Il Guado dell'Antico Mulino - Aprile 2010 - Sanpietroingu .net
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pag. 21<br />
possiamo dire che la lira forse andava sostituita con una nuova mo<strong>net</strong>a ma che sarebbe servito un<br />
più rigido controllo sulle manovre di speculazione.<br />
<strong>Il</strong> percorso che abbiamo tracciato sul rapporto tra valore della lira e dell’oro è utile in funzione del<br />
fatto che come detto la lira aveva al tempo dell’unità d’Italia un proprio valore intrinseco perché era<br />
realizzata in metallo prezioso (fi no alla prima guerra mondiale). Allora proviamo a ripercorrere le<br />
tappe, con l’aiuto delle immagini, per vedere assieme la trasformazione della mo<strong>net</strong>a da una lira dal<br />
1861 in poi.<br />
Con Vittorio Emanuele III vennero emesse mo<strong>net</strong>e<br />
da una lira tra 1901 e 1907 in armonia con le<br />
disposizioni dell’Unione Mo<strong>net</strong>aria Latina (una<br />
specie di embrionale CEE) seguendo tre tipologie:<br />
una con l’aquila araldica, una con la quadriga<br />
veloce e un’altra con la quadriga briosa.<br />
Dal 1936 fu coniata in nichel un nuova mo<strong>net</strong>a<br />
da una lira. Al dritto testa nuda del re a sinistra. e<br />
al rovescio era un’aquila ad ali spiegate su fascio<br />
littorio con sotto uno stemma coronato. Dal<br />
1939 invece la mo<strong>net</strong>a fu coniata in acmonital,<br />
con il peso leggermente aumentato.<br />
21<br />
La lira dei primi due regnanti italiani, Vittorio<br />
Emanuele II e Umberto I, coniata in argento a<br />
partire dal 1861, recava al dritto il busto del re<br />
e al rovescio poteva essere di due tipi: o con lo<br />
stemma sabaudo, oppure con il valore indicato<br />
su due righe.<br />
Dopo la Prima guerra mondiale dal 1922 fu<br />
battuto in nichelio un buono da una lira emesso<br />
per sopperire alle spese di guerra (in fi gura una<br />
prova del 1921).