matera - Il Resto
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[di Mauro Schiraldi]<br />
Era di una società<br />
finita nei guai<br />
con la giustizia.<br />
<strong>Il</strong> rimborso delle multe?<br />
Bisogna rivolgersi<br />
al Codacons…<br />
► Binetto è un paese piccolo. Così<br />
piccolo che se qualcuno arriva in<br />
macchina da Bitetto o da Palo del<br />
Colle si ritrova nel centro del pa-<br />
ese quasi senza accorgersene. L’ingresso<br />
di via Bitetto però è sempre<br />
stato un problema da risolvere,<br />
perché le auto che provenivano da<br />
quella direzione arrivavano troppo<br />
veloci e costituivano un grosso pericolo<br />
per i pedoni. Adesso c’è una<br />
rotatoria, che ha risolto il problema<br />
costringendo gli automobilisti a rallentare<br />
circa duecento metri prima<br />
dell’ingresso, ma fino a pochi anni<br />
fa si è cercato di tamponare il problema<br />
installando un autovelox.<br />
Lo ricordano tutti, perché la presenza<br />
dell’apparecchio diede luogo<br />
a un’improvvisa pioggia di multe e<br />
quel cartello che avvisava del “Rilevamento<br />
elettronico della velocità”<br />
diventò temuto peggio di un totem<br />
di Manitù. Ebbene, quell’autovelox<br />
era truccato. Dopo lunghe indagini,<br />
la Guardia di Finanza ha scoperto<br />
che la società che li produceva<br />
ed installava, la Garda Segnale<br />
con sede a Desenzano del Garda,<br />
aveva organizzato una maxi truffa<br />
ai danni dei cittadini, in combutta<br />
con compiacenti funzionari comunali<br />
di tutta Italia. Come? Gli apparecchi<br />
erano tarati in modo da<br />
truccare la velocità rilevata del 15-<br />
17% in più rispetto al reale. Le indagini<br />
sono partite dopo il video-denuncia<br />
delle Iene, che in un servizio<br />
del 2008 smascherarono il titolare<br />
della società, il 60enne Diego Barosi<br />
di Desenzano del Garda, conducendolo<br />
ad ammettere che una<br />
Binetto<br />
Quell’autovelox fuorilegge<br />
su via Bitetto<br />
percentuale delle multe veniva intascata<br />
da un funzionario comunale,<br />
o dai vigili urbani, a seconda<br />
dei casi, come incentivo, una specie<br />
di “premio di produzione”. E’<br />
emerso anche che in molti<br />
casi Barosi è riuscito ad ottenere<br />
gli appalti attraverso<br />
finte gare cui partecipavano<br />
solo ditte a lui riconducibili.<br />
Sono 146 i comuni italiani<br />
in cui sono state riscontrate<br />
queste anomalie, in provincia<br />
di Bari ci sono Binetto e<br />
Bitritto. Sono state denunciate<br />
558 persone, di cui<br />
367 dipendenti comunali o<br />
funzionari pubblici compiacenti,<br />
ora nei guai per truffa<br />
aggravata, turbativa d’asta e<br />
corruzione.<br />
Le multe in questione sono 82mila,<br />
con indebite richieste di sanzioni<br />
per circa 11,5 milioni di euro, e<br />
Diego Barosi intascava percentuali<br />
fino al 40% su ogni multa. Questo<br />
lo ha portato a guadagnare una<br />
quantità imponente di denaro che<br />
ha reinvestito in proprietà immobiliari<br />
(risultano suoi 245 immobili di<br />
cui 51 già confiscati), ma insieme ai<br />
suoi quattro complici (tutti denunciati<br />
per associazione a delinquere,<br />
frode fiscale, bancarotta fraudolenta)<br />
aveva costituito una fitta rete di società<br />
che compravano case, molto spesso<br />
senza pagarle, e le rivendevano evadendo<br />
anche il fisco per 18 milioni di euro.<br />
Cosa deve fare chi all’epoca ha pagato<br />
una multa ingiustamente? Allo<br />
stato delle cose niente, non si possono<br />
più recuperare quei soldi, perché<br />
sono passati 60 giorni dalla notifica<br />
e perché gli articoli 203 e 204<br />
bis del Codice della Strada stabiliscono<br />
che se la multa è stata già<br />
pagata non si può impugnare. Ma<br />
della faccenda si sta occupando il<br />
Codacons, che ha chiesto un intervento<br />
del governo, attraverso i ministeri<br />
competenti, perché vengano<br />
restituiti sia i punti della patente<br />
che i proventi indebitamente incassati<br />
ai danni dei consumatori ignari<br />
da parte degli enti coinvolti nella vicenda.<br />
Quindi l’unico consiglio per<br />
gli automobilisti multati, per il momento,<br />
è di rivolgersi al Codacons. ■<br />
| iL RESTO settimanale | 26 marzo 2011<br />
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