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matera - Il Resto

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Bitonto<br />

“Approvate gli accordi con le strutture<br />

o siamo al collasso”<br />

Assistenza<br />

sociale<br />

Somma attacca<br />

la Regione<br />

Damiano Somma<br />

56 | iL RESTO settimanale | 26 marzo 2011<br />

[di Vito Schiraldi]<br />

► Rischia la paralisi il sistema<br />

di assistenza socioassistenziale<br />

e riabilitativo<br />

locale a<br />

causa dei ritardi<br />

della Asl nel definire<br />

i contratti<br />

con le strutture<br />

convenzionate<br />

del territorio. A<br />

denunciarlo è Damiano<br />

Somma,<br />

assessore ai Servizi<br />

Sociali del comune di Bitonto,<br />

impegnato a sostenere<br />

un numero sempre maggiore<br />

di famiglie stremate dalle difficoltà<br />

di gestione dei parenti<br />

con disabilità. In effetti sono in<br />

drastico aumento i nuclei familiari<br />

finiti oltre la soglia di<br />

povertà. Una situazione potenzialmente<br />

esplosiva, in<br />

un comune già drammaticamente<br />

esposto alla criminalità<br />

organizzata, che potrebbe<br />

reclutare leve proprio negli<br />

strati sociali più disagiati.<br />

“Spesso si tratta di situazioni<br />

al limite della sopravvivenza<br />

– spiega preoccupato Somma<br />

– non solo per le problematiche<br />

economiche, quanto per<br />

quelle legate al carico educativo<br />

ed emotivo della gestione<br />

della disabilità”. <strong>Il</strong> disagio diventa<br />

dramma però quando<br />

sul territorio mancano strutture<br />

professionali e qualificate<br />

cui indirizzare i soggetti<br />

a rischio. “Una mancanza solo<br />

apparente – denuncia però<br />

l’assessore - le strutture riconosciute<br />

dalla Regione in realtà<br />

ci sono. A mancare sono<br />

le firme sui contratti già pronti<br />

e che non richiedono altro che<br />

di essere avviati”. Le conseguenze<br />

di questi ritardi nella<br />

sottoscrizione degli accordi ricadono<br />

inevitabilmente sulle<br />

casse comunali. A queste<br />

strutture riconosciute infatti<br />

sono già destinate diverse centinaia<br />

di migliaia di euro in servizi.<br />

Fondi già individuati nel<br />

piano sociale di zona, ma che<br />

restano bloccati finchè la Asl<br />

regionale non si decide a firmare<br />

gli accordi”.<br />

“Oggi – conferma Somma –<br />

il mio assessorato si trova<br />

nell’impossibilità di utilizzo dei<br />

fondi da destinare a strutture<br />

diurne di accoglienza e cura<br />

di persone disabili, caricando<br />

così il bilancio comunale, che<br />

deve confrontarsi con i limiti<br />

imposti dal patto di stabilità”.<br />

Qual è la soluzione allora? “Lo<br />

sblocco delle situazioni ‘congelate’<br />

– risponde secco Somma -<br />

in particolare mi riferisco alla<br />

situazione dell’unica struttura<br />

diurna per disabili del nostro<br />

ambito (Bitonto-Palo del Colle)<br />

già riconosciuta dal piano di<br />

zona e dunque dalla Regione”.<br />

<strong>Il</strong> riferimento è alla cooperativa<br />

Zip.h, una realtà esistente dal<br />

2004 e che dal dicembre 2009<br />

viene autorizzata, in via definitiva,<br />

al funzionamento ai sensi<br />

dell’art. 60 R.R .n 04/07. Ne-<br />

gli ambienti che gestisce presso<br />

l’Azienda servizi alla persona<br />

“Maria Cristina di Savoia”,<br />

sarebbe possibile accudire 30<br />

disabili, di età compresa fra i<br />

6 e i 64 anni ed è in grado di<br />

erogare, in regime di semiresidenzialità,<br />

prestazioni individualizzate<br />

socio-educative,<br />

assistenziali e riabilitative. Se<br />

l’assessorato dunque non può<br />

accedere ai fondi già stanziati,<br />

ancora più difficile è la condizione<br />

delle famiglie dell’ambito,<br />

costrette a viaggiare, a spostarsi,<br />

da oltre un anno per seguire<br />

i propri cari. Attualmente<br />

vi sono 50 persone che hanno<br />

bisogno di cure socio-assistenziali<br />

e riabilitative. Di queste,<br />

9 sono costrette a frequentare<br />

strutture fuori dall’Ambito<br />

di appartenenza, 24 sono trattate<br />

nell’ambito Bitonto-Palo<br />

del Colle (per nessuna di queste<br />

è realizzata l’unità valutativa<br />

multidimensionale in grado<br />

di stabilire il tipo di supporto<br />

che necessita) e 17 sono<br />

in lista d’attesa. Per 19 persone<br />

intervengono direttamente<br />

le casse comunali, tra l’altro<br />

obbligate a pagare il 100%<br />

della retta per ben 9 di loro.<br />

“Tale denuncia – tiene a precisare<br />

in conclusione Somma –<br />

fatta a nome mio, raccoglie in<br />

realtà le istanze dell’intero assessorato<br />

e dell’ente locale, ma<br />

soprattutto delle famiglie che<br />

ogni giorno incontro e a cui è<br />

necessario dare risposte”. ■

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