br />

Rezzato (BS) il 2 Febbraio 1946 e la professione solenne nel Convento<br />

<strong>di</strong> S. Antonio in Milano il 6 Febbraio 1949, nelle mani <strong>di</strong> fr. Camillo<br />

Merazzi, Ministro Provinciale. È or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong>acono e quin<strong>di</strong> sacerdote dal<br />

beato card. Ildefonso Schuster nel Duomo <strong>di</strong> Milano il 25 Giugno 1950.<br />

Uomo intelligente ed arguto ricopre <strong>di</strong>versi incarichi <strong>di</strong> responsabilità a<br />

servizio della fraternità provinciale. Non appena or<strong>di</strong>nato sacerdote<br />

lavora presso la curia provinciale, e per ben quin<strong>di</strong>ci anni riveste il<br />

delicato ruolo <strong>di</strong> Segretario Provinciale. Per un triennio è anche<br />

Definitore e per do<strong>di</strong>ci anni è membro del Consiglio per gli Affari<br />

Economici, mettendo così a frutto le sue virtù per una gestione oculata e previdente.<br />

Eccetto che per la permanenza triennale a Varese in qualità <strong>di</strong> parroco, l‟obbe<strong>di</strong>enza conduce fr.<br />

Angelico più volte a Milano, nel convento <strong>di</strong> s. Antonio, e a Pavia. Complessivamente risiede nel<br />

Convento <strong>di</strong> Canepanova per ventisette anni. Qui fr. Angelico è guar<strong>di</strong>ano, vicario ed economo e si fa<br />

conoscere ed apprezzare per le sue doti <strong>di</strong> oratore, <strong>di</strong> poeta e <strong>di</strong> consolatore nel ministero della<br />

riconciliazione, a favore anche <strong>di</strong> numerosi sacerdoti.<br />

Nel 2003, con l‟avanzare dell‟età, viene trasferito nuovamente nel convento <strong>di</strong> s. Antonio in Milano.<br />

Qui, nonostante il venir meno delle forze, continua ad esercitare con serenità il ministero della<br />

riconciliazione. De<strong>di</strong>ca tempo ed energie anche alla passione <strong>di</strong> tutta la sua vita: la poesia, strumento <strong>di</strong><br />

comunicazione con il quale ha illuminato giorni particolari <strong>di</strong> tanti confratelli e <strong>di</strong> tante persone che lo<br />

hanno conosciuto e amato, con<strong>di</strong>videndo così momenti <strong>di</strong> gioia, <strong>di</strong> dubbio, <strong>di</strong> sofferenza e <strong>di</strong> speranza.<br />

Negli ultimi anni <strong>di</strong> vita fr. Angelico, limitato nella sua naturale esuberanza, alterna tempi <strong>di</strong> cura<br />

presso l‟Infermeria provinciale a Sabbioncello <strong>di</strong> Merate, andando incontro sereno a sorella morte; <strong>di</strong><br />

tanto in tanto infatti ripeteva: “mi sto avvicinando al grande salto”. Nell‟infermeria <strong>di</strong> Sabbioncello nella<br />

sera della seconda domenica <strong>di</strong> Avvento, 5 <strong>di</strong>cembre 2010, quando ancora riecheggiava la voce <strong>di</strong> colui<br />

che grida: “Il Regno dei cieli è vicino!”, il Signore gli è andato incontro e lo ha fatto entrare nel suo<br />

Regno.<br />

A laude <strong>di</strong> Cristo e del Poverello Francesco. Amen.<br />

OMELIA DEL MINISTRO PROVINCIALE ALLE ESEQUIE DI FR. ANGELICO<br />

Letture della solennità <strong>di</strong> S. Ambrogio lezionario ambrosiano<br />

A Compieta della seconda domenica <strong>di</strong> Avvento, mentre con tutta la Chiesa pregavamo il Cantico<br />

<strong>di</strong> Simeone, frate Angelico rendeva la sua anima a Dio. Così le parole del Cantico, “ Ora lascia o Signore<br />

che il tuo servo vada in pace”, accompagnavano il suo transito “alla terra dei viventi” ( Rb VI,5 ). È<br />

questa la certezza che sostiene noi oggi, qui radunati per accompagnare frate Angelico e presentarlo al<br />

Padre; la certezza della fede in Cristo Risorto che apre al nostro fratello il Regno dei Cieli; quel Regno<br />

dove frate Angelico può finalmente <strong>di</strong>re in pienezza e non più nella speranza: “ I miei occhi hanno visto<br />

la tua salvezza ”. La <strong>di</strong>vina provvidenza ha poi <strong>di</strong>sposto che frate Angelico ritornasse al Padre li dove,<br />

come scrisse Lui in una sua poesia, “ avevo visto i frati <strong>di</strong> Francesco per il Perdon d‟Assisi fin dalla prima<br />

età, amabile presenza”. È infatti nella stessa poesia che, quasi profeticamente, frate Angelico scrisse: “<br />

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