BESTIE DA DISPIACERE racconto di Maurizio ... - Exclusion.net

Ma la vittima sciocca non ha nemmeno finito di invocare
questa egoista pietà, che viene fatta a pezzi fianco a fianco
dell’altro. Deve continuare ancora così per sempre? Tutti i
1789 devono per forza mettere il collo degli altri e poi il
proprio sotto una ghigliottina? O forse il prendersi cura
l’uno dell’altro potrebbe ancora diventare l’insurrezione
permanente?
Non ho risposte possibili, da solo. Le parole sono cose?
Non so nemmeno questo. Dice misteriosamente Berger
parlando sull’arte di essere attenti verso gli altri:
“Stranamente, l’amore è la migliore garanzia contro
l’idealizzazione.”
Stamattina il vecchio di fronte non si muove.
“Io non tengo tempo da perdere! Iamme, nun pazzià…”
L’infermiere lo scuote sbuffando, ma non ha nemmeno
finito la frase che si rabbuia, si china sul vecchio e chiama
sottovoce un compagno. Dopo un po’ che quello è sparito
arriva un medico e prende tra le dita il polso del vecchio, si
china su di lui con lo stetoscopio, gli ausculta il cuore e
chiede qualcosa ai due infermieri. Il ragazzino, che di solito
si sveglia alle undici, è già seduto in mezzo al letto nella
luce incerta dell’alba, e fissa la scena in silenzio. Poi mette i
piedi nudi sul pavimento e si avvicina al vecchio, ma
l’infermiere lo prende per una spalla e gli dice che se ne
deve tornare a dormire. Gli infermieri borbottano tra di loro
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