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letture - Dipartimento di Architettura - Università degli Studi di Firenze

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16<br />

Cassone delle Nozze A<strong>di</strong>mari, particolare,<br />

<strong>Firenze</strong>, Museo dell’Accademia<br />

17<br />

Beato Angelico, Annunciazione,<br />

<strong>Firenze</strong>, Museo <strong>di</strong> San Marco<br />

18<br />

Sant’Agostino alla scuola <strong>di</strong> grammatica a<br />

Tagaste, San Gimignano,<br />

Chiesa <strong>di</strong> Sant’Agostino (1463-1465)<br />

19<br />

G. Stradano, la Loggia Frescobal<strong>di</strong> e il ponte<br />

S. Trinita, <strong>Firenze</strong>, Palazzo Vecchio,<br />

Sala della Gualdrada<br />

20<br />

Cima da Conegliano, Presentazione al Tempio<br />

<strong>di</strong> Maria Vergine, Dresda, Gemaldegallerie<br />

sua politica <strong>di</strong> espansione territoriale è<br />

sostenuta, oltre che dal potente alleato<br />

spagnolo, da un preciso piano economico,<br />

che punta a fare della Toscana il<br />

centro mercantile d’Italia. In questo<br />

senso egli avvia tutta una serie <strong>di</strong> iniziative<br />

tendenti ad omogeneizzare gli assetti<br />

precedenti comunali, con bonifiche<br />

e miglioramenti stradali, sulla base<br />

<strong>degli</strong> in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> una politica fortemente<br />

accentratrice, proseguita dai suoi successori<br />

e imperniata ovviamente sul<br />

ruolo <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong> capitale. In quest’ottica<br />

il potenziamento del porto <strong>di</strong> Livorno<br />

acquista il senso <strong>di</strong> una misura necessaria<br />

a seguito del progressivo interramento<br />

(non sappiamo fino a che punto<br />

intenzionale) del litorale pisano. La via<br />

per il mare è sempre stata per <strong>Firenze</strong><br />

questione nevralgica, tanto più importante<br />

e delicata da risolversi, quanto<br />

più persistente e acclarata appariva ormai<br />

(dopo la precoce caduta <strong>di</strong> Pisa)<br />

l’intangibilità repubblicana <strong>di</strong> Lucca,<br />

saldamente chiusa all’interno del suo<br />

recente (e possente) sistema bastionato<br />

<strong>di</strong> mura, che l’aveva messa al riparo<br />

dalle altrui mire egemoniche. Sul fronte<br />

meri<strong>di</strong>onale l’altra zona “calda” era Siena:<br />

che per quanto entrata, dopo lotte<br />

secolari, sotto il dominio <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>, restava<br />

anch’essa pur sempre integra<br />

nella sua cinta, al centro <strong>di</strong> un territorio<br />

tanto ricco e produttivo, quanto <strong>di</strong>fficile<br />

da gestire e attraversare, dotato com’era<br />

<strong>di</strong> una rete capillare <strong>di</strong> castelli e<br />

<strong>di</strong> postazioni <strong>di</strong>fensive d’altura. Per aggirarlo,<br />

occorreva per così <strong>di</strong>re by-passarlo<br />

lungo il corridoio della Val <strong>di</strong> Chiana,<br />

da sempre la via più rapida (se bonificata)<br />

nelle comunicazioni tra <strong>Firenze</strong><br />

e Roma. La politica granducale punta<br />

pertanto a potenziare la rete commer-<br />

74<br />

16 17 18 19 20<br />

ciale pubblica, incentivando la costruzione<br />

<strong>di</strong> logge mercantili soprattutto in<br />

quei nuclei <strong>di</strong>sposti lungo le <strong>di</strong>rettrici<br />

territoriali strategiche (la via dei Remi,<br />

da Barga a Pisa; la via del Sale, dalla<br />

palude <strong>di</strong> Fucecchio a Pistoia; la Volterrana,<br />

da <strong>Firenze</strong> a Volterra; la via Francesca,<br />

da Pistoia a Bologna; nonché la<br />

via Francigena e la via Cassia attraverso<br />

la Chiana): 13 la localizzazione regionale<br />

delle logge me<strong>di</strong>cee è già <strong>di</strong> per sé<br />

un documento eloquente delle scelte<br />

operate dal potere centrale, che seguono<br />

una logica non meramente gerarchica,<br />

in<strong>di</strong>pendente perciò dalla qualifica<br />

amministrativa del centro designato<br />

(<strong>di</strong>visi allora in capitanati, vicariati e podesterie),<br />

quanto legata a considerazioni<br />

economiche sulle sue potenzialità<br />

commerciali.<br />

Una ricerca specifica sulle logge granducali<br />

è stata condotta a partire dalla<br />

tesi <strong>di</strong> laurea da L. Ferrario e G. Rinal<strong>di</strong>,<br />

