matera - Il Resto
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In primo piano<br />
La tragedia giapponese risveglia vecchie paure su<br />
incidenti in tutto il mondo. In Italia il sì del governo<br />
per nuove centrali, mentre nella provincia il popolo<br />
protesta: a cominciare da Scanzano<br />
Terremoti e tsunami<br />
nucleari<br />
[di Roberto Traetta]<br />
► Alla luce della tragedia giapponese,<br />
tutto il globo è in preda a una<br />
psicosi nucleare. L’Europa sta revisionando<br />
i propri progetti futuri in<br />
base agli standard di sicurezza degli<br />
impianti. Berlino ha già spento<br />
sette reattori; altri stati si stanno<br />
interrogando sui loro programmi.<br />
E l’Italia “unita” che fa? <strong>Il</strong> ministro<br />
dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo<br />
ha affemato che la linea italiana<br />
sul nucleare non sarà cambiata<br />
di una virgola, salvo poi in un<br />
fuorionda televisivo affermare che<br />
22 | iL RESTO settimanale | 26 marzo 2011<br />
“così si rischiano di perdere le elezioni”<br />
e infine parlare di una possibile<br />
“pausa di riflessione”. Brunetta<br />
ha accusato i politici europei di ipocrisia,<br />
affermando che le scelte contrarie<br />
al nucleare sono mosse strategiche<br />
per vincere le imminenti<br />
sfide alettorali. C’era da aspettarselo.<br />
<strong>Il</strong> nostro Paese comunque<br />
ha le idee chiare sulla questione<br />
da anni: espresse la sua contrarietà<br />
nei tre referendum del 1987.<br />
<strong>Il</strong> caso Chernobyl dell’86 di sicuro<br />
influì sulla scelta degli italiani. Sap-<br />
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piamo che in Italia sono in piedi tre<br />
centrali, ma non sono mai state utilizzate,<br />
visto l’esito del referendum.<br />
Ed è una buona notizia. La cattiva è<br />
che di recente il governo Berlusconi<br />
ha annunciato un nuovo piano per