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Il Guado dell'Antico Mulino - Aprile 2010 - Sanpietroingu .net

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di discesa, siamo alla base della parete.<br />

Siamo stanchi, ma felici di avercela fatta, per fortuna<br />

tutto è fi lato liscio, sì, perché oltre all’esperienza<br />

è necessaria una buona dose di “fattore<br />

c…”.<br />

Recuperiamo velocemente il nostro materiale e<br />

lo sistemiamo dentro gli zaini. Ci abbracciamo<br />

felici, scaricando così tutta la tensione della discesa,<br />

consapevoli di aver fatto qualcosa e di poterla<br />

raccontare, cosa che non è riuscita ad altri<br />

alpinisti con la a maiuscola.<br />

Percorriamo il pendio innevato e raggiungiamo<br />

l’auto col buio. La fame la fa da padrona relegando<br />

in secondo piano i dolori ai piedi intorpiditi<br />

dal freddo. Una cena frugale nel primo<br />

locale che troviamo, anche se ci sarebbe voluto<br />

ben altro per placare i morsi della fame. Quando<br />

usciamo dal locale sono circa le 23. Decidiamo di<br />

tornare comunque a casa, senza fermarci fuori<br />

a dormire. Alle 6,30 del mattino dopo siamo fi -<br />

nalmente a casa, dopo aver fatto qualche sosta<br />

per un caffè, che ci ha aiutati a stare svegli per la<br />

nostra giornata di 24 ore.”<br />

Giuseppe su una parete ghiacciata<br />

Qui fi nisce il racconto di Giuseppe, ma non certo<br />

le sue avventure, vissute e future. Non nascondo<br />

di provare un certo sentimento di ammirazione,<br />

e, congedandomi da lui, chissà perché mi tornano<br />

alla mente le parole di una poesia del grande<br />

Pablo Neruda:<br />

pag. 37<br />

37<br />

“Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,<br />

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,<br />

chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia<br />

il colore dei vestiti, chi non parla a chi non<br />

conosce.<br />

Muore lentamente chi evita una passione, chi<br />

preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i”<br />

piuttosto che un insieme di emozioni, proprio di<br />

quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno<br />

di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno<br />

battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti<br />

…<br />

Lentamente muore chi non rischia la certezza<br />

per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non<br />

si permette almeno una volta nella vita di fuggire<br />

ai consigli sensati …<br />

Lentamente muore chi abbandona un progetto<br />

prima di iniziarlo …<br />

Franco Sfameni

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