sotto la <strong>di</strong>rezione del sottoscritto e <strong>di</strong><br />

A. Merlo, che le ha in particolare seguite<br />

promuovendo un’apposita campagna<br />

<strong>di</strong> rilievi e <strong>di</strong> indagini d’archivio. 14<br />

È stato così raccolto un materiale consistente<br />

<strong>di</strong> ottima qualità, esposto a<br />

margine del convegno fiorentino in una<br />

mostra itinerante, che meriterebbe <strong>di</strong><br />

essere più ampiamente documentata<br />

in un fascicolo a parte. Val la pena <strong>di</strong><br />

sottolineare a riguardo il numero delle<br />

campionature schedate, la cui comparazione<br />

ci ha dato modo <strong>di</strong> trarre considerazioni<br />

tipologiche sufficientemente<br />

atten<strong>di</strong>bili. Il tipo <strong>di</strong> riferimento è chiaramente<br />

sempre l’Orsanmichele, nel<br />

suo impianto rettangolare a sei crociere<br />

(all’incirca quadrate: si veda in figura<br />

l’ipotesi ricostruttiva su basi metrico-<br />

progettuali), che <strong>di</strong>viene il modello insuperato<br />

<strong>di</strong> riferimento, <strong>di</strong>mensionalmente<br />

uguagliato in età granducale forse<br />

solo dalla loggia dei Banchi <strong>di</strong> Pisa<br />

(2 x 4 piccole volte a botte lunettate;<br />

cfr. la relazione <strong>di</strong> C. Caciagli e R. Castiglia),<br />

15 e dalla già citata loggia fiorentina<br />

del Mercato Nuovo, che incrementa<br />

però il numero delle campate (do<strong>di</strong>ci<br />

vele, <strong>di</strong>sposte 3 x 4 su due file), riducendone<br />

ovviamente la <strong>di</strong>mensione.<br />

Per il resto, il meccanismo progettuale<br />

è assai semplice, variando serialmente<br />

solo la <strong>di</strong>mensione e la forma spaziale<br />

della campata, il numero <strong>di</strong> campate<br />

allineate ed (eventualmente) il numero<br />

<strong>di</strong> file affiancate (due o eccezionalmente<br />

tre). Ciò a seconda evidentemente<br />

dell’importanza della loggia nella città,<br />

della sua <strong>di</strong>slocazione urbana e dei<br />

rapporti <strong>di</strong> contiguità con gli altri e<strong>di</strong>fici:<br />

la casistica può variare <strong>di</strong> conseguenza<br />

dal tipo più semplice a una fila in serie<br />

aperta (libero su un solo lato, su due,<br />

su tre e infine isolato su quattro, come<br />

la loggia vasariana del Pesce a <strong>Firenze</strong>),<br />

fino a quelli a più file affiancate, sia<br />

isolato che integrato nel tessuto, come<br />

la loggia del Grano, realizzata nel 1616<br />

su progetto <strong>di</strong> Giulio Parigi, storicamente<br />

l’ultima loggia fiorentina.<br />

Ma per andare oltre l’orizzonte della nostra<br />

ricerca congiunta “italo-spagnola”,<br />

la presenza <strong>di</strong> logge mercantili nella città<br />

europea è un fatto ormai acquisito e<br />

documentato dalle numerose segnalazioni<br />

che ci sono pervenute nel corso<br />

dei vari incontri e convegni. Venendosi<br />

con ciò ad aprire nuovi campi d’indagine,<br />

che interessano non soltanto la nostra<br />

penisola (si vedano le relazioni <strong>di</strong> M.<br />

A. Rovida sulle strutture commerciali<br />

palermitane, 16 e <strong>di</strong> S. Coppo e G. Garzino<br />

sulle “Ali” mercatali piemontesi), 17<br />

ma l’intero continente europeo (si vedano<br />

i casi <strong>di</strong> Cracovia, presentato da E.<br />

Mandelli, 18 e <strong>di</strong> York, da G. L. Maffei). 19 È<br />

particolarmente significativa a riguardo<br />

la presenza sistematica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici commerciali<br />

