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Il Guado dell'Antico Mulino - Aprile 2010 - Sanpietroingu .net

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ignari che il pericolo non veniva da quella parte,<br />

ma dal monte. Aprì il suo becco ed afferrò il<br />

collo della camicia del più anziano del villaggio,<br />

rischiando di fargli mancare il fi ato e facendolo<br />

tossire ripetutamente, ma per una giusta causa.<br />

Si avvicinò al vulcano, sudata a causa della<br />

temperatura elevata e del peso da portare, e<br />

prestando la massima attenzione, al fi ne di<br />

non far cadere il nonno gnomo nel pentolone,<br />

gli mostrò la situazione. Lo portò a terra, con<br />

gran sollievo del folletto, e subito afferrò per il<br />

grembiule una dello donne gnomo più sagge e la<br />

portò fi n sulla cima; le mostrò la grave situazione<br />

e poi di nuovo a terra. Ripeté la stessa operazione<br />

con lo gnomo più coscienzioso, poi con quello più<br />

creativo e fantasioso, poi con quello più forzuto.<br />

Ripeté la stessa operazione più e più volte, fi no a<br />

trasportare lo gnomo più allegro e intonato. Era<br />

esausta, ma fi era: ora toccava agli gnomi darsi da<br />

fare!<br />

Lo gnomo più anziano, il primo ad essere stato<br />

messo al corrente della situazione, cominciò ad<br />

avvisare la popolazione, tutti, dai giovani agli adulti,<br />

e a dettare istruzioni sul da farsi e a stendere un<br />

piano con i comportamenti da tenere. Lo gnomo<br />

più rassicurante invitò a mantenere la calma, a<br />

non darsi alla fuga, a seguire scrupolosamente<br />

le regole del collega, e a fare profondi respiri<br />

anti stress nei momenti di panico. Lo gnomo più<br />

ingegnoso suggerì al più forzuto di costruire una<br />

muraglia enorme, alta, massiccia, insormontabile,<br />

con i grossi sassi che costituivano gli argini dei<br />

ruscelli, i letti dei fi umi, le recinzioni naturali<br />

delle case, e invitò tutti gli uomini ad aiutarlo. Le<br />

donne cominciarono a tessere grandi teli ricavati<br />

dalle foglie della pianta di Ignifù, dalle risapute<br />

proprietà anti fuoco e anti calore, che sarebbero<br />

serviti a rivestire la muraglia costruita e a coprire<br />

i muri delle case nella sciagurata eventualità<br />

che la barriere non avesse retto all’impeto<br />

della lava. Lo gnomo più allegro teneva viva<br />

l’atmosfera cantando allegre melodie, incitando,<br />

incoraggiando, ricordando agli amici che erano una<br />

squadra, e che insieme avrebbero potuto farcela.<br />

In men che non si dica, gli gnomi, aiutandosi<br />

con scale e funi, con l’ausilio di malta, cazzuole<br />

e martelli, issarono una recinzione alta ben dieci<br />

metri, tappezzandola con la forte, resistente e<br />

pesante tela, accuratamente cucita dalle abili<br />

donne.<br />

pag. 41<br />

41<br />

<strong>Il</strong> villaggio era un fermento di voci, grida di<br />

incoraggiamento, incitamenti, un andirivieni<br />

di lavoratori su e giù per le scale, un continuo<br />

passaggio di funi, secchi, sassi, il tutto<br />

organizzato con la massima precisione.<br />

La lava, che scendeva piano piano, arrivata alla<br />

barriera, si arrestò brutalmente, facendo scoppiare<br />

in un urlo di vittoria tutti gli abitanti del villaggio.<br />

E cominciarono ad applaudirsi, orgogliosi per<br />

essere riusciti a salvarsi da una catastrofe, grazie<br />

ad un attento lavoro di collaborazione, sfruttando<br />

al massimo le doti di tutti, dal più giovane al<br />

più anziano. Ciascuno era stato indispensabile!<br />

Alzarono lo sguardo al cielo, verso Notabella,<br />

quello splendido uccello che, anche se<br />

sbiadito, verdastro e privo di voce, grazie al<br />

suo ingegno e al suo animo nobile e buono, li<br />

aveva avvertiti suffi cientemente in tempo per<br />

riuscire ad organizzarsi e a correre ai ripari.<br />

Nel frattempo anche il sole cominciava a fare<br />

l’occhiolino tra le nuvole, ma non senza prima<br />

aver lasciato spazio ad uno splendido arcobaleno,<br />

che appoggiava un estremo del suo arco tra i rovi<br />

della casa diroccata di Vermicella e l’altro tra le<br />

fronde e i rami degli alberi attorno al vulcano.<br />

Passerotti, libellule, giovani aquilotti e vivaci<br />

rondinelle si divertivano a scivolare, come in<br />

un meraviglioso parco dei divertimenti, da un<br />

estremo all’altro dell’arco iridato, facendo piovere<br />

sull’intero villaggio, e sulla schiena di Notabella, le<br />

magiche polveri brillanti.

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