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Brescia - La Voce del Popolo

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Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita<br />

Con il patrocinio <strong>del</strong> Consiglio d’Europa si terrà dal 1° al 5 febbraio a Strasburgo il 1° Forum<br />

europeo di bioetica (Feb) “Dall’inizio alla fine <strong>del</strong>la vita. L’umano mi riguarda”. “Cinque<br />

giorni di condivisione e confronto tra specialisti e pubblico – spiegano i promotori<br />

– per pensare l’Uomo di fronte ai progressi <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>le tecniche che toccano il<br />

suo corpo”, perché “la bioetica non è una torre d’avorio ma riguarda tutti”. Il programma<br />

prevede 14 dibattiti e la presenza di 60 relatori, incontri culturali e una giornata dedicata<br />

ai giovani. Tra i temi sul tappeto il fine vita, il sostegno degli anziani e il loro ruolo<br />

nella comunità civile e, più in generale, “i principi che fondano le scelte in materia di<br />

bioetica e i valori con i quali è tenuta a confrontarsi una società pluriculturale come la<br />

nostra”, proseguono gli organizzatori convinti che occorra “garantire a tutti pari accesso<br />

alle cure” e pieno rispetto <strong>del</strong>la “dignità <strong>del</strong> corpo umano”. Ad aprire il Forum martedì<br />

1° febbraio sarà Israël Nisand, fondatore e vicepresidente <strong>del</strong> Forum europeo di bioetica.<br />

Il “Forum dei giovani” si svolgerà presso il Consiglio d’Europa mercoledì 2 febbraio .<br />

Sempre il 2 febbraio, presso l’emiciclo <strong>del</strong> Consiglio regionale d’Alsazia, è in programma<br />

l’incontro “Parole di religioni”. Filo conduttore “Onora il padre e la madre”. Interverranno<br />

René Guttman, gran rabbino di Strasburgo e <strong>del</strong> Basso Reno e membro Consiglio<br />

scientifico Feb; mons. Christian Kratz, vescovo ausiliare di Strasburgo e <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la<br />

Conferenza episcopale di Francia presso la Comece (Commissione episcopati Comunità<br />

europea); il teologo protestante Karsten Lehmkühler (Università di Strasburgo); l’imam<br />

Dielloul Seddiki, direttore Istituto teologia <strong>del</strong>la Grande moschea di Parigi; e O. Reigen<br />

Wang Genh, presidente Unione buddisti di Francia. Il 3 febbraio Maud de Boer-Buquicchio,<br />

segretario generale aggiunto <strong>del</strong> CdE aprirà una tavola rotonda su “Invecchiare in<br />

Europa, quali percezioni, quali pratiche?”.<br />

Germania<br />

<strong>La</strong> via <strong>del</strong>la riconciliazione<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

“Dobbiamo percorrere insieme la via <strong>del</strong>la riconciliazione”. Lo ha affermato<br />

mons. Robert Zollitsch, presidente <strong>del</strong>la Conferenza episcopale tedesca (Dbk),<br />

annunciando che la Chiesa cattolica tedesca finanzierà un volontario tedesco<br />

che presterà la propria opera nel memoriale <strong>del</strong>l’Olocausto di Yad Vashem<br />

in Israele. “Come Chiesa cattolica intendiamo dare un segno per cooperare<br />

all’elaborazione <strong>del</strong>la storia” perché “il passato non può essere dimenticato”,<br />

ha affermato Zollitsch. Infatti, “l’Olocausto non può mai essere negato<br />

da alcuno” e “dobbiamo fare di tutto per contrastare le nuove tendenze antisemite<br />

diffuse nella nostra società”. L’iniziativa <strong>del</strong>la Dbk è stata accolta con<br />

soddisfazione da Irena Steinfeldt, responsabile <strong>del</strong>l’ufficio “Giusti dei popoli”<br />

<strong>del</strong> memoriale: “Con la visita a Yad Vashem nell’anno passato, l’arcivescovo<br />

Zollitsch ha confermato l’importanza <strong>del</strong> confronto con un passato difficile.<br />

Svizzera<br />

Una Quaresima diversa<br />

“Estrazione mineraria: un affare indigesto”: è il tema <strong>del</strong>la campagna <strong>del</strong>la<br />

Quaresima 2011, promossa da vari organismi cristiani, che si aprirà il 9 marzo,<br />

mercoledì <strong>del</strong>le Ceneri, per arrivare sino alla Pasqua <strong>del</strong> 24 aprile in Svizzera.<br />

Si tratta di una campagna tesa a sensibilizzare gli svizzeri sullo sfruttamento<br />

<strong>del</strong>le risorse minerarie dei Paesi in via di sviluppo e in particolare di quelli<br />

africani. L’iniziativa ecumenica, di durata pluriennale, coinvolge anche il diritto<br />

all’alimentazione e alla sicurezza alimentare, messa a repentaglio dallo<br />

sfruttamento <strong>del</strong> sottosuolo. Aziende senza scrupoli, americane, cinesi e anche<br />

svizzere, affermano i promotori <strong>del</strong>la campagna, sfruttano e impoveriscono<br />

intere popolazioni. Contestualmente la campagna intende chiedere al<br />

Governo federale di “sviluppare un quadro politico coerente e trasparente in<br />

materia di commercio internazionale e di diritti umani”.<br />

Commissione europea<br />

Per favorire le attività di ricerca<br />

Ridurre gli adempimenti burocratici a favore <strong>del</strong>le attività di ricerca. È<br />

quanto propone la Commissione europea, che ha adottato misure intese<br />

“a stimolare la partecipazione al Settimo programma quadro” e “a<br />

renderlo più accessibile ai migliori ricercatori e alle imprese più innovative,<br />

in particolare le piccole e medie imprese”. Tali misure entreranno<br />

in vigore immediatamente e “permetteranno alle migliaia di ricercatori<br />

e poli di eccellenza che già beneficiano di finanziamenti comunitari<br />

di risparmiare tempo e di dedicarsi al cuore <strong>del</strong>la loro attività, ossia<br />

realizzare una ricerca e un’innovazione di livello mondiale per rafforzare<br />

la crescita e l’occupazione e migliorare la qualità di vita”, afferma<br />

la responsabile per la ricerca, Máire Geoghegan-Quinn. “Ci auguriamo<br />

di stimolare una partecipazione più forte e qualificata, come quella di<br />

imprese dinamiche che non riescono a far fronte a vincoli burocratici<br />

eccessivi. Ma è solo un inizio, perché la Commissione ha già proposto<br />

modifiche <strong>del</strong>le regole per finanziare i programmi” comuni.<br />

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