voltati nelle piazze <strong>di</strong> mercato<br />

delle città fiamminghe e olandesi: per<br />

ragioni climatiche questi sono tuttavia<br />

chiusi all’esterno, risultando così a prima<br />

vista meno in<strong>di</strong>viduabili dei nostri.<br />

Tutte in<strong>di</strong>cazioni utili per chi in futuro<br />

vorrà portare avanti questo argomento.<br />

Da architetti però non possiamo fare a<br />

meno <strong>di</strong> concludere accennando ai risvolti<br />

e ai quesiti attuali <strong>di</strong> questa ricerca,<br />

che riteniamo possa avere esiti<br />

tanto più positivi, quanto più l’indagine<br />

storica riuscirà a proiettarsi nelle problematiche<br />

o<strong>di</strong>erne: gli e<strong>di</strong>fici commerciali<br />

(come ogni altro del resto) non nascono<br />

dal nulla (si veda in tal senso<br />

l’intervento <strong>di</strong> P. Degli Innocenti). 20 La<br />

filiazione più <strong>di</strong>retta delle logge sembra<br />

essere infatti il mercato coperto ottonovecentesco:<br />

in relazione al quale<br />

tuttavia permane l’incertezza, se nella<br />

sua versione “canonica” a grande<br />

vano centrale con “buccia” perimetrale<br />

più bassa per botteghe e servizi, esso<br />

non sia in qualche modo riferibile (anche)<br />

al tipo aulico della basilica. Da qui<br />

agli e<strong>di</strong>fici ancora più specializzati,<br />

(gran<strong>di</strong> magazzini, supermercati, ipermercati<br />

e centri commerciali) il passo è<br />

breve: alcune prime sommarie in<strong>di</strong>cazioni<br />

tipologiche a riguardo sembrano<br />

mostrare come il salto <strong>di</strong> scala <strong>di</strong>mensionale<br />

abbia maggiore incidenza sul<br />

sistema <strong>di</strong> relazioni esterne (connesse<br />

alla collocazione urbana o territoriale),<br />

più che sugli aspetti propriamente architettonici<br />

ed e<strong>di</strong>lizi. Ma su ciò conviene<br />

sospendere il giu<strong>di</strong>zio in attesa <strong>di</strong><br />

ulteriori approfon<strong>di</strong>menti e nuove (auspicabili)<br />

aperture.<br />

* Testo della relazione introduttiva al Convegno<br />

omonimo.<br />

1 Cfr. Logge mercantili <strong>di</strong> Toscana, Quaderno <strong>di</strong> Biblioteca,<br />

Castiglion Fiorentino, 1999<br />

2 Cfr. G. Catal<strong>di</strong>, “L’Orsanmichele a <strong>Firenze</strong>: lettura<br />

critica e analisi tipologica”, in S. Lara Ortega (ed),<br />

La Lonja: un Monumento del II para el III Milenio,<br />

Valencia, 2000, pp.282<br />

3 Cfr. M. Biffi, “La lessicografia storica dell’architettura:<br />

i casi <strong>di</strong> Loggia, Loggiato, Portico, Porticato”;<br />

S. Lara Ortega, “Aproximación al término Lonja desde<br />

la Cultura Me<strong>di</strong>terránea”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge<br />

