Indice Capitolo Primo: La Quarta Ondata di Democratizzazione, La ...

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La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 38 1.3 Gli output del sistema europeo delle relazioni internazionali Gli output sono le risposte, elaborate dal black box, ai problemi entranti, ovvero gli input. Il sistema di relazioni internazionali dell’UE è basato su una fiducia interna nella possibilità di affrontare i problemi attraverso le varie istituzioni e nello stesso tempo una fiducia esterna, insieme agli altri attori internazionali, nell’opportunità di accogliere le decisioni dell’UE. Ogni volta che si avvia il processo decisionale e si riesce a dar vita a una decisione di politica estera comune, si consolida la legittimità dell’UE come attore unico, che dispone di mezzi e risorse che altri non hanno. L’output più importante è il cosiddetto civile power: un attore internazionale privo di una dimensione militare, ma capace di influenzare altri attori internazionali attraverso mezzi diplomatici, economici e giuridici. Infatti tutte le azioni della PEE sono “azioni civili” sebbene alcune abbiano una dimensione di sicurezza e lotta contro il terrorismo. L’output meno importante invece sarebbe l’allargamento dell’UE con il coinvolgimento di nuovi stati. La Potenza Civile dell’UE esiste grazie al peso economico e politico di cui dispone. Ovviamente la potenza civile non è una linea comune seguita e accettata da ogni singolo stato membro (basti vedere il comportamento disuniforme degli stati europei nella guerra in Iraq), ma è una scelta diversa che è stata presa dall’UE a prescindere della volontà degli stati. L’importanza della potenza civile consiste fondamentalmente nella riduzione dell’incertezza intorno alle credenziali di attore internazionale dell’UE. Il civil power è visto da alcuni studiosi come compenso all’incapacità militare europea, oppure come strategia antiquata per perseguire gli obiettivi prefissati. Per esempio, M. Vahl 53 afferma che “that civil power was an old and contested concept, with possibly contradictory senses. It 53 M. Vahl Research Fellow, Centre for European Policy Studies (CEPS); Civile or Military? The evolving nature of the European nature; Gennaio 2006. http://www.libertysecurity.org/IMG/pdf/CEPS_MINUTES-Civilormilitary12_01_2006.pdf
La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 39 could refer to the means by which certain objectives were realised without recourse to military assets. It could also imply civil rather than military goals. Finally, it could refer to who controlled policy-making, for instance if civilian control was exercised to achieve military objectives. Either way, the notion of civil power had certain contradictions if civil was understood to indicate the non- exercise of (coercive) power. Pertinent for the debate was therefore whether the EU could be considered a civilian power, and who were the practitioners of EU civilian power”. La critica di Vahl non solo smentisce l’effettività della potenza civile, ma ammette persino l’indispensabilità della potenza coercitiva (cioè militare) per avere un ruolo internazionale più rilevante. L’approdo al civile power si configura invece come una scelta filosofica innovativa, anche se storicamente il concetto della potenza civile -ovvero quella potenza priva di dimensione militare- è già esistito. Sarà sufficiente ricordare il caso della Germania e del Giappone, dopo la seconda guerra mondiale, con la differenza però che la potenza civile in quel caso fu imposta dalla comunità internazionale; nell’attuale UE, invece, la potenza civile è una scelta completamente libera e pragmaticamente ricercata, non basata su un’incapacità militare o su una difficoltà nel processo decisionale di creare un braccio armato che possa diventare uno strumento per ottenere in maniera coercitiva i vantaggi e gli obiettivi che non si possono raggiungere con la diplomazia nel quadro internazionale. Il civile power in definitiva è una garanzia per l’invulnerabilità della sovranità statale; il military power invece, ha sempre rappresentato una costante minaccia per gli stati. Il civile power riesce a creare un flusso di principi e di politiche fra l’UE e lo stato soggetto alle azioni della potenza civile. Attraverso tale flusso si crea un fenomeno di emanazione 54 di politiche, istituzioni e principi. O. Costa 55 54 Impiego un termine appartenente alla filosofia neoplatonica: dobbiamo immaginare questo processo come il sole(in questo caso l'Uno di cui parla Plotino) che emana raggi di luce, cioè sostanza. L'Uno emana non per volontà ma per necessità, visto che la sostanza trabocca da esso. La stessa logica dovrebbe essere adottata dall’UE in questa sorta di emanazione di valori e principi.
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