Indice Capitolo Primo: La Quarta Ondata di Democratizzazione, La ...

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La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 14 d’esercitazione del potere politico interno, c’è anche la categoria delle democrazie elettorali e autoritarismi forti e deboli 28 . Ovviamente il Grande Medioriente include anche due democrazie: Israele e Turchia (con riserve). Le caratteristiche della nuova ondata di democratizzazione si possono sintetizzare nei seguenti punti: a) la circoscrizione geografica del fenomeno include le tante diversità naturali e strutturali degli stati investiti dall’ondata, i quali, però, sono strettamente connessi da un unico collante ideologico-religioso che sarebbe l’Islam: tutti gli stati sono a maggioranza islamica e hanno l’Islam quale religione di stato, eccetto Israele e il Libano 29 . b) Gli attori che agiscono in questa ondata come potenze esportatrici della democrazia sono diversi, e usano strategie e politiche estere diverse. Gli USA hanno assunto in merito diverse posizioni, che oscillavano fra i due estremi pacifico e aggressivo. Essi hanno altresì adottato una politica estera personalizzata, cioè diversificata caso per caso, hanno usato la guerra in Afghanistan ed in Iraq per impiantare la democrazia, ma hanno usato anche incentivi economici con Egitto, Tunisia e Pakistan. Ovviamente questi aiuti di natura economica sono stati elargiti in cambio di posizioni politiche proclivi in particolar modo alla famigerata guerra contro il terrorismo. L’UE, invece, è interessata al bacino mediterraneo, agli stati nordafricani e alla Turchia. L’azione dei singoli stati europei non si può trascurare: per esempio, nel caso dell’Iraq, essa ha assunto grande importanza nel disvelamento della malcelata divergenza italo- spagnola. L’opzione militare è da escludere recisamente dall’agenda collettiva europea, almeno finché l’UE non si doti di un proprio bras armé specificamente 28 Egitto e Tunisia sono due democrazie elettorali, invece Libia e Siria sono due autoritarismi forti, mentre Algeria è un autoritarismo debole. 29 vd. cartina 1.1. Grande Medioriente
La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 15 adibito all’uopo: infatti l’UE, con i mezzi di cui dispone attualmente, agisce solamente attraverso il cosiddetto Civil Power. La comparsa delle organizzazioni internazionali -soprattutto l’ONU-, in qualità di attori apparentemente autonomi (in quanto controllati de facto dalle superpotenze che gestiscono il sistema globale) nella cooperazione alla diffusione dei diritti umani e all’incremento delle riforme democratiche, ha costituito la genesi di una nuova categoria di attori non statali che dispongono di risorse economico-politiche e capacità logistico- organizzative adeguate al nuovo scenario globale, in cui la dimensione sovranazionale si sovrappone a quella nazionale e la integra. L’effettiva inefficienza delle Nazioni Unite nell’agevolazione dei processi di democratizzazione riguarda le posizioni ufficiali di alcuni stati, che rispecchiano l’interesse precipuo dei sistemi tipicamente non democratici, i quali mirano ovviamente a rallentare la diffusione delle riforme democratiche per non correre il rischio di perdere il potere politico interno. Una prassi alquanto diffusa tra tali stati non democratici è costituita dalla loro frequente ingerenza –anche sotto forma di hard power– negli affari interni di propri stati satellite in cui è stato precedentemente innescato un processo di democratizzazione. Tra gli stati non democratici, la Siria 30 non ha applicato tutte le disposizioni vincolanti della risoluzione 1559 delle Nazione Unite del 2004, riguardo al completo ritiro dal territorio libanese: tale presenza militare ostacolava il perfezionamento del processo di democratizzazione in Libano e condizionava in modo determinante l’atmosfera politica interna libanese. Gli stati non democratici, quindi, pur rischiando un nocivo isolamento economico-politico dal sistema, non si curano 30 La Siria si oppone alla risoluzione 1559 che conteneva come oggetto le seguenti clausole: 1) ribadisce il suo appello per il rigoroso rispetto della sovranità, integrità territoriale, unità e indipendenza politica del Libano sotto la sola ed esclusiva autorità del governo del Libano su tutto il Libano; 2) chiede il ritiro dal Libano di tutte le forze straniere ancora presenti; 3) chiede lo scioglimento e il disarmo di tutte le milizie libanesi e non libanesi; 4) sostiene l’estensione del controllo del governo del Libano su tutto il territorio libanese; 5) dichiara il proprio sostegno a un processo elettorale libero e corretto per le imminenti elezioni presidenziali condotte secondo le leggi costituzionali libanesi senza influenze né interferenze straniere; 6) chiede a tutte le parti interessate di cooperare pienamente e urgentemente con il Consiglio di Sicurezza per la piena attuazione di questa e di tutte le risoluzioni relative al ristabilimento dell'integrità territoriale, della sovranità e dell’indipendenza politica del Libano; 7) incarica il segretario generale di riferire al Consiglio di Sicurezza entro trenta giorni sull’applicazione ad opera delle parti di questa risoluzione e decide di rimanere attivamente impegnato su questa materia. UN Security Council Resolution 1559 (2004) to end Syrian Occupation Full Text.
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