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Brescia - La Voce del Popolo

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Paesi e parrocchie<br />

zanardini@lavoce<strong>del</strong>popolo.it<br />

L’interno <strong>del</strong>la chiesa<br />

A proposito di emergenza educativa<br />

Sulle orme di San Giovanni Bosco<br />

In contemporanea con le altre parrocchie <strong>del</strong>la zona, a Capodimonte prosegue<br />

il cammino di iniziazione cristiana, un’opportunità importante per ridestare l’attenzione<br />

educativa dei genitori. Si registra una buona partecipazione, anche se è<br />

purtroppo significativa la “quasi totale assenza dei papà. Sono poche le coppie –<br />

spiega don Fulvio – che partecipano. I padri sono i grandi assenti come se fossero<br />

assenti dall’educazione religiosa. È anche vero che consegniamo degli strumenti<br />

per permettere un approfondimento a casa”. <strong>La</strong> stessa difficoltà l’ha riscontrata<br />

anche in campo scolastico, dove ha insegnato (al liceo Leonardo) fino allo scorso<br />

giugno. Nel mondo <strong>del</strong>la scuola ha imparato che “è indispensabile la presenza<br />

chiara ed esplicita <strong>del</strong> messaggio cristiano. Dopo la cresima vengono espropriati<br />

di quello che hanno ricevuto e di quanto è stato seminato; deve esserci una presenza<br />

che si contrappone al laicismo e allo scientismo <strong>del</strong>la scuola di Stato”. In<br />

poco tempo i ragazzi diventano “scettici”, perché la fede e la ragione vengono<br />

poste in contraddizione. A proposito di giovani, in oratorio il Parroco sta portando<br />

avanti alcune iniziative, anche se non sempre si riesce a coinvolgere il maggior<br />

numero di ragazzi. Poi succede anche che, dopo l’anno <strong>del</strong>la mistagogia, molte<br />

parrocchie si ritrovino in difficoltà perché non si sentono sufficientemente aiutate;<br />

si sentono un po’ abbandonate senza in pratica sapere cosa fare. Non mancano gli<br />

appuntamenti estivi come il grest organizzato (sul piano <strong>del</strong>la formazione degli<br />

educatori) in collaborazione con l’oratorio di Borgosatollo. Sono una ventina gli<br />

adolescenti che prestano il loro servizio durante il grest: a tutti don Fulvio regala<br />

una gita-premio al Meeting di Rimini <strong>del</strong>l’amicizia tra i popoli, un “appuntamento<br />

culturale e sportivo molto efficace ed educativo”. <strong>La</strong> parrocchia di Capodimonte è<br />

dedicata a San Giovanni Bosco (in diocesi sono solo due: Capodimonte e Rovato),<br />

di cui il 31 gennaio ricorre la memoria liturgica. Il suo messaggio è ancora attuale<br />

e si può sintetizzare bene nella formula A+B-C (amici più buoni meno cattivi):<br />

“Sembra una banalità – precisa don <strong>Brescia</strong>ni – ma non lo è”. Chi come don Fulvio<br />

porta dentro una passione educativa non è certo insensibile ai nuovi social network<br />

(Facebook, Twitter e altri ancora) dei ragazzi dove “gira tanta aggressività<br />

e una violenza verbale inimmaginabile. Pur avendo tanti amici nel profilo, manca<br />

quel tipo di educazione che ci permette di essere più buoni”. Alla domanda da<br />

cosa è data questa aggressività, il Parroco non ha dubbi: dall’insicurezza. Per la<br />

festa di San Giovanni Bosco (è stato distribuito ai più piccoli un volumetto che ne<br />

ripercorre le gesta) sono state pensate due serate (sabato 29 gennaio e sabato 5<br />

febbraio) per adolescenti e anziani: i primi dopo il momento di convivialità si sfidano<br />

nei giochi, i secondi si affrontano a carte. Domenica 6 febbraio, infine, è in<br />

