matera - Il Resto
matera - Il Resto
matera - Il Resto
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Cultura e spettacoli<br />
Fa discutere la<br />
nuova pellicola<br />
prequel del fi lm<br />
di Monicelli<br />
70 | iL RESTO sett imanale | 26 marzo 2011<br />
“Amici miei”; polemiche in<br />
attesa delle risate<br />
[di Roberto Pagliarulo]<br />
► Mentre Monicelli si accomiatava dal<br />
pubblico e dalla vita solo pochi mesi fa suicidandosi,<br />
il produttore Aurelio De Laurentiis<br />
preparava il prequel di uno dei fi lm<br />
del maestro che più faranno discutere.<br />
Stiamo parlando di “Amici miei”, una delle<br />
pellicole di maggior successo del cinema<br />
di Monicelli e di quello italiano in generale.<br />
Certo, toccare una pietra miliare non<br />
è mai una cosa facile, soprattutto quando<br />
è parte integrante della memoria collettiva,<br />
e può diventare una pericolosa arma<br />
a doppio taglio.<br />
Siamo assolutamente convinti della buona<br />
fede di De Laurentiis e soci che in conferenza<br />
stampa hanno tenuto a precisare<br />
che amore li mosse nel girare questa<br />
pellicola costata la bellezza di 15 milioni<br />
di euro. Inevitabilmente, però, non si<br />
può non pensare a quanto sia ancora fresca<br />
e vicina la morte del grande Monicelli<br />
e quanto sia facile dare adito al sospetto<br />
di speculazioni.<br />
Al di là di questi timori, quel che più fa<br />
storcere il naso agli amanti del fi lm del<br />
1975 è il fatto che Ugo Tognazzi, Philippe<br />
Noiret, Gastone Moschin, Adolfo Celi, Duilio<br />
Del Prete e le loro splendide interpretazioni<br />
siano assolutamente insostituibili<br />
e “inviolabili”.<br />
<strong>Il</strong> popolo dei fan si è subito mobilitato creando<br />
gruppi di dissenso per l’operazione<br />
cinematografi ca. Su facebook sono numerosi<br />
i gruppi che invitano a non andare a<br />
vedere il fi lm: “Giù le mani da Amici miei!!!”<br />
oppure “Io non guarderò Amici miei, come<br />
tutto ebbe inizio”.<br />
Un dissenso comprensibile a cui la produzione<br />
del fi lm si era certamente preparata.<br />
Pretendere che qualcuno possa anche<br />
lontanamente far rivivere le atmosfere e le<br />
“supercazzole” è senza ombra di dubbio<br />
un passo azzardato per chiunque. Motivo<br />
per cui Neri Parenti, il regista di questo<br />
“Amici miei, come tutto ebbe inizio” ha cercato<br />
di evitare accuratamente il confronto<br />
diretto con il capostipite, ambientando<br />
questo novello quartetto comico composto<br />
da Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo<br />
Ghini e Christian De Sica nella Firenze<br />
del XIV secolo alla corte di Lorenzo<br />
il Magnifi co. Un salto indietro nel tempo<br />
alla ricerca dei progenitori del goliardico<br />
gruppo di amici dei nostri tempi. Amore o<br />
no, anche nel cuore meno malizioso sarà<br />
nato il sospetto che un po’ di marketing<br />
sia alla base di questa scelta. Non sarebbe<br />
stato meglio allora creare un fi lm ex novo<br />
senza utilizzare un nome così altisonante?<br />
Confezionato ad arte o spontaneo gesto<br />
di stima e di riverenza verso il nostro<br />
passato cinematografi co, la critica non ha<br />
lesinato attacchi negativi al fi lm. Ora bisognerà<br />
aspettare le impressioni e l’interesse<br />
del pubblico verso questa operazione<br />
un po’ avventata proprio come le ragazzate<br />
dei vecchi “Amici miei”. Sperando che<br />
anche questa ci faccia ridere. ■