BESTIE DA DISPIACERE racconto di Maurizio ... - Exclusion.net

vecchio urla il suo rifiuto a morire come tutte le bestie che
siamo: ma nello stesso tempo anche il suo rifiuto a essere
curato inutilmente: “faciteme murì”, dice.
Gli infermieri lo lasciano tranquillo, il medico che viene a
vederlo non insiste e se ne va quasi subito: l’unica persona
che scatena la sua ira è sua sorella. E’ una suora che fa parte
di non so quale ordine, e ogni volta che viene a trovarlo si
svolge la stessa scena: la donna gli dice in tono lagnoso che
lui deve pregare, e il vecchio appena sente la parola
“pregare” o sente la sorella borbottare il rosario, comincia a
bestemmiare. Bestemmia tutto ciò che è possibile, e la voce
fioca gli cresce gigantesca: e più la sorella cerca di calmarlo
o alza la voce nella preghiera, più il vecchio bestemmia cose
enormi, atroci, irripetibili.
“Tu e ’stu Dio! Ma che aggia fà cu’ Dio? Io aggia sulo
murì…”
Questa è l’unica frase di senso compiuto che non sia una
bestemmia che il vecchio ha detto oggi: a parte il consueto
epiteto di “zoccola” rivolto a sua sorella. Vuole essere
lasciato in pace a morire; lei non deve venire più, mai più;
non vuole essere preso per fesso con le preghiere; la verità è
che chi sta crepando come un animale è lui; quella puttana
di sua sorella se ne deve andare per sempre: e il vecchio
piange, ma per la rabbia e lo sforzo, non per chiedere
conforto.
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