programma nel tardo pomeriggio una commedia dialettale.<br />

Capodimonte Aspetti pastorali<br />

Una comunità<br />

che continua<br />

a crescere<br />

Il parroco don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni descrive<br />

la realtà di questa parrocchia (nel Comune<br />

di Castenedolo) dove le proposte ecclesiali<br />

sono le uniche occasioni per rinsaldare<br />

un legame e l’identità nella fede<br />

UUna<br />

piccola frazione di Castenedolo<br />

dove la parrocchia senza alcuna esagerazione<br />

rappresenta il motore <strong>del</strong>la<br />

comunità. Capodimonte è anche questo.<br />

Un tempo era meta <strong>del</strong>le famiglie<br />

nobili che “fuggivano” dalla città per<br />

andare in campagna, oggi è meta prescelta<br />

per la tranquillità e per la vicinanza<br />

alla città. Già negli anni ‘30 l’intuizione<br />

di un curato di Castenedolo,<br />

don Angelo Chiappa, poi parroco a<br />

Borgosatollo, previde un moltiplicarsi<br />

di presenze, e perciò la necessità di case<br />

e di villaggi e l’erezione di un tempio<br />

che sembrava esagerato nelle dimensioni,<br />

rispetto alla realtà campagnola<br />

di allora. I fatti gli avrebbero poi dato<br />

ragione. I parrocchiani si diedero da<br />

Don Fulvio <strong>Brescia</strong>ni<br />

LA VOCE DEL POPOLO<br />

28 GENNAIO 2011<br />

21<br />

di Luciano Zanardini<br />

fare per costruire il tempio e l’annesso<br />

oratorio, e poi l’asilo gestito dalle suore<br />

Canossiane che di domenica fungeva<br />

da oratorio femminile. I più anziani<br />

ricordano la figura di don Luigi Duranti<br />

(1946-1957). Lì dal 2003 opera don<br />

Fulvio <strong>Brescia</strong>ni, parroco carismatico<br />

e intraprendente con un trascorso di<br />

oltre 30 anni di insegnamento scolastico.<br />

Tra qualche anno prenderà forma<br />

l’unità pastorale con le parrocchie di<br />

Castenedolo e Capodimonte, ma sarà<br />

indispensabile, come conferma don<br />

Fulvio, una coooperazione tra sacerdoti<br />

soprattutto per la pastorale giovanile”.<br />

Il Parroco quando è arrivato ha<br />

dovuto fare i conti con gli ambienti fatiscenti<br />

e, grazie anche alla generosità<br />

<strong>del</strong>la comunità, ha messo mano a una<br />

serie di interventi significativi: fra questi<br />

si ricordano il rifacimento <strong>del</strong> tetto<br />

<strong>del</strong>la chiesa e la decorazione <strong>del</strong>la facciata,<br />

solo per citarne alcuni. Un gruppo<br />

di giovani genitori, inoltre, gestisce<br />

il campo da calcio che viene utilizzato<br />

per le attività giovanili e affittato nelle<br />

ore serali. Ma non è finita. Il prossimo<br />

passo sarà quello di rifare il tetto <strong>del</strong>la<br />

canonica e <strong>del</strong>l’oratorio; per realizzare<br />

questo intervento è già arrivato il<br />

via libera <strong>del</strong>la Curia alla cessione di<br />

un piccolo rustico di proprietà <strong>del</strong>la<br />

parrocchia. Sul piano pastorale don<br />

<strong>Brescia</strong>ni descrive la sua parrocchia<br />

in crescita, nella quale la dimensione<br />

umana è visibile e che può usufruire<br />

– in una calma piatta – <strong>del</strong>la vivacità<br />

<strong>del</strong>le proposte che arrivano dall’ambito<br />

ecclesiale. A fine agosto-inizio<br />

settembre i fe<strong>del</strong>i vivono la settimana<br />

<strong>del</strong>la comunità con il coinvolgimento e<br />

l’aiuto degli Alpini e <strong>del</strong>l’Aido.

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