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La Quarta Ondata di Democrazia Nabil Shokri 30
La democrazia universale, destinata a coinvolgere tutti gli stati (nel processo della
democratizzazione dei contesti statali), dovrebbe poi essere seguita da una
democratizzazione globale (democratizzazione nelle procedure e introduzione
dell’uguaglianza fra gli attori) , in cui tutti gli stati avranno gli stessi doveri e gli
stessi impegni. La diffusione della democrazia, anche a livello di procedure, e
l’intervento degli attori non statali ha reso il sistema globale molto complesso, e
ogni cambiamento sarebbe impossibile senza una collaborazione globale seria e
decisiva. La democrazia globale quindi è la garanzia della pace perpetua, vista ora
come un bene sociale internazionale. Comunque, per essere più concretamente
realisti, la democrazia globale sembra un progetto utopico e lontano; non si
attendono quindi risultati né a brevi né a medi termini, anzi, con la resistenza degli
stati, in particolar modo le superpotenze che rifiuteranno ogni progetto che possa
minacciare la loro posizione e la loro egemonia, la gerarchia degli stati durerà
ancora a lungo.
Infine, lo sviluppo della ricerca nell’ambito della diffusione democratica, ha preso
una piega sempre più scientifica, e la zattera della scienza politica e delle relazioni
internazionali non coinvolge solamente la sociologia e le scienze storiche, ma
abbraccia anche nuovi strumenti di ricerca di natura statistica e matematica. Lo
studio scientifico non si è limitato all’osservazione del fenomeno della diffusione
democratica, ma anche alla strategia della sua esportazione all’interno dei singoli
contesti statali. Il costo della democratizzazione è alto, sia quello basato su
iniziative belliche, sia quello incentivato da promesse economiche e supporto
politico, ma in ogni caso è un costo necessario per il mantenimento della pace in
un sistema anarchico, privo di regole e di morale.
La difficile battaglia non si svolge oggi esclusivamente fra coloro che pretendono
la democrazia e quanti più rigidamente la respingono, ma anche fra gli stessi
promotori della diffusione della democrazia, avendo a disposizione strumenti
notevolmente diversi, agende di diverso tenore e un modo d’ingerenza che oscilla
fra il soft power e l’hard power. La democrazia sta gradualmente diventando un