e/y Lonjas. I luoghi del commercio nella storia della<br />

città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in<br />

corso <strong>di</strong> stampa<br />

4 Cfr. C. Battisti, G. Alessio, Dizionario Etimologico<br />

Italiano, v. III, s.v., <strong>Firenze</strong>, 1975<br />

5 Cfr. M. Biffi, “La lessicografia storica dell’architettura:<br />

i casi <strong>di</strong> Loggia, Loggiato, Portico, Porticato”; A.<br />

Merlo, “Il tema della loggia nella trattatistica architettonica”,<br />

in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi del<br />

commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e<br />

Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

6 Cfr. G. Nigro, “Relazioni commerciali tra <strong>Firenze</strong> e<br />

Valencia (metà XIV - metà XV secolo)”; E. Cruselles<br />

Gomez, “Relaciones comerciales entre Valencia y<br />

Florencia (midad XV - midad XVI siglos)”, in G. Catal<strong>di</strong>,<br />

Logge e/y Lonjas. I luoghi del commercio nella<br />

storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong><br />

<strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

7 Cfr. F. J. Vidal, “Lonjas y Ayuntamientos en las villas<br />

y ciudades valencianas de la Era Moderna”; E. Llop<br />

Vidal, “La lonja e l’espacip común de la vila”; S. Lara<br />

Ortega, “Un intento de clasificación de las lonjas de<br />

la Comunidad Valenciana”; S. Varela Botella, “Las<br />

lonjas en Alicante. El caso de Orihuela, nuevos datos”,<br />

in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi del<br />

commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e<br />

Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

8 Cfr. M. T. Bartoli, “Le logge nel <strong>di</strong>segno della <strong>Firenze</strong><br />

<strong>di</strong> Arnolfo tra figura e geometria”, in G. Catal<strong>di</strong>,<br />

Logge e/y Lonjas. I luoghi del commercio nella<br />

storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong><br />

<strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

9 Cfr. E. Bordogna, “La tipologia del “broletto” in<br />

alcune città lombarde e dell’Italia Settentrionale”,<br />

in S. Lara Ortega (ed), La Lonja: un Monumento del<br />

II para el III Milenio, Valencia, 2000, pp.261-276<br />

10 Cfr. A. Paro<strong>di</strong>, “La casa porticata a Genova: uno<br />

spazio urbano tra pubblico e privato”; M. L. Falci<strong>di</strong>eno,<br />

“La casa porticata in Liguria. La riviera <strong>di</strong> Levante:<br />

Chiavari, Lavagna e Varese Ligure”; P. Falzone,<br />

“I luoghi del commercio a Genova: dal porticato<br />

della “Ripa” alla Loggia dei Banchi”; M. Caraffini,<br />

“La loggia dei Banchi a Genova”; G. Pellegri, “La<br />

Ripa Maris <strong>di</strong> Genova: cultura urbanistica e sviluppo<br />

commerciale nella città del XII secolo”; in G.<br />

Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi del commercio<br />

nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong><br />

<strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

11 Cfr. G. Caniggia, “La casa e la città dei primi secoli”,<br />

in P.MARETTO, La casa veneziana nella storia della<br />

città, Venezia, 1986, pp.3-52; G. Caniggia, “La casacorte<br />

mercantile”, in G. L. Maffei, La casa fiorentina<br />

nella storia della città, Venezia, 1990, pp.81-84<br />

12 Cfr. G. Fanelli, <strong>Firenze</strong>: architettura e città, v. II,<br />

Atlante, <strong>Firenze</strong>, 1973, p.40<br />

13 Cfr. L. Ferrario, G. Rinal<strong>di</strong>, “Le logge mercantili nei<br />

centro della Toscana me<strong>di</strong>cea”, in: Logge mercantili<br />

<strong>di</strong> Toscana, Quaderno <strong>di</strong> Biblioteca, Castiglion<br />

Fiorentino, 1999, pp.39-51<br />

14 Cfr. L. Ferrario, G. Rinal<strong>di</strong>, “Le logge mercantili del<br />

Granducato <strong>di</strong> Toscana: 17 casi a confronto”, in G.<br />

Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi del commercio<br />

nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong><br />

<strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

15 Cfr. C. Caciagli, R. Castiglia, “Il rilevamento architettonico<br />

e urbanistico delle logge mercantili nella città<br />

storica <strong>di</strong> Pisa”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi<br />

del commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

e Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

16 Cfr. M. A. Rovida, “Palermo tra dominazione islamica<br />

ed età normanno-sveva: i luoghi e le strutture del<br />

commercio”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi<br />

del commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e<br />

Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

17 Cfr. S. Coppo, G. Garzino, “Le “Ali” mercatali in<br />

Piemonte”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi<br />

del commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

e Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

18 Cfr. E. Mandelli, “Le logge polacche: l’esempio <strong>di</strong><br />

Cracovia”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi<br />

del commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong><br />

e Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

19 Cfr. G. L. maffei, “Le logge inglesi: l’esempio <strong>di</strong><br />

York”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I luoghi del<br />

commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e<br />

Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

20 Cfr. P. Degli Innocenti, “L’evoluzione delle tipologie<br />

per il commercio”, in G. Catal<strong>di</strong>, Logge e/y Lonjas. I<br />

luoghi del commercio nella storia della città, n. 22 <strong>di</strong><br />

Stu<strong>di</strong> e Documenti <strong>di</strong> <strong>Architettura</strong>, in corso <strong>di</strong> stampa<